Il delirium nell’anziano: cause, sintomi e cure

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Una condizione condivisa da numerosi disturbi cognitivi è il cosiddetto delirium, anche noto come “stato confusionale”, particolarmente frequente nella popolazione anziana

Come specificato nell’articolo “Il delirium nei pazienti anziani ospedalizzati in reparti internistici”, infatti, il delirium è una sindrome neuropsichiatrica complessa, comunemente riscontrata in tutti gli ambienti sanitari e associata a esiti avversi tra cui ospedalizzazione più prolungata, istituzionalizzazione e aumento della mortalità, indipendentemente dall’età, dal precedente funzionamento cognitivo e dalle comorbidità.

Purtroppo, sottolineano gli autori, questa condizione viene spesso diagnosticata in maniera erronea, tardi o per niente, aggravando una situazione sanitaria e sociale già di per sé molto delicata. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e cure per il delirium nell’anziano

Cos’è il delirium?

Per rispondere a questa domanda riteniamo utile fare riferimento a  quanto indicato nel “International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD)” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, giunto ormai alla sua undicesima edizione (ICD-11), in cui si legge che il delirio è caratterizzato da un disturbo dell’attenzione, dell’orientamento e della consapevolezza, che si sviluppa in un breve periodo di tempo

Si presenta, tipicamente, come confusione significativa o deterioramento neurocognitivo globale, con sintomi transitori che possono fluttuare a seconda della condizione causale o dell’eziologia sottostante. 

Spesso include disturbi del comportamento e delle emozioni, e può includere compromissione di più domini cognitivi. 

Può essere presente anche un disturbo del ciclo sonno-veglia, inclusa una ridotta eccitazione ad esordio acuto o una totale perdita di sonno con inversione del ciclo sonno-veglia. 

Nel DSM-V, inoltre, si elencano i criteri diagnostici alla base dell’identificazione del delirium, che si configura quando sono presenti i seguenti 5 fattori

  • Disturbo dell’attenzione – con ridotta capacità di fissare, mantenere e spostare l’attenzione – e dello stato di coscienza;
  • Il disturbo deve manifestarsi in un periodo breve (di solito ore o giorni), rappresentare un cambiamento rispetto alle condizioni di base del paziente, e avere un decorso fluttuante durante la giornata;
  • Devono coesistere alterazioni della sfera cognitiva, come deficit di memoria, disorientamento temporo-spaziale, disturbi del linguaggio, delle abilità visuo-spaziali o della percezione;
  • I disturbi non possono essere spiegati sulla base di un preesistente disordine neurocognitivo, e non devono verificarsi nel contesto di una severa compromissione del livello di coscienza (ad esempio il coma);
  • Vi è evidenza dalla storia, dall’esame obiettivo o da altri accertamenti che il disturbo è una diretta conseguenza di una patologia medica in corso, di un’intossicazione da farmaci o di una sindrome da astinenza, di un’esposizione a tossine o di multiple eziologie

Quindi, per giungere ad una diagnosi di delirium è necessario analizzare le condizioni del paziente e assicurarsi che questi criteri siano soddisfatti.

Quali sono le cause del delirium?

Il delirio può essere causato dagli effetti fisiologici diretti di una condizione medica non classificata tra i disturbi mentali, comportamentali o dello sviluppo neurologico, dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di un farmaco, inclusa l’astinenza, o da fattori eziologici multipli o sconosciuti.

In base alle cause scatenanti, il delirium si divide infatti nelle seguenti categorie:

  • Delirio: si riferisce a uno stato di confusione acuta caratterizzato da compromissioni del pensiero, dell’attenzione e della consapevolezza. Può essere causato da una varietà di fattori, come infezioni, traumi, problemi metabolici o farmaci;
  • Delirio dovuto a malattia classificata altrove: è causato da una condizione medica specifica che è stata diagnosticata e classificata in un altro modo. Ad esempio, se una persona ha delirio a causa di un’infezione respiratoria, la causa specifica verrà classificata altrove nei documenti medici;
  • Delirio dovuto a sostanze psicoattive, inclusi farmaci: è causato dall’uso di sostanze psicoattive, come droghe illegali o farmaci. Può verificarsi a seguito di un’intossicazione da queste sostanze o a causa del loro ritiro. Alcuni farmaci psicoattivi possono causare delirio come effetto collaterale;
  • Delirio dovuto a molteplici fattori eziologici: è causato da più di una causa sottostante. Ad esempio, una persona potrebbe avere una combinazione di infezione, disidratazione e farmaci che contribuiscono al suo stato di delirio;
  • Delirio dovuto ad altra causa specificata: è causato da una causa specifica diversa da quelle elencate nelle categorie precedenti. Può essere utilizzata per condizioni mediche rare o non comuni che causano delirio;
  • Delirio dovuto a causa non specificata o sconosciuta: la causa del delirio non può essere identificata o non è chiaramente definita. In alcuni casi, può essere difficile stabilire la causa esatta del delirio a causa di molteplici fattori o mancanza di informazioni.

Queste categorie vengono spesso utilizzate nei registri medici per documentare e identificare le diverse cause e i fattori sottostanti che contribuiscono a uno stato di delirio in un paziente. La diagnosi precisa è importante per determinare il trattamento appropriato.

Eziopatogenesi multifattoriale del delirium

L’eziopatogenesi multifattoriale del delirium si riferisce al fatto che il delirium spesso è causato da una combinazione complessa di molteplici fattori, piuttosto che da una singola causa. Questi fattori possono interagire in modi complessi e contribuire alla manifestazione del delirium. 

Di seguito sono elencati alcuni dei principali fattori multifattoriali associati al delirium:

  • Fattori Medici:
    • infezioni o infiammazioni: condizioni come encefalomielite acuta demielinizzante, ascesso cerebrale, vasculite del sistema nervoso centrale, encefalopatia autoimmune, encefalite, meningite, meningoencefalite, sono una causa comune di delirium, specialmente negli anziani;
    • malattie neurologiche: condizioni neurologiche preesistenti, come l’ictus, la demenza o l’epilessia, possono aumentare il rischio di delirium;
    • disidratazione ed elettroliti scompensati: l’alterazione dei livelli di elettroliti nel sangue, come il sodio o il potassio, può influenzare la funzione cerebrale;
    • insufficienza cardiaca o respiratoria: le condizioni cardiache o respiratorie gravi possono ridurre l’apporto di ossigeno al cervello, contribuendo al delirium;
    • tumori cerebrali: i tumori al cervello o altre masse intracraniche possono esercitare pressione su questo organo, causando sintomi deliranti.
  • Farmaci e sostanze: l’uso di farmaci, come ​anticolinergici, antiemetici, antistaminici (p. es., difenidramina), antipertensivi, alcuni antimicrobici, antipsicotici, antispastici, benzodiazepine, farmaci cardiovascolari (spesso beta-bloccanti), cimetidina, corticosteroidi, digossina, agonisti dopaminici, ipnotici, rilassanti muscolari, FANS, oppiacei, droghe ricreative, sedativi, antidepressivi triciclici, può aumentare il rischio di delirium, soprattutto se assunti in dosi elevate;
  • Fattori Ambientali:
    • deprivazione del sonno: la mancanza di sonno, o l’alterazione dei ritmi sonno-veglia, possono contribuire al delirium;
    • ambiente ospedaliero: essere ricoverati in ospedale può essere stressante e sconosciuto, e aumentare il rischio di delirium nei pazienti ospedalizzati, soprattutto negli anziani.
  • Fattori psicologici: eventi traumatici, lutto o situazioni emotivamente intense possono contribuire allo sviluppo del delirium;
  • Fattori nutrizionali: la malnutrizione, la carenza di vitamine o l’equilibrio elettrolitico alterato possono influire sulla funzione cerebrale;
  • Fattori preesistenti: le persone con una storia di disturbi cognitivi, come il morbo di Alzheimer, possono essere più suscettibili al delirium quando esposte a fattori di stress.

A questi fattori definiti “precipitanti” vanno aggiunti quelli cosiddetti “predisponenti”, ovvero che predispongono il paziente a sperimentare episodi di delirio. Ecco quali sono: 

  • Età avanzata, superiore ai 70 anni;
  • Demenza o decadimento cognitivo;
  • Disabilità visiva o uditiva;
  • Compromissione nelle attività della vita quotidiana (Activity Daily
  • living: ADL) o immobilità;
  • Storia di delirium;
  • Storia di alcolismo;
  • Malnutrizione;
  • Disidratazione;
  • Polifarmacoterapia;
  • Gravità/severità delle patologie concomitanti;
  • Fragilità.

L’identificazione e la gestione efficace del delirium richiedono una valutazione completa del paziente per determinare tutti i fattori potenzialmente contribuenti. 

Quali sono i sintomi principali

I sintomi principali del delirium includono una varietà di manifestazioni cognitive, comportamentali e fisiche, che possono variare da persona a persona e in base alla gravità della condizione. 

Detto questo, le manifestazioni principali di questo disturbo sono le seguenti: 

  • Fluttuazioni nell’attenzione e nella consapevolezza: la persona può sembrare confusa, disorientata e incapace di mantenere l’attenzione su una conversazione o un compito. Questa confusione può variare da lieve a grave, e fluttuare nel corso della giornata;
  • Disturbi del pensiero: il pensiero diventa disorganizzato e può essere difficile da seguire. La persona con delirium può avere pensieri incoerenti ed esprimere idee deliranti, ovvero credenze false e irrazionali. Possono anche sperimentare allucinazioni, che sono percezioni sensoriali false, come udire voci o vedere cose che non esistono;
  • Alterazioni del comportamento: il comportamento può essere notevolmente alterato. La persona con delirium può diventare agitata, irrequieta e ansiosa. Allo stesso tempo, possono manifestare apatia, letargia o sonnolenza e possono sembrare disinteressate all’ambiente circostante;
  • Disturbi del sonno: le persone con delirium spesso sperimentano disturbi del sonno, come insonnia di notte e sonnolenza eccessiva durante il giorno. Le fluttuazioni nel ritmo sonno-veglia possono essere evidenti;
  • Fluttuazioni dell’umore: le emozioni possono variare rapidamente. La persona può passare da uno stato di ansia, paura o irritabilità a momenti di calma relativa. Queste fluttuazioni dell’umore sono spesso legate alle fluttuazioni nell’attenzione e nella consapevolezza;
  • Sintomi fisici: il delirium può comportare sintomi fisici, tra cui tremori, sudorazione eccessiva, palpitazioni cardiache e sbalzi di pressione sanguigna. La persona può sembrare disorientata nello spazio e può avere difficoltà a camminare o a coordinare i movimenti.

È importante sottolineare che il delirium è una condizione acuta e che i sintomi possono peggiorare rapidamente. Per questa ragione, si raccomanda di rivolgersi il prima possibile a personale medico qualificato

Come trattare il paziente con delirium?

Il trattamento di un paziente con delirium è complesso, e richiede un approccio multidisciplinare. L’obiettivo principale è identificare e affrontare la causa sottostante, oltre a fornire supporto sintomatico per migliorare la cognizione e la stabilità del paziente. 

Ecco come si procede, in genere:

  • Valutazione medica completa: la prima e più importante fase è una valutazione medica per determinare la causa del delirium. Ciò può richiedere esami del sangue, radiografie, scansione cerebrale o altre indagini diagnostiche, a seconda della situazione;
  • Trattamento della causa sottostante: una volta identificata la causa, il trattamento mira a gestirla o a risolverla. Ad esempio, se il delirium è causato da un’infezione, si somministrano antibiotici appropriati; se è dovuto a una reazione a farmaci, si possono sospendere o aggiustare le dosi dei farmaci responsabili.
  • Controllo dei sintomi: gli antipsicotici possono essere utilizzati per il controllo dei sintomi psichiatrici, come l’agitazione e le idee deliranti, ma devono essere prescritti con cautela e sotto la supervisione di un medico, poiché possono avere effetti collaterali;
  • Supporto nutrizionale e idrico: se il paziente è disidratato o malnutrito, è importante fornire supporto adeguato;
  • Gestione del dolore: il dolore non adeguatamente trattato può contribuire al delirium o peggiorarlo. Quindi, la sua gestione è essenziale.
  • Controllo dell’ambiente: ridurre al minimo le stimolazioni eccessive nell’ambiente del paziente può aiutare a migliorare la concentrazione e ridurre l’agitazione. Un ambiente tranquillo e familiare è spesso preferibile.
  • Promozione del ritmo sonno-veglia: mantenere un ritmo sonno-veglia regolare, e ridurre al minimo le interruzioni del sonno notturno, può aiutare a migliorare il delirium;
  • Coinvolgimento dei familiari: informare i familiari del paziente sullo stato di delirium e coinvolgerli nel processo di cura può essere utile per il supporto emotivo, e per fornire informazioni aggiuntive sulla storia medica del paziente;
  • Valutazione psichiatrica e neuropsicologica: in alcuni casi, una valutazione da parte di uno specialista in psichiatria o neuropsicologia può essere utile per valutare i sintomi e pianificare un trattamento aggiuntivo;
  • Prevenzione: in ambienti come gli ospedali, dove il delirium è comune, vengono adottate misure preventive per ridurre il rischio, ad esempio promuovendo l’attività fisica, evitando la polifarmacia e monitorando attentamente i pazienti anziani.

Il trattamento del delirium richiede una stretta collaborazione tra medici, infermieri, terapisti e familiari del paziente. È importante fornire un supporto emotivo al paziente durante il trattamento, poiché può essere spaventoso e stressante. In alcuni casi, il delirium può essere reversibile quando la causa sottostante viene adeguatamente trattata, mentre in altri casi può richiedere più tempo per il recupero cognitivo completo.

Bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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