Nell’immaginario collettivo si tende spesso a domandarsi quale sia la differenza tra ansia e depressione, una distinzione poco nota e spesso fonte di confusione.
Ad essere sinceri, dobbiamo ammettere che questa confusione non è affatto ingiustificata, né frutto necessariamente di una scarsa conoscenza del fenomeno.
In effetti, ansia e depressione convivono, e sono, senza dubbio alcuno, patologie interconnesse, oltre ad essere le più diffuse a livello mondiale.
Non a caso, si parla spesso di depressione ansiosa o di sindrome ansioso-depressiva.
Detto questo, ansia e depressione non sono la stessa cosa.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire qual è la differenza tra ansia e depressione, come riconoscere e come distinguerle in fase diagnostica.
Cos’è l’ansia?
Per capire la differenza tra ansia e depressione dobbiamo partire dalla definizione di ansia. Per farlo, riportiamo di seguito le parole del dottor Rocco Luigi Picci, Direttore della S.C.Salute mentale del Distretto 10 della ASL 3 della Regione Liguria:
“L’ansia è un segnale di allarme che la mente attiva quando avverte una situazione di pericolo. Si tratta di una reazione individuale a un senso di sproporzione fra ciò che dobbiamo affrontare e le capacità che riteniamo effettivamente di possedere.”
Insomma, quando si parla di ansia si fa riferimento ad una risposta emotiva ad un pericolo, reale o percepito, che si differenzia però dalla paura.
Quest’ultima, infatti, è una forma di eccitazione provocata da un evento specifico, che può sfociare nella fuga.
L’ansia, invece, è un comportamento provocato da un evento futuro, non ancora verificatosi, che ci spaventa affrontare e dal quale cercheremo di fuggire, evitandolo.
È evidente, però, che non tutte le manifestazioni di ansia sono da considerare espressioni di un disturbo, potrebbero essere semplici reazioni temporanee e circoscritte ad un evento specifico.
Ad esempio, si può provare ansia per un esame universitario o per un controllo medico, ma questo non vuol dire che si soffra di un disturbo d’ansia meritevole di cure.
Come si può leggere nel DSM-5, dal momento che le persone con disturbi d’ansia in genere sopravvalutano il pericolo in situazioni che temono o evitano, sarà poi compito del medico stabilire se questa reazione sia effettivamente eccessiva o sproporzionata, analizzando una serie di fattori.
Quali sono i disturbi d’ansia
Prendendo, come sempre, a riferimento la bibbia dei disturbi mentali, ovvero il DSM-5, i disturbi d’ansia sono suddivisi in varie categorie, a seconda della loro natura.
- disturbo d’ansia da separazione: paura o ansia inappropriate ed eccessive riguardo alla separazione da qualcuno a cui si è molto legati;
- mutismo selettivo: incapacità costante di parlare in specifiche situazioni sociali (ad esempio a scuola) nonostante si riesca a farlo in altre;
- fobie specifiche: marcato timore o ansia per un oggetto o una situazione specifici (ad es. volare in aereo, altezze, animali, ricevere un’iniezione, vedere sangue);
- fobia sociale: timore o ansia per una o più situazioni sociali in cui l’individuo è esposto a possibili controlli da parte di altri;
- disturbo di panico: attacchi di panico imprevisti ricorrenti. Un attacco di panico è un’improvvisa ondata di intensa paura o intenso disagio che raggiunge il picco in pochi minuti e durante il quale si registrano alcuni sintomi specifici, come palpitazioni, sudorazione, sensazione di soffocamento, ecc.;
- agorafobia: paura o ansia per due (o più) delle seguenti cinque situazioni:
- uso dei mezzi pubblici;
- essere in spazi aperti;
- essere in luoghi chiusi;
- stare in fila o essere in mezzo alla folla;
- essere fuori casa da solo.
- disturbo d’ansia generalizzata: ansia e preoccupazione eccessive, che si verificano più giorni per almeno 6 mesi, su una serie di eventi o attività;
- disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci: importanti sintomi di panico o ansia che si ritiene siano dovuti agli effetti di una sostanza (ad es. un abuso di droga, un farmaco o un’esposizione a tossine).
- disturbo d’ansia causato da altre situazioni mediche: ansia clinicamente significativa che si ritiene sia un effetto fisiologico di un’altra condizione medica.
Per giungere ad una diagnosi corretta è necessario rivolgersi ad un medico specialista.
Cos’è la depressione?
Dopo aver fornito una breve definizione del disturbo d’ansia, occorre capire in cosa consiste il disturbo depressivo, in modo da stabilire qual è la differenza tra ansia e depressione.
La depressione è un disturbo mentale caratterizzato da una persistente sensazione di tristezza, abbattimento o mancanza di interesse nelle attività quotidiane.
È più di una semplice sensazione di tristezza occasionale, e può influenzare significativamente la qualità della vita di una persona. Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Tristezza e depressione: come distinguerle.
La depressione può manifestarsi in modi diversi e può variare in gravità da lieve a grave.
I sintomi tipici includono:
- tristezza persistente: una sensazione di tristezza o disperazione che persiste per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno;
- perdita di interesse o piacere: mancanza di interesse o piacere nelle attività solitamente considerate piacevoli;
- variazioni dell’appetito e del peso: cambiamenti nell’appetito che possono portare a perdita o aumento di peso significativi;
- disturbi del sonno: problemi nel dormire, come insonnia o eccesso di sonno;
- affaticamento o perdita di energia: sensazione costante di stanchezza o mancanza di energia;
- sentimenti di colpa o inutilità: autovalutazione negativa e sensazione di colpa e inutilità;
- difficoltà di concentrazione: problemi nel concentrarsi, prendere decisioni o ricordare cose;
- ritiro sociale: tendenza a isolarsi socialmente e ritirarsi dalle attività sociali;
- cambiamenti fisici: alcune persone possono sperimentare sintomi fisici come mal di testa, dolori muscolari o problemi digestivi.
La depressione può essere scatenata da una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici.
È importante sottolineare che la depressione è una condizione medica e non semplicemente una questione di debolezza personale o mancanza di volontà.
Ansia e depressione: il concetto di comorbidità
Come anticipato nell’introduzione del nostro articolo, è dimostrato un legame tra ansia e depressione, due patologie che presentano diversi punti in comune e che, per certi versi, sono considerabili parte di un unicum.
Infatti, secondo moltissimi studi una percentuale importante di soggetti affetti da depressione – anche superiore al 50% – sviluppa nel corso della sua vita una sindrome ansiosa, in particolare un disturbo d’ansia generalizzato.
In questi casi si parla di comorbidità, ovvero condizioni in cui patologie diverse si presentano nella stessa persona in un determinato periodo di tempo.
In un interessante paper dal titolo “Ansia e depressione nella popolazione generale”, realizzato da Carlo Faravelli, Sabrina Paterniti, Alejandra taberna, si può leggere quanto segue in merito alla questione della comorbidità:
“per un soggetto affetto da un episodio depressivo maggiore il rischio di avere un disturbo d’ansia e maggiore rispetto a un soggetto non affetto di una quota che varia dal 9.0% nel caso della fobia semplice al 18.8% nel caso del disturbo di panico”.
In merito alla questione esistono numerosi studi nei quali, con percentuali differenti, si evidenzia comunque un rapporto innegabile tra disturbi d’ansia e depressione.
Molto utile per visualizzare in modo chiaro questa correlazione tra ansia e depressione è il grafico pubblicato all’interno dell’articolo “Depressione e Ansia” di Alessandro Rossi, Dalila Talevi, pubblicato sulla rivista di Neuroscienze Focus On Brain.
Differenza tra ansia e depressione
Abbiamo visto che ansia e depressione hanno un legame, dimostrato da numerosi studi di comorbidità svolti nel corso degli ultimi decenni.
Detto ciò, è importante tornare alla domanda iniziale, ovvero a qual è la differenze tra ansia e depressione.
Cercando, ancora una volta, di essere sintetici ma non superficiali, possiamo dire che a segnare una differenza tra queste due patologie ricoprono un ruolo essenziale due elementi:
- i sintomi;
- le alterazioni provocate al nostro organismo.
Sintomi
Mentre i sintomi della depressione sono riconducibili alle cosiddette “Quattro A” (Abulia, Anedonia, Apatia, Astenia), ovvero una condizione in parte umorale e in parte cognitiva, l’ansia è caratterizzata da una reazione di tipo emotivo, ed è per questo collocata all’interno dei disturbi dell’emozione.
Semplificando, la depressione influisce sull’umore, l’ansia invece si manifesta in modo reattivo, come risposta ad un evento specifico.
Alterazioni
Dal punto di vista somatico, ovvero sulla capacità di ansia e depressione di influenzare le nostre funzioni vitali, potremmo distinguerle in questo modo:
- ansia: sintomi cardiaci, gastrointestinali, respiratori, urogenitali, neurologici, ma anche insonnia, perdita dell’attenzione, difficoltà di concentrazione e memoria;
- depressione: perdita del desiderio, cefalee, stanchezza, perdita di forza, deficit cognitivi.
Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Quali sono gli effetti della depressione sul corpo.
Esiste, anche in questo caso, una sovrapposizione tra le due condizioni, resa evidente da questo ulteriore elaborazione grafica presente nell’articolo di Focus On Brain.
Come si può notare, alcuni sintomi del disturbo d’ansia generalizzato e del disturbo depressivo maggiore sono gli stessi, a ulteriore prova del legame tra le due patologie.
Non è un caso, d’altronde, che i farmaci e gli integratori/nutraceutici antidepressivi risultino efficaci anche nel trattamento dei disturbi d’ansia.
Conclusioni
Insomma, non è possibile rispondere in modo netto alla domanda “qual è la differenza tra ansia e depressione”, perché presentano non pochi punti in comune.
Gli studiosi, già da qualche tempo, tendono a considerare ansia e depressione due patologie che potrebbero rappresentare differenti manifestazioni clinico-sintomatologiche di una vulnerabilità simile, collegata ad un “fattore emozionale scatenante”.
Le due patologie hanno in comune negli ultimi tempi anche approcci farmacologici, infatti molti farmaci antidepressivi e integratori usati in add-on per la depressione vengono utilizzati nel GAD ( disturbo d’ansia generalizzato)
In conclusione, per stabilire se si tratta di depressione o ansia si consiglia di rivolgersi al proprio medico se si avvertono sintomi riconducibili a questi disturbi, in modo da sottoporsi a controlli e test più approfonditi e giungere ad una diagnosi, quindi ad una terapia.
Attenzione!
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