Disturbo da dismorfismo corporeo: definizione, cause, rimedi

Dismorfismo Corporeo

Non amare il proprio corpo, o tratti e caratteristiche del proprio corpo, è una condizione molto diffusa in tutto il mondo, in particolare tra gli adolescenti o i giovani adulti, ma questo non vuol dire essere affetti da un disturbo da dismorfismo corporeo.

In passato noto come dismorfofobia, questo disturbo consiste, infatti, in una condizione patologica, in cui il disagio nei confronti del proprio aspetto esteriore si traduce in uno stato di malessere, con un aumento dell’ansia e una netta compromissione delle attività quotidiane. 

L’età media all’esordio del disturbo è di 16-17 anni, ma è più comune intorno ai 12-13, età in cui i sintomi iniziano a manifestarsi, in genere in modo graduale, anche se alcuni individui sperimentano un esordio improvviso. Il disturbo è, solitamente, cronico, anche se è probabile un miglioramento quando si riceve un trattamento efficace.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire in cosa consiste il disturbo da dismorfismo corporeo, quali sono le cause, come si manifesta e come si affronta

Cos’è il disturbo da dismorfismo corporeo

Il disturbo da dismorfismo corporeo (o DDC) è una condizione psicologica caratterizzata da una preoccupazione eccessiva e distorta riguardo a presunti difetti fisici, che sono percepiti come sgradevoli o deformi, anche se spesso non sono visibili ad altre persone o sono davvero minimi. 

Le persone affette da questo disturbo possono focalizzarsi ossessivamente su aspetti del loro aspetto fisico, come il naso, la pelle, i capelli, le dimensioni del corpo, la muscolatura, convinte che questi difetti siano evidenti agli altri e possano causare loro vergogna o imbarazzo.

Purtroppo, il disturbo da dismorfismo corporeo può influenzare significativamente il funzionamento quotidiano della persona, causando ansia, depressione, bassa autostima e comportamenti evitanti o compulsivi, come il truccarsi eccessivamente, il nascondersi dietro abiti larghi o addirittura ricorrere a interventi chirurgici estetici per correggere il presunto difetto.

Quando si può parlare di dismorfismo corporeo?

Come abbiamo accennato, molte persone possono avere preoccupazioni occasionali riguardo al proprio aspetto fisico, ma per essere considerato un disturbo da dismorfismo corporeo, queste preoccupazioni devono essere eccessive, persistenti e causare significativo disagio o compromissione del funzionamento quotidiano. 

Ma allora, quando si può parlare di disturbo da dismorfismo corporeo? Per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso il DSM-V, che elenca i seguenti criteri diagnostici: 

  • preoccupazione per uno o più difetti, reali o percepiti, nell’aspetto fisico, che non sono osservabili o appaiono lievi agli altri;
  • ad un certo punto nel corso del disturbo, l’individuo ha messo in atto comportamenti ripetitivi (per es., controllarsi allo specchio, pulirsi eccessivamente, stuzzicarsi la pelle, cercare rassicurazioni) o atti mentali (per es., confrontare il proprio aspetto con quello degli altri) in risposta alle preoccupazioni sull’aspetto;
  • la preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
  • l’ansia per il proprio aspetto non è meglio spiegata dalla preoccupazione per il grasso corporeo o il peso, in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare (anoressia, bulimia).

Se si sospetta di avere questo disturbo, è consigliabile cercare aiuto da un professionista della salute mentale qualificato.

Il dismorfismo muscolare

Il dismorfismo muscolare, noto anche come disturbo da dismorfismo muscolare o bigoressia, è una condizione psicologica in cui una persona ha una preoccupazione distorta riguardo alla dimensione e alla massa muscolare del proprio corpo

Contrariamente al disturbo da dismorfismo corporeo, che si concentra su presunti difetti fisici, il dismorfismo muscolare si manifesta con una preoccupazione eccessiva riguardo alla mancanza di muscolatura o alla percezione di avere muscoli troppo piccoli, nonostante la persona possa essere fisicamente in forma o muscolosa.

Le persone affette da questo disturbo possono passare molto tempo ad esercitarsi in palestra, seguire diete rigide o utilizzare integratori alimentari o steroidi anabolizzanti nel tentativo di aumentare la massa muscolare. Tuttavia, nonostante i risultati ottenuti, possono continuare a percepire i loro muscoli come insufficienti o sottosviluppati.

Questo disturbo può portare a gravi conseguenze per la salute, comprese lesioni fisiche dovute all’eccessivo esercizio fisico o all’uso di sostanze per migliorare le prestazioni, nonché problemi psicologici.

Quali sono le cause?

Come spesso accade con i disturbi mentali, le cause esatte del disturbo da dismorfismo corporeo non sono completamente comprese; in genere coinvolgono una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali, tra cui i seguenti:

  • predisposizione genetica: ci possono essere predisposizioni genetiche che influenzano la vulnerabilità di una persona allo sviluppo del disturbo;
  • disturbi neurochimici: alterazioni nei neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina, possono essere coinvolte nel disturbo da dismorfismo corporeo, poiché influenzano l’umore, l’ansia e la percezione corporea;
  • esperienze traumatiche: eventi traumatici o esperienze negative legate all’aspetto fisico durante l’infanzia o l’adolescenza possono aumentare il rischio di sviluppare il disturbo da dismorfismo corporeo;
  • pressione sociale e media: ideali irrealistici di bellezza promossi dai media e dalle società possono contribuire alla formazione di una percezione distorta dell’aspetto fisico e alla ricerca di perfezione estetica;
  • insicurezza: l’ansia di separazione o la paura del rifiuto possono influenzare la percezione di sé e l’immagine corporea;
  • condizioni psicologiche pregresse: il disturbo da dismorfismo corporeo è spesso associato ad altre condizioni psicologiche, come ansia, depressione, disturbi alimentari e disturbi ossessivo-compulsivi.

È importante sottolineare che il disturbo da dismorfismo corporeo è una condizione complessa e multifattoriale, e le cause possono variare da persona a persona

Per questo motivo, si consiglia il ricorso ad un medico specialista.

Come si manifesta il DDC?

Secondo la International OCD Foundation, i principali segni e sintomi di dismorfismo corporeo sono i seguenti: 

  • fare pensieri frequenti sui difetti percepiti nell’aspetto, che, se sommati, raggiungono almeno un’ora al giorno;
  • trascorrere molto tempo fissando uno specchio e/o altre superfici riflettenti o, in alcuni casi, evitandoli;
  • coprire l’area del corpo che non piace;
  • ricerca di rassicurazione, ovvero chiedere ripetutamente agli altri se si ha un bell’aspetto;
  • fissare appuntamenti frequenti con professionisti medici/chirurghi estetici, per “sistemare” l’area del corpo sgradita;
  • sottoporsi a chirurgia plastica o trattamenti dermatologici ripetutamente;
  • pizzicamento compulsivo della pelle – che include l’uso di unghie, pinzette e altri strumenti affilati – per cercare di rimuovere imperfezioni percepite o correggere altri difetti percepiti della pelle;
  • evitare luoghi pubblici, lavoro, scuola e altre situazioni in cui le persone potrebbero vedere i difetti estetici percepiti;
  • uscire di casa meno spesso o uscire solo di notte per evitare che gli altri vedano il proprio “difetto”;
  • mantenere segrete le proprie ossessioni e compulsioni a causa del senso di vergogna;
  • provare sentimenti di disgusto, depressione, ansia, bassa autostima, pensieri suicidi, ecc., perché i difetti estetici percepiti sono così sconvolgenti.

Se si avvertono o notano questi sintomi/atteggiamenti, è fondamentale rivolgersi ad un terapista specializzato

Dismorfismo corporeo: rimedi e trattamenti

Come si può leggere sul sito della già citata International OCD Foundation, la maggior parte dei pazienti con disturbo da dismorfismo corporeo non cercano cure psichiatriche e/o psicologiche, ma spendono moltissimi soldi in costosi trattamenti chirurgici, dermatologici e dentistici per cercare di correggere i difetti estetici percepiti, che però spesso peggiorano i sintomi. 

Quali sono le strade da seguire, invece? Quali sono i rimedi e i trattamenti più efficaci? 

In generale il trattamento per il disturbo da dismorfismo corporeo di solito prevede una combinazione di terapie psicologiche, farmacologiche e supporto sociale

  • terapia cognitivo-comportamentale: si concentra sulla modifica dei pensieri distorti e delle credenze negative riguardo all’aspetto fisico, nonché sul cambiamento dei comportamenti disfunzionali associati al disturbo;
  • farmacoterapia: in alcuni casi, possono essere prescritti farmaci antidepressivi o ansiolitici per aiutare a ridurre i sintomi di ansia, depressione e ossessione associati al disturbo da dismorfismo corporeo. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono spesso utilizzati e possono essere utili nel trattamento dei sintomi;
  • terapia di supporto e gruppi di sostegno: il coinvolgimento in terapie di gruppo o gruppi di sostegno può fornire un ambiente in cui le persone con disturbo da dismorfismo corporeo possono condividere le proprie esperienze, ricevere sostegno reciproco e imparare strategie di coping efficaci;
  • educazione e consapevolezza: l’educazione riguardo al disturbo da dismorfismo corporeo e l’aumento della consapevolezza riguardo ai pensieri e ai comportamenti disfunzionali possono aiutare le persone a riconoscere e affrontare il disturbo in modo più efficace;
  • interventi per l’autostima e l’immagine corporea: lavorare sulla costruzione dell’autostima e sulla promozione di una sana immagine corporea può essere parte integrante del trattamento. Ciò può coinvolgere l’apprendimento di strategie per migliorare l’accettazione di sé e per sviluppare un’immagine corporea più realistica;
  • monitoraggio e gestione delle comorbidità: come accennato, spesso il disturbo da dismorfismo corporeo è associato ad altre condizioni psicologiche, ad esempio ansia, depressione o disturbi alimentari. Il trattamento dovrebbe affrontare anche queste condizioni, se presenti.

Il trattamento, in ogni caso, dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze individuali, ed essere supervisionato da professionisti  qualificati. 

Bibliografia:

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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