La relazione tra depressione e Parkinson è molto frequente, e contribuisce in modo significativo a ridurre la qualità della vita nei pazienti affetti da questo terribile disturbo neurodegenerativo.
Stando ai dati forniti dalla Parkinson’s Foundation, almeno il 50% dei pazienti sperimentano una qualche forma di depressione, mentre il 40% è affetto da disturbi d’ansia.
Un legame simile lo troviamo anche nei pazienti colpiti dal morbo di Alzheimer, altra condizione patologica progressiva caratterizzata da sintomi associabili anche alla depressione e ad altri disturbi dell’umore, come l’ansia o i disturbi del sonno.
Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Alzheimer e depressione: come distinguerle.
Nonostante la depressione non sia una diretta conseguenza del Parkinson, numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno evidenziato una relazione molto stretta tra le due malattie, dovute a diversi fattori che andremo ad elencare nel corso dell’articolo.
Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di capire in cosa consiste questa relazione tra depressione e Parkinson, quanto è frequente e perché si verifica.
Depressione e Parkinson: cos’hanno in comune?
La relazione tra la depressione e Parkinson è molto complessa e, come accennato prima, risulta essere il frutto dell’azione di diversi fattori, tra cui i seguenti:
- Cambiamenti neurochimici: sia la depressione che il morbo di Parkinson coinvolgono cambiamenti nei neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. Questi cambiamenti possono essere correlati, e influenzare sia la progressione della malattia di Parkinson che la suscettibilità alla depressione;
- Fattori psicologici e sociali: la diagnosi di una malattia cronica come il morbo di Parkinson può portare a stress, isolamento sociale e paura del futuro, tutti fattori che aumentano il rischio di depressione;
- Sintomi motori e cognitivi: i sintomi motori associati al morbo di Parkinson, come la rigidità muscolare, i tremori e la difficoltà nel camminare, possono influire sull’umore e contribuire alla comparsa della depressione. Inoltre, i cambiamenti cognitivi legati alla malattia possono peggiorare la sintomatologia depressiva;
- Effetti collaterali dei farmaci: alcuni farmaci prescritti per il trattamento del morbo di Parkinson potrebbero avere effetti collaterali che influenzano l’umore, e contribuire quindi allo sviluppo della depressione.
La presenza di depressione nei pazienti affetti da morbo di Parkinson può influire negativamente sulla qualità della vita, sulla funzionalità motoria e sulla risposta al trattamento.
Pertanto, è importante effettuare una valutazione non solo dei sintomi motori, ma anche di quelli psicologici e psichiatrici, al fine di fornire un trattamento completo e mirato.
Quanto è frequente la depressione nei pazienti con il Parkinson?
Abbiamo spiegato che la depressione è molto comune nei pazienti affetti da Parkinson, ma quanto è frequente?
La risposta a questa domanda può variare sensibilmente a seconda del modo in cui vengono raccolti i dati e del campione di soggetti coinvolti nei singoli studi.
Infatti, come si legge in uno studio pubblicato sul Journal of Psychopathology, la percentuale di pazienti malati di Parkinson che sviluppano una sintomatologia depressiva varia dal 3% al 25-40%. In una revisione sistematica del 2008, si legge addirittura che i tassi di prevalenza dei disturbi depressivi nella malattia di Parkinson variano dal 2,7% a oltre il 90% nei vari studi condotti.
Perché questa oscillazione così ampia? Semplificando, gli studi che riportano percentuali più basse presentano una sovrapposizione sintomatologica tra il morbo di Parkinson e la depressione.
“Sintomi tipici della depressione quali insonnia, perdita di peso, rallentamento psicomotorio, perdita di energia vengono, infatti, imputati spesso al disturbo neurologico e non ad un concomitante disturbo dell’umore.”
Nello studio dal titolo “Factors associated with depression in Parkinson’s disease” pubblicato sul Journal of Affective Disorders, si riporta che la depressione è stata identificata nel 66% dei 639 pazienti con malattia di Parkinson che soddisfacevano i criteri di inclusione, una percentuale alta, a conferma di un legame molto forte tra queste due malattie.
Sintomi in comune tra Parkinson e depressione
Come spiegato, la depressione può essere sia una componente reattiva alla condizione invalidante che colpisce i pazienti affetti dal morbo di Parkinson, sia un effetto diretto dei cambiamenti neurologici alla base della malattia, in particolare lo squilibrio neurotrasmettitoriale.
Un aspetto particolarmente interessante, e rilevato da molti studiosi, consiste nel fatto che la comparsa o l’acuirsi dei sintomi depressivi non è direttamente proporzionale allo stadio della malattia al quale si è giunti, e quindi al grado di invalidità effettivo. Questo non fa che confermare come la depressione sia una componente della malattia e non solo una conseguenza della stessa.
Depressione e Parkinson possono condividere alcuni sintomi – o più correttamente alcuni sintomi associati alla depressione sono manifestazioni cliniche tipiche del morbo di Parkinson – tra cui i seguenti:
- Fatica: i pazienti con depressione e morbo di Parkinson possono sperimentare un senso generale di stanchezza e mancanza di energia;
- Disturbi del sonno: entrambe le malattie possono causare disturbi del sonno, come l’insonnia;
- Difficoltà di concentrazione: entrambe possono influenzare la capacità di concentrazione e la funzione cognitiva;
- Ritiro sociale e isolamento: i pazienti con entrambe le condizioni possono ritirarsi socialmente e mostrare una ridotta partecipazione alle attività che un tempo trovavano piacevoli;
- Alterazioni dell’appetito: entrambe possono influenzare l’appetito, portando a cambiamenti nell’assunzione di cibo e nel peso corporeo;
- Sintomi psicosomatici: entrambe le condizioni possono causare sintomi fisici come dolori muscolari, mal di testa e disturbi gastrointestinali, che non hanno una causa medica evidente.
Anche se numerosi studi sottolineano l’esistenza innegabile di una relazione tra depressione e Parkinson, è importante sottolineare che si sa ancora troppo poco in merito. Servirebbero più dati per poter comprendere meglio questo legame.
Bibliografia
- Depression & Anxiety, The Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research;
- A systematic review of prevalence studies of depression in Parkinson’s disease, Jennifer S.A.M. Reijnders MA, Uwe Ehrt MD, Wim E.J. Weber MD, PhD, Dag Aarsland MD, PhD, Albert F.G. Leentjens MD, PhD, Movement Disorder Society;
- Depression, revisionato da Dr. Kathryn P Moore, Movement Disorders neurologist at Duke Health, a Parkinson’s Foundation Center of Excellence, Parkinson’s Foundation;
- Factors associated with depression in Parkinson’s disease, Nadeeka N.W. Dissanayaka, Anna Sellbach, Peter A. Silburn, John D. O’Sullivan, Rodney Marsh, George D. Mellick, Journal of Affective Disorders;
- Depressione, ansia ed apatia nella malattia di Parkinson: aspetti essenziali per i pazienti, International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS);
- Depressione e disturbi d’ansia nella malattia di Parkinson. Implicazioni cliniche e terapeutiche, L. Moretti, G. Perugi, Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie, Sezione di Psichiatria, Università di Pisa, Journal of Psychopathology;
- How does Parkinson’s disease influence depression?, scritto da Lana Burgess, revisione medica di Nicole Washington, DO, MPH, Medical News Today;
- Depression and Parkinson’s Disease: Current Knowledge, Marsh L., Curr Neurol Neurosci Rep.
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