Negli ultimi anni, il fenomeno dell’insonnia tra i ragazzi è diventato sempre più preoccupante. Si stima che 1 adolescente su 5 abbia difficoltà ad addormentarsi o dorma troppo poco. Tra le molteplici cause, spicca l’uso eccessivo dello smartphone, soprattutto nelle ore serali.
La connessione tra tecnologia e qualità del sonno è ormai un dato di fatto. Diversi studi confermano che i dispositivi digitali, se usati prima di dormire, alterano il naturale ritmo sonno-veglia e compromettono il benessere psicofisico.
La luce blu e lo smartphone: i nemici del sonno
Lo smartphone è il principale responsabile del disturbo del sonno negli adolescenti. Studi scientifici hanno dimostrato che i display LED di questi dispositivi, infatti, emettono una luce blu che, quando colpisce gli occhi nelle ore notturne, rallenta o blocca la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo del sonno. È come se il cervello ricevesse un segnale luminoso simile a quello del giorno, rendendo difficile percepire che è ora di dormire.
Oltre alla luce blu, un altro fattore critico è il costante bombardamento di notifiche, messaggi e stimoli vari provenienti, in particolare, dai social media. Anche se il telefono è messo in modalità silenziosa, la mente resta costantemente stimolata, rendendo più difficile il rilassamento.
Anche la pandemia da COVID-19 ha contribuito all’aumento dei disturbi del sonno negli adolescenti. Durante il lockdown le abitudini quotidiane sono cambiate profondamente, con meno regolarità negli orari, più tempo trascorso davanti agli schermi e un aumento dello stress legato all’isolamento. Si è diffuso inoltre il cosiddetto doomscrolling, ovvero la tendenza a scorrere compulsivamente notizie negative, specialmente prima di dormire. Questa combinazione di comportamenti può aumentare ansia e agitazione nelle ore serali, aggravando ulteriormente l’insonnia.
La conseguenze dell’insonnia sugli adolescenti
I dati raccolti nel periodo tra il 2012 e il 2015 dipingono uno scenario allarmante: la percentuale di adolescenti che dorme meno di sette ore a notte è cresciuta del 22%. Eppure, gli esperti ribadiscono che in questa fase della vita servirebbero almeno nove ore per uno sviluppo sano e per preservare la salute mentale.
Le ore di sonno perdute non causano solo stanchezza, bensì molte altre conseguenze per la salute. Tra i principali effetti dell’insonnia troviamo:
- Abbassamento delle difese immunitarie
- Aumento del rischio di obesità e ipertensione
- Difficoltà di concentrazione e memoria
- Difficoltà ad alzarsi dal letto al mattino
- Ansia e depressione
- Maggiore irritabilità e sbalzi di umore
Rimedi per favorire un sonno sano
Gli esperti sottolineano che è fondamentale educare i più giovani a un utilizzo consapevole della tecnologia. Alcune semplici abitudini che possono fare la differenza sono:
- Spegnere i dispositivi almeno un’ora prima di coricarsi: questo aiuta a ridurre l’esposizione alla luce blu e permette al corpo di produrre melatonina senza interferenze
- Utilizzare luci calde la sera: l’uso di luci soffuse o di lampade con tonalità calde riduce l’effetto stimolante della luce blu
- Incoraggiare attività rilassanti prima di dormire: la lettura di un libro, la meditazione o un bagno caldo sono attività che favoriscono il rilassamento e migliorano la qualità del sonno
- Tenere lo smartphone fuori dalla camera da letto
- Dare il buon esempio: gli adulti possono limitare il loro utilizzo del telefono alla sera, dimostrando così l’importanza di questa buona abitudine
Fonti e Bibliografia
- Fondazione Veronesi, 2023 – Dipendenza da smartphone: ecco come gestirla
- State of Mind, 2023 – Il disturbo di insonnia e l’intervento psicologico: il trattamento di elezione – Editoriale Cognitivismo Clinico
- Formazione Continua in Psicologia – Disturbi del Sonno negli Adolescenti
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