Qual è il legame tra depressione e desiderio di dormire sempre (Clinomania)?

Depressione E Desiderio Di Dormire Sempre (Clinomania)

La depressione è un disturbo mentale complesso e diffuso, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Oltre ai sintomi emotivi e cognitivi ben noti, come tristezza persistente, perdita di interesse (anedonia) e sentimenti di colpa, la depressione può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici meno evidenti ma altrettanto significativi. Uno di questi sintomi, spesso trascurato o sottovalutato, è il desiderio di dormire sempre o la difficoltà ad alzarsi dal letto, altrimenti noto come “Ciclomania”.

Molti individui affetti da depressione riferiscono, in effetti, una sensazione pervasiva di stanchezza, mancanza di energia e sonnolenza eccessiva, che può compromettere significativamente la loro qualità di vita e il funzionamento quotidiano.

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Depressione e sonno: eccessiva sonnolenza diurna e insonnia.

Cerchiamo, ora, di esplorare il legame tra la depressione e il desiderio di dormire sempre e di individuare alcune strategie efficaci per affrontare questo problema.

Perché le persone depresse avvertono un desiderio di dormire sempre?

Abbiamo accennato al fatto che la depressione è una malattia complessa, molto più intricata di quanto si possa pensare, e che si manifesta con sintomi mentali e fisici molto diversi nei pazienti che ne sono affetti, anche dal punto di vista dell’intensità e della persistenza. 

Uno di questi sintomi fisici molto comuni è, appunto, la clinomania, ovvero il desiderio di dormire sempre e trascorrere il giorno a letto, in completa solitudine

Ma perché le persone affette da depressione sperimentano spesso stanchezza e sonnolenza? Beh, le ragioni sono molteplici, e tutte interconnesse tra loro:

  • alterazioni neurochimiche: la depressione è associata a squilibri di neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina e la noradrenalina, che sono coinvolti nella regolazione dell’umore e del sonno. Questi squilibri possono influenzare negativamente il ritmo circadiano, il ciclo sonno-veglia, e portare a una maggiore sonnolenza diurna e difficoltà a mantenere un sonno di qualità durante la notte;
  • ridotta energia e motivazione: la depressione può causare una significativa riduzione dell’energia e della motivazione per svolgere attività quotidiane. La stanchezza può essere sia fisica che mentale, e il senso di affaticamento costante può portare a una maggiore propensione a dormire o riposare per cercare di recuperare l’energia persa;
  • pensieri negativi e “rumination”: le persone depresse tendono ad avere una mente pervasa da pensieri negativi, preoccupazioni e rimuginazioni. Questi pensieri costanti possono causare un aumento dello stress mentale e dell’ansia, che a sua volta può influenzare il ritmo circadiano summenzionato e portare a un sonno meno riposante, con conseguente stanchezza diurna;
  • effetti collaterali di farmaci antidepressivi: alcuni farmaci antidepressivi utilizzati per trattare la depressione possono causare sonnolenza come effetto collaterale. Sebbene non tutte le persone che assumono farmaci antidepressivi sperimentino sonnolenza, è possibile che alcuni individui ne siano influenzati. Nei casi di depressione lieve, si può optare per rimedi naturali davvero efficaci. Perché, ricordiamo, si può uscire dalla depressione senza farmaci.

In merito ai disturbi del sonno connessi alla depressione, potrebbe essere utile leggere l’articolo Come riposare bene la notte migliorando la qualità del sonno.

È importante sottolineare che la stanchezza e la sonnolenza possono variare da persona a persona e possono essere influenzate da diversi fattori individuali. Se si sperimenta una fatica eccessiva o disturbi del sonno persistenti, è sempre consigliabile consultare un professionista medico o uno specialista del settore per una valutazione accurata e un eventuale trattamento.

Come contrastare la clinomania?

Contrastare il desiderio di dormire sempre e la stanchezza in depressione può richiedere un approccio multifattoriale. 

Vediamo alcuni possibili rimedi:

  • mantenere una routine regolare del sonno: si consiglia di provare ad andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno per stabilizzare il ritmo circadiano, e di creare un ambiente di sonno confortevole, con una camera da letto tranquilla, buio e fresca;
  • esercizio fisico regolare: l’attività fisica regolare può aumentare l’energia e migliorare l’umore. Anche se può sembrare difficile iniziare, anche una breve camminata o un’attività fisica leggera possono fare la differenza. Scopri quali sono i migliori sport contro la depressione;
  • alimentazione equilibrata: una dieta sana ed equilibrata può fornire al corpo i nutrienti necessari per sostenere i livelli di energia, in particolare vitamine, minerali e antiossidanti. Scopri cosa mangiare e cosa evitare in depressione;
  • limitare l’assunzione di sostanze stimolanti: caffè, tè, bevande energetiche e altri stimolanti possono fornire un temporaneo aumento di energia, ma possono anche interferire con il sonno e contribuire a una sensazione di affaticamento. Si consiglia di limitare il consumo di queste sostanze, specialmente nel pomeriggio e in serata;
  • gestione dello stress: l’apprendimento di tecniche di gestione dello stress come la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo o la respirazione profonda può aiutare a ridurre l’ansia e promuovere il riposo e il sonno più ristoratore;
  • contattare un professionista della salute mentale: un terapeuta o uno psichiatra specializzato nella gestione della depressione possono offrire supporto e consigli specifici per contrastare la stanchezza e la sonnolenza, oltre a prescrivere farmaci antidepressivi o altre opzioni terapeutiche, come gli integratori nutraceutici.

È importante ricordare che ogni persona è unica e potrebbe richiedere un approccio personalizzato. Per questo motivo, si raccomanda il ricorso ad uno specialista per seguire un percorso cucito sulle proprie esigenze

Bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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