L’adolescenza è una delle fasi più cruciali della vita, caratterizzata da numerosi cambiamenti, fisici, emotivi e, soprattutto, i più delicati, quelli psicologici. In questo periodo della vita, infatti, bisogna affrontare sfide significative che solitamente vengono superate con successo ma che, talvolta, comportano difficoltà serie e durature per la persona, la quale purtroppo può trovare un’apparente soluzione nell’autolesionismo. L’autolesionismo in adolescenza, in particolare, è un comportamento nonché un segnale di disagio profondo e spesso associato a disturbi psicologici, come la depressione.
Come si arriva all’autolesionismo in adolescenza, quali sono le sue cause e conseguenze, e quali i rimedi naturali?
Che cos’è l’autolesionismo
Secondo l’Enciclopedia Treccani: “La deliberata produzione di una minorazione, temporanea o permanente, sul proprio corpo. […] atteggiamento o comportamento, più o meno deliberato o consapevole, che finisce col danneggiare fortemente chi lo assume, o che costituisce comunque una rinuncia alla difesa dei propri interessi”.
L’autolesionismo è quindi quell’intenzionale comportamento di infliggersi danni fisici, come tagliarsi, bruciarsi o colpirsi. Questo, nel profondo, è spesso un modo per esprimere emozioni intense e dolorose che non riescono a essere comunicate in altro modo.
Cause dell’autolesionismo
Le cause dell’autolesionismo, soprattutto in adolescenza ma non solo, possono essere molteplici e complesse. Ecco le 4 principali:
- Problemi familiari: conflitti familiari, abuso o trascuratezza possono aumentarne il rischio
- Bullismo: esperienze di bullismo o cyberbullismo possono portare a sentimenti di isolamento e disperazione
- Disturbi mentali: alcune condizioni – come la depressione, l’ansia e i disturbi alimentari – ne sono spesso collegate
- Pressione sociale: amici, familiari e conoscenti possono contribuire a un senso di inadeguatezza e stress
Conseguenze dell’autolesionismo
L’autolesionismo può avere gravi conseguenze, soprattutto fisiche e psicologiche. Queste sono le 3 conseguenze più diffuse:
- Danni fisici: cicatrici, infezioni e, nei casi più gravi, lesioni permanenti
- Problemi emotivi: aumento del rischio di depressione, ansia e suicidio
- Isolamento sociale: sentimenti di vergogna e stigma possono portare all’isolamento sociale
Come affrontare l’autolesionismo in adolescenza?
Affrontare l’autolesionismo in adolescenza richiede un approccio che include vari tipi di supporti, tra cui quello psicologico, l’intervento medico e il coinvolgimento della rete sociale del ragazzo o della ragazza. Ecco 5 passi per affrontare questo problema:
- Riconoscere i segnali d’allarme: questi includono tagli, bruciature e lesioni, abiti che coprono eccessivamente il corpo, isolamento sociale e cambiamenti d’umore
- Creare un ambiente di supporto: un’ottima soluzione sarebbe far vivere l’autolesionista in un ambiente senza giudizi, ascoltando il ragazzo o la ragazza con empatia, senza interruzioni ed evitando commenti o punizioni, dimostrando piuttosto comprensione
- Costruire una rete di supporto: può fare una grande differenza per chi lotta con l’autolesionismo, trovando appoggio in amici e famiglia e in gruppi di comunità
- Intervenire in caso di crisi, chiamando i numeri di emergenza (112) in caso di rischio suicidio
- Monitorare e supportare costantemente la persona autolesionista
Comprendere l’autolesionismo in adolescenza
A seguito di una forte depressione infantile e della depressione adolescenziale, l’autolesionismo in adolescenza è uno dei seri problemi che richiede attenzione e intervento. Comprendere le cause e riconoscere i segnali di allarme è il primo passo per fornire il supporto necessario. È essenziale che genitori, educatori e la comunità collaborino per creare un ambiente sicuro e di supporto per i giovani, in modo che nessun adolescente si senta mai solo o senza speranza. Con un impegno collettivo, è possibile aiutare i ragazzi adolescenti a superare il dolore e costruire un futuro più luminoso.
Rimedi naturali per la depressione in adolescenza
Mentre la terapia e i farmaci sono trattamenti efficaci per la depressione, esistono anche rimedi naturali che possono aiutare a gestire i primi sintomi per la depressione lieve, nche in riferimento al periodo turbolento dell’adolescenza. Vediamone 5:
- Esercizio fisico: se fatto regolarmente, è noto per migliorare l’umore e ridurre i sintomi della depressione. Attività come camminare, correre o nuotare possono aumentare i livelli di endorfine e serotonina nel cervello, promuovendo una sensazione di benessere
- Alimentazione sana: una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali può influire positivamente sull’umore. Alimenti come il pesce ricco di omega-3, noci e semi possono aiutare la salute mentale
- Meditazione e mindfulness: entrambe possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza emotiva. Queste tecniche insegnano a vivere nel momento presente e a gestire meglio i pensieri negativi. Inoltre, anche le attività di rilassamento permettono di interrompere il ciclo di rimuginio, permettendo al cervello di “metabolizzare” i pensieri (come i massaggi shiatsu e watsu – quest’ultimo in acqua –, la meditazione, lo yoga e l’aromaterapia)
- Erbe e supplementi: alcuni integratori naturali come la radice di valeriana, il ginseng e l’iperico sono stati studiati per i loro effetti positivi sull’umore. Contro la depressione lieve sono risultati efficaci anche: passiflora, camomilla, menta piperita, tiglio, biancospino, sambuco, vischio e luppolo
- Supporto sociale: mantenere relazioni sociali forti e avere una rete di supporto può fare una grande differenza per chi soffre di depressione. Parlarne con amici, familiari o gruppi di supporto può alleviare il senso di isolamento
Fonti e bibliografia
- Fondazione Umberto Veronesi, 2023 – I 5 sintomi della depressione
- Guidapsicologi, 2022 – Come aiutare una persona autolesionista? 8 consigli efficaci
- Treccani – Definizione “autolesionismo”
- MyPersonalTrainer, 2021 – Rimedi per la depressione
Attenzione!
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