I disturbi della personalità più comuni sono davvero molti, alcuni più noti, altri molto meno, anche a causa di una scarsa conoscenza di queste patologie.
Purtroppo, per un diffuso comune senso del pudore e una certa propensione alla reticenza e allo stigma sociale, le psicopatologie vengono spesso nascoste, celate, taciute, mettendo in moto un circolo vizioso molto pericoloso.
Invece, bisognerebbe parlarne sempre di più, in particolare in questo momento storico, influenzato da un pandemia che ha fatto registrare un netto aumento delle diagnosi di ansia e depressione.
Quindi, vediamo insieme quali sono i disturbi della personalità più comuni, non prima di aver spiegato cos’è, di fatto, un disturbo della personalità.
Cos’è un disturbo della personalità
Il DSM-V, ovvero il manuale “bibbia” per la diagnosi delle psicopatologie, definisce i disturbi di personalità in questo modo:
“Un disturbo di personalità è un modello duraturo di esperienza interiore e comportamento che devia notevolmente dalle aspettative della cultura dell’individuo, è pervasivo e inflessibile, ha un esordio nell’adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo e porta a disagio o menomazione.”
Cosa vuol dire?
Ognuno di noi ha una personalità ben definita, con tratti caratteriali precisi, e comprende tutto ciò che indica quello che siamo, il modo di pensare e di agire.
Bene, si parla di disturbo della personalità quando il nostro modo di comportarci, il nostro carattere, causa un intenso disagio, devia fortemente dalle aspettative della società o ci fa avere difficoltà a vivere normalmente.
Insomma, agli occhi della società chi è affetto da un disturbo della personalità è considerato “strambo”, eccentrico, perché non pensa, agisce e vive le emozioni come ci si attenderebbe.
Ovviamente, non parliamo di essere “diversi”, nel caso specifico ci riferiamo comunque a comportamenti patologici, che provocano una concreta difficoltà nel relazionarsi con gli altri, e che si verificano per un lungo periodo di tempo.
Ogni disturbo di personalità ha diversi sintomi e opzioni di trattamento, ma anche differenti livelli di intensità e gravità.
I tre gruppi di disturbi della personalità
Secondo il DSM-V, i disturbi della personalità sono suddivisi in 3 cluster, tre gruppi distinti, sulla base delle somiglianze descrittive.
- cluster A: include disturbi di personalità paranoide (diffidenza e sospettosità), schizoide (disinteresse negli altri) e schizotipico (idee e comportamento eccentrici). Gli individui con questi disturbi spesso appaiono strani o eccentrici;
- cluster B: include disturbi di personalità antisociale (disprezzo per gli altri, manipolazione), borderline (intolleranza allo stare soli e disregolazione emozionale), istrionico (ricerca di attenzioni) e narcisistico. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono drammatici o emotivi;
- cluster C: include i disturbi di personalità evitante, dipendente e ossessivo-compulsivo. Gli individui con questi disturbi spesso appaiono ansiosi o timorosi.
Questa classificazione, come sottolineato nel manuale stesso, presenta delle palesi limitazioni, ma consente comunque di dare un’organizzazione a un numero non indifferente di patologie.
In genere, comunque, la comunità medica tende a considerare i disturbi di personalità come dei problemi con due aspetti, l’auto-identità e il funzionamento interpersonale.
I 10 tipi di disturbi della personalità principali
Come accennato, nella categoria dei disturbi della personalità rientrano numerose condizioni patologiche.
Vediamo insieme quali sono le dieci principali:
- disturbo paranoide di personalità: modello di sfiducia e sospettosità tale che le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole;
- disturbo schizoide di personalità: modello di distacco dalle relazioni sociali e gamma ristretta di espressione emotiva;
- disturbo schizotipico di personalità: modello di disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive ed eccentricità del comportamento;
- disturbo antisociale di personalità: modello di disprezzo e violazione dei diritti degli altri;
- disturbo borderline di personalità: modello caratterizzato da instabilità nelle relazioni interpersonali, nell’immagine di sé e negli affetti, e da una marcata impulsività;
- disturbo istrionico di personalità: modello di eccessiva emotività e ricerca di attenzione;
- disturbo narcisistico di personalità: modello di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia;
- disturbo evitante di personalità: modello di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità alla valutazione negativa;
- disturbo dipendente di personalità: modello di comportamento sottomesso e appiccicoso, correlato a un eccessivo bisogno di essere accuditi;
- disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: modello di preoccupazione per l’ordine, il perfezionismo e il controllo;
A questi dieci tipi di disturbi della personalità bisogna poi aggiungere il cambiamento di personalità dovuto a un’altra condizione medica, come ad esempio una lesione del lobo frontale.
Conclusioni
Come vedi, i disturbi della personalità più comuni sono molteplici, ognuno caratterizzato da determinati sintomi e manifestazioni. Di conseguenza, richiedono interventi mirati e cuciti sulle reali esigenze del paziente.
Rientrando nelle patologie depressive e nei disturbi d’ansia, nelle sue forme più lievi è possibile evitare il ricorso a psicofarmaci, antidepressivi SSRI e ansiolitici, per puntare su integratori naturali per depressione e integratori nutraceutici contro l’ansia.
Invitiamo a consultare il medico per stabilire il percorso terapeutico più adatto.
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.