Ti è mai capitato di provare ansia al solo pensiero di dover svolgere una determinata azione o vivere una specifica esperienza? Allora soffri di quella che in gergo tecnico viene chiamata ansia anticipatoria.
È una forma di disturbo d’ansia molto frequente, che può avere grosse ripercussioni sulla vita quotidiana, spingendo chi ne soffre a rinunciare a qualcosa di potenzialmente molto bello per paura.
Come spesso sottolineiamo in questo magazine, un conto è provare ansia una volta ogni tanto al pensiero di vivere qualcosa che può effettivamente provocare un certo stato di ansia e agitazione temporaneo (ad esempio un colloquio di lavoro, un esame universitario), un altro è essere affetti da una condizione patologica.
Quando si parla di ansia anticipatoria, così come di disturbi d’ansia in genere, ci riferiamo a questa seconda fattispecie, non certo alla prima.
Vediamo insieme cos’è l’ansia anticipatoria, quali sono i sintomi principali, quali le complicanze, e come si affronta.
Cos’è l’ansia anticipatoria
Come accennato all’inizio, si parla di ansia anticipatoria quando una persona sperimenta un aumento dei livelli di ansia pensando a un evento o una situazione in futuro.
Non è un disturbo specifico a sé stante, piuttosto un sintomo che si trova comunemente in una serie di condizioni legate all’ansia, in particolare il disturbo d’ansia generalizzato.
Purtroppo, l’ansia anticipatoria può durare anche per mesi prima di un evento, compromettendo in modo anche grave la qualità della vita della persona.
Le preoccupazioni che le persone sperimentano si concentrano specificamente su ciò che pensano possa accadere, spesso con previsioni catastrofiche su un evento.
Si tratta, in sostanza, di una condizione potenzialmente invalidante e seria, che necessita di un intervento da parte di un medico specialista.
Quali sono i sintomi principali
Abbiamo detto che l’ansia anticipatoria è essa stessa un sintomo di un disturbo d’ansia, di conseguenza si manifesta in modo molto simile ad altre sue forme.
In particolare, chi è affetto da ansia anticipatoria può soffrire di:
- difficoltà di concentrazione;
- difficoltà a gestire le emozioni e l’umore;
- intorpidimento emotivo;
- perdita di interesse per i propri hobby;
- nervosismo o irrequietezza;
- tensione muscolare e dolore;
- nausea e perdita di appetito;
- problemi di sonno.
Trattandosi di una preoccupazione generata dall’ipotesi di ciò che di brutto potrebbe accadere in seguito ad un determinato evento, spesso è irrazionale, eccessiva, eppure molto reale.
Di conseguenza, va affrontata senza sminuirla né nasconderla. In tal senso, è molto importante il ruolo di parenti, familiari e amici.
L’ansia anticipatoria e i disturbi d’ansia
Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato che l’ansia anticipatoria non è un disturbo a sé, quanto piuttosto un sintomo di altre condizioni nello spettro dell’ansia, ad esempio:
- Disturbo d’ansia sociale o fobia sociale;
- Disturbi fobici specifici;
- Attacchi di panico;
- Disturbo post traumatico da stress.
Quindi, se pensi di soffrire di ansia anticipatoria, rivolgiti ad un medico per indagare la natura del disturbo di cui sei affetta e affrontarlo in modo adeguato.
Come affrontare l’ansia anticipatoria
L’ansia anticipatoria può trasformarsi in una condizione invalidante, che può essere attenuata e controllata puntando su diversi approcci.
Vediamone alcuni:
- prendersi cura del proprio benessere psico-fisico, attraverso una alimentazione sana, una adeguata attività fisica e il rispetto delle regole di igiene del sonno;
- cercare di analizzare le proprie reazioni di ansia e paura, chiedendosi se sono o meno giustificate e proporzioni all’evento futuro di cui si è preoccupati;
- parlare delle proprie paure e ansie con le persone care;
- sottoporsi a sedute di psicoterapia, per indagare la cause primarie dell’ansia e imparare a gestirla;
- assumere farmaci contro l’ansia e SSRI o, in alternativa, prodotti naturali per ansia e stress. A tal proposito, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato ai migliori ansiolitici naturali.
I disturbi d’ansia sono una patologia, non un tratto caratteriale, e in quanto tale richiedono un approccio medico e professionale, evitando soluzioni fai da te.
Attenzione!
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