La Betaina, nota anche come trimetilglicina, è una sostanza naturale estratta dalla barbabietola ma presente anche in altri alimenti come avena, amaranto, quinoa, broccoli e spinaci.
Oggetto di crescente interesse grazie alle sue proprietà benefiche per la salute, può contribuire al benessere generale dell’organismo, pur avendo qualche effetto collaterale e controindicazione.
Cos’è la Betaina?
La Betaina è una sostanza che, se consumata attraverso una dieta equilibrata, è di supporto per l’organismo in quanto svolge due ruoli essenziali: aiuta le cellule a trattenere l’acqua quando si trovano in situazioni di stress e partecipa a diversi processi che aiutano il corpo a funzionare correttamente.
Questa sostanza svolge un ruolo importante per il buon funzionamento del fegato e per mantenere bassi i livelli di grassi nel sangue, proteggendo cuore e vasi sanguigni. Assumerne quantità insufficienti potrebbe comportare l’incremento del rischio di malattie cardiovascolari.
Proprietà Betaina: a cosa serve?
Tra i benefici apportabili all’organismo, sembra che la Betaina intervenga:
- A favore del fegato, proteggendolo dagli intossicanti alimentari e svolgendo azione lipotropica, utile a prevenire e accelerare la rimozione del grasso deposto
- A favore dell’umore, svolgendo una leggera azione antidepressiva
- A favore del cervello, proteggendolo dai danni causati dall’alcool
- A favore del peso, favorendone la perdita (quando necessario)
Dobbiamo specificare che quest’elenco, per quanto interessante, è ancora oggetto di approfondimenti scientifici. Ciò che invece è certo è l’intervento della Betaina contro l’omocisteinuria e l’iperomocisteinemia:
- L’omocistinuria è una rara malattia causata da un errore genetico nel metabolismo, in conseguenza del quale si crea un accumulo eccessivo di omocisteina, sostanza presente in grandi quantità nelle urine, da cui il nome della malattia. Questo disturbo coinvolge molte parti del corpo, come gli occhi, lo scheletro, il sistema nervoso e il cuore
- L’iperomocisteinemia corrisponde a una concentrazione elevata di omocisteina nel sangue. Non è una malattia, ma un segno di alcune condizioni ereditarie o non ereditarie e di stili di vita non sani. Tra queste: omocistinuria, carenza di vitamina B12, fumo, consumo eccessivo di alcol, vita sedentaria o esposizione a inquinamento atmosferico
Betaina contro l’omocistinuria e l’iperomocisteinemia
La Beatina ha effetti positivi contro l’omocistinuria e l’iperomocisteinemia, in quanto abbassa il livello plasmatico di omocisteina. A tale scopo spesso è associata a:
- Acido folico, possibilmente nella forma 5-metiltetraidrofolato,
- Vitamina B12
- Vitamina B6
Abbassando o mantenendo costanti i livelli plasmatici di omocisteina, la Betaina contribuisce a ridurre i sintomi legati a queste problematiche come la compromissione della vista, la debolezza ossea e vari disturbi circolatori.
Betaina HCL a supporto della digestione
La Betaina svolge un’azione benefica a favore della digestione in quanto favorisce la creazione e il mantenimento di un ambiente adeguato all’interno dello stomaco. Diventa così essenziale per un funzionamento gastrointestinale appropriato.
La Betaina aumenta i livelli di acido cloridrico nello stomaco, fondamentali per una buona digestione e assorbimento dei nutrienti dai cibi. Un livello adeguato di acido cloridrico aiuta a scomporre e digerire le proteine e ad assorbire gli amminoacidi.
Tale sostanza può quindi essere utile per ripristinare l’equilibrio dell’organismo ogni qualvolta in cui si verifichino sintomi come: bruciore di stomaco, gonfiore, eruttazioni, pesantezza, infezioni croniche da candida, frequenti indigestioni, alito cattivo, allergie alimentari o problemi intestinali.
Effetti collaterali e controindicazioni
La Betaina, in generale, è ben tollerata, ma in alcuni casi possono verificarsi effetti collaterali lievi e temporanei, come nausea, vomito o diarrea, sebbene siano eventi rari.
Tuttavia, in alcune situazioni l’uso della Betaina è sconsigliato. Ad esempio, se si è ipersensibili al principio attivo o sostanze simili, è meglio evitarne l’utilizzo. Durante la gravidanza e l’allattamento, inoltre, è opportuno consultare un medico prima di assumerla, poiché i suoi effetti in queste condizioni non sono ancora completamente chiariti. Inoltre, nelle persone con gastrite, malattia da reflusso gastro-esofageo o ulcera peptica, è necessaria particolare attenzione.
Non sono stati segnalati importanti rischi di interazioni con altri farmaci o principi attivi, ma rimane sempre consigliabile informare il medico di tutti i farmaci e integratori assunti per evitare potenziali interazioni negative e anche per ottenere una valutazione sul proprio caso specifico.
Fonti e bibliografia
- Redazione Ospedale Bambin Gesù, 2023 – Betaina
- Maurizio Tommasini, 2016 – Rape rosse e Betaina: per la salute e lo sport
- Mara Pitari, 2019 – Betaina: proprietà, efficacia e controindicazioni
Attenzione!
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