Bacopa Monnieri: funziona contro ansia e stress?

Da anni utilizzata in India nella medicina tradizionale dell’ayurveda, la Bacopa Monnieri è la pianta che “apre la porta della piena conoscenza”. In India, infatti, veniva inizialmente utilizzata come medicamento contro l’asma, l’epilessia e vari disturbi mentali. In generale, però, la sua utilità oggi è legata a numerosi problemi di salute mentale. E non solo. I suoi benefici sembrano essere talmente importanti da averle fatto trovare diffusione anche in Europa e nel resto del mondo.

Ma quali sono le proprietà della Bacopa Monnieri e le sue controindicazioni?

Bacopa Monnieri: cos’è?

Innanzitutto approfondiamo le origini, lo sviluppo e la struttura di questa pianta.

Bacopa Monieri è il nome scientifico dell’issopo d’acqua, ma noi la conosciamo anche come Brahmi. L’origine del suo nome deriva da Brahman, che significa “conoscenza pura”. Come anticipato, infatti, la sua applicazione è legata soprattutto alle sue proprietà di rilassamento e riduzione dello stress.

Appartiene alla famiglia delle scrofulariaceae e si sviluppa con foglie spesse e fiorellini bianchi. L’ambiente umido è quello che predilige e, proprio perché prospera se si trova in acqua, è adatta anche all’uso in acquario. In questo caso, se il fusto resta sott’acqua, le foglie e i fiori fuoriescono, per un’altezza totale di circa 20 centimetri.

Amante degli ambienti umidi e paludosi, la Bacopa non cresce solamente in India, ma anche in alcuni Paesi degli Usa come la Florida e nel sud-est asiatico.

Bacopa Monnieri: proprietà

A cosa serve la Bacopa Monnieri? Il primo beneficio che salta all’occhio è legato alle proprietà sulla memoria e sulle attività mentali che la Bacopa esercita. Infatti, supporta le funzioni cerebrali, in particolare chi soffre di:

• Deficit dell’attenzione
• Esaurimento nervoso
• Mal di testa
• Vertigini da stress

Tra le proprietà della Bacopa c’è sicuramente anche quella di ansiolitico naturale. I suoi effetti positivi possono essere paragonati a quelli di altre sostanze naturali impiegate contro stress e ansia.

Oltre a questo, a cosa serve la Bacopa Monnieri? Spesso è impiegata per ridurre alcune infiammazioni dell’organismo e per proteggere l’apparato cardio-circolatorio. Ma da apprezzare sono anche le sue proprietà benefiche per l’apparato respiratorio: infatti, è indicata per trattare l’asma e le bronchiti.

Altri benefici della Bacopa Monnieri:

• Aiuta in caso di problemi legati all’attività sessuale maschile come impotenza, sterilità, eiaculazione precoce
• Può aiutare a trattare il dolore non acuto
• Può rappresentare un valido diuretico e lassativo naturale
• Supporta il sistema digestivo nelle funzioni di digestione, anche in caso di ulcere
• Riequilibra la cute e aiuta contro la cadura di capelli e la comparsa di forfora
• Lenisce la pelle e agisce su problemi cutanei come eczemi e psoriasi

Bacopa Monnieri: effetti collaterali

Nonostante la Bacopa Monnieri sia considerata sicura, non possiamo non menzionare alcune reazioni indesiderate di alcuni soggetti che l’hanno assunta. Tra queste: crampi allo stomaco, nausea, diarrea, secchezza delle fauci, vomito.

Quali sono le interferenze a causa delle quali è meglio non assumere Bacopa Monnieri? Alcuni farmaci hanno dimostrato interazione negativa con la Bacopa; è il caso, ad esempio, di alcuni farmaci antidolorifici.

Infine, sicuramente l’utilizzo della Bacopa è sconsigliato in gravidanza. Nessuno studio ne ha valutato, infatti, la sicurezza sulla futura mamma e sul feto, per cui il suo uso non è assolutamente raccomandato. In questo caso, è meglio affidarsi a integratori contro ansia e stress che siano certificati e assolutamente sicuri, anche nelle situazioni più delicate come, appunto, una gravidanza.

Bacopa Monnieri: controindicazioni

Le principali controindicazioni riguardano chi soffre di particolare sensibilità verso le componenti del Brahmi. Su bambini e adolescenti, invece, sembra non ci siano particolari controindicazioni rispetto all’assunzione di Bacopa Monnieri. Tuttavia, consigliamo sempre di confrontarsi con il proprio medico curante e valutare con lui una possibile assunzione degli estratti di questa pianta, anche sotto forma di integratore.