Digrignare i denti: stop bruxismo

Digrignare I Denti

Il bruxismo, o digrignamento, è l’atto involontario e non avvertito di stringere o digrignare i denti in maniera abitudinaria. I muscoli masticatori si contraggono causando lo sfregamento delle arcate dentali e, di conseguenza, il deterioramento della superficie dei denti.

Cos’è il bruxismo

Si tratta di un’attività parafunzionale perché non rientra nella funzione propria della bocca, come per esempio altre abitudini che fanno parte della vita di tutti i giorni, come: masticare le gomme, mangiarsi le unghie, morsicarsi le labbra, mangiucchiare le penne o le matite.

Digrignare i denti richiede il coinvolgimento di diverse strutture dell’organismo:
i denti, il tessuto di supporto dei denti (l’osso dei mascellari e le gengive), i muscoli della masticazione e le articolazioni temporomandibolari.

La forma più diffusa e conosciuta è il bruxismo notturno, cioè quello che si manifesta nel sonno e che consiste in un forte serramento dei denti: questo problema è uno dei disturbi del sonno più diffusi ed è molto difficile da gestire, proprio perché si manifesta durante le ore di riposo e non si ha un controllo su di esso. Nel caso di disturbi del sonno nei bambini, questo non necessariamente è causato dal bruxismo, ma la causa può essere ricondotta alla dentizione neonatale, che provoca al bimbo dolore e fastidio soprattutto durante la notte.

Tuttavia, esiste anche una forma di bruxismo che si manifesta durante le fasi di veglia, conosciuto come bruxismo diurno

Le cause e i sintomi

Il bruxismo non è ricondotto solo ad una causa, ma sono diversi i fattori che sommandosi tra loro possono portare a digrignare i denti. In particolare, questi possono essere di tre tipi:

  • Genetici: si tratta di un’abitudine che si tramanda geneticamente dai genitori ai figli. Una particolare struttura di ossa e muscoli che circondano la bocca possono facilitare i fenomeni di bruxismo 
  • Fisiologici: come la malocclusione dentale e difetti posturali. Anche i disturbi del sonno rientrano in questa categoria 
  • Neurologici: stress emotivo, rabbia, frustrazione, disagio, tensione emotiva sono stati d’animo che possono trovare sfogo nel digrignare i denti 

I sintomi più comuni di questi fattori si manifestano con dolore all’articolazione temporo-mandibolare al risveglio, stanchezza dei muscoli masticatori, dolore a collo e spalle, dentatura appiattita e ipersensibilità dei denti agli alimenti molto caldi o molto freddi.

Tuttavia, si tratta di un’abitudine che coinvolge tutte le fasce di età: nei casi di bruxismo infantile, questo può manifestarsi anche con malessere e irritabilità al risveglio.

Conseguenze del bruxismo

Il bruxismo comporta una notevole usura dei denti. Con il serramento dentale, cioè l’atto di stringere forte i denti tra loro, invece, l’usura è minore però si formano delle piccole spaccature dovute alla pressione. Si possono anche verificare delle fratture dei denti e delle protesi, oppure la perdita frequente di otturazioni o di capsule o ponti che si decementano.

Il linea generale, digrignare i denti porta ad un forte dolore e a problemi come:

  •   Insonnia
  •   Sensibilità dentale
  •   Dolore cronico a mandibola e mascella
  •   Dolore alle orecchie
  •   Mal di testa
  •   Patologie alle articolazioni temporo-mandibolari

Come smettere di digrignare i denti

Per ovviare al problema del bruxismo è possibile compiere alcuni gesti di prevenzione. Per esempio, è consigliato evitare di fare attività che attivano la mente prima di andare a dormire e preferire invece abitudini come leggere un libro o fare un bagno caldo: questo permette di preparare il proprio corpo al momento del riposo.

Tuttavia, non esiste una vera e propria cura per il bruxismo, ma alcuni trattamenti studiati sulla base della causa che dà origine al problema. Questi si dividono in tre aree:

  • Utilizzo di un bite da utilizzare durante il sonno per evitare lo sfregamento dei denti
  • Utilizzo di tecniche di rilassamento e nei casi che vanno a intaccare la sfera emotiva o psicologica del paziente il ricorso alla psicoterapia
  • Cure ortodontiche che vanno a correggere eventuali malocclusioni

L’obiettivo dei trattamenti è ridurre il dolore provocato e prevenire eventuali danni ai denti, riducendo il digrignamento quanto più possibile.

Fonti e bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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