Cosa provoca il disturbo narcisistico di personalità?

Disturbo Narcisistico Di Personalità

Prendendo in prestito le parole contenute nel DSM-V, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il disturbo narcisistico di personalità è “un modello di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia”, una condizione patologica rientrante nella più ampia categoria dei disturbi della personalità

In effetti, quando pensiamo ad una persona narcisistica immaginiamo proprio un soggetto con manie di grandezza, che crede di essere speciale e tende a desiderare le attenzioni di tutti, e come vedremo è proprio questo il quadro patologico che emerge in ambito diagnostico per questo tipo di disturbo. 

Questo disturbo presenta una elevata comorbidità, ovvero tende ad associarsi ad altre condizioni patologiche, come il disturbo depressivo (disturbo depressivo maggiore, disturbo depressivo persistente), l’ anoressia nervosa, un disturbo da abuso di sostanze, o un altro disturbo di personalità (istrionico, borderline, paranoide).

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il disturbo narcisistico di personalità, come si manifesta e quali sono le cause che lo provocano

Cos’è il disturbo narcisistico di personalità

Come accennato, il disturbo narcisistico di personalità (DNP), noto anche come disturbo di personalità narcisistica, è un disturbo mentale caratterizzato da un modello pervasivo di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia verso gli altri. 

Le persone affette da questo disturbo tendono ad avere un senso esagerato del proprio valore e importanza, esaltando le proprie capacità e realizzazioni senza fornire necessariamente prove concrete per sostenerle.

Le principali manifestazioni tipiche di questo disturbo – che potremmo considerare come dei sintomi – sono le seguenti:

  1. Grandiosità: il soggetto è dotato di un grandioso senso di importanza personale, quindi esagera risultati e talenti e si aspetta di essere riconosciuto come superiore senza risultati commisurati;
  2. Fantasie di successo e potere: può avere fantasie di successo illimitato, potere, bellezza o amore ideale;
  3. Unicità: crede di essere unico e speciale, e tende a sminuire gli altri considerandoli non all’altezza di interagire con lui;
  4. Ammirazione: cerca costantemente l’approvazione e l’ammirazione degli altri e desidera essere al centro dell’attenzione;
  5. Diritti speciali: si attribuisce dei diritti speciali, aspettandosi un trattamento particolarmente favorevole o conforme alle sue aspettative, che possono essere irragionevoli;
  6. Sfruttamento interpersonale: ha un comportamento manipolativo, e tende a sfruttare gli altri per raggiungere i propri scopi;
  7. Mancanza di empatia: è incapace di comprendere o identificarsi con i sentimenti e le esigenze degli altri;
  8. Invidia: prova una invidia eccessiva, o crede che gli altri lo invidino;
  9. Arroganza e altezzosità: mostra spesso un atteggiamento arrogante e altezzoso, considerandosi superiori agli altri.

Per giungere ad una diagnosi precisa, il DSM-V stabilisce che il soggetto deve rispettare 5 dei fattori sopra elencati.

Non è un semplice tratto caratteriale

Le caratteristiche associate al disturbo narcisistico di personalità  rispecchiano l’idea comune di narcisismo, ma è importante sottolineare un aspetto

In effetti, in questo caso non si tratta di un semplice tratto caratteriale, ma di una condizione patologica, che limita la qualità della vita di chi ne è affetto.

La natura narcisistica risulta stabile e persistente nel tempo, influenzando la sfera sociale, lavorativa e personale dell’individuo, causando difficoltà nelle relazioni interpersonali e provocando un’incapacità di riconoscere i propri problemi o accettare le critiche.

Narcisismo sano, maligno, overt e covert

Abbiamo visto che il disturbo narcisistico di personalità non è un tratto caratteriale, ma una patologia. Questo non vuol dire, però, che una persona non possa essere narcisistica senza per questo avere un disturbo. 

Per questa ragione il narcisismo può essere suddiviso in diverse categorie o sottotipi, per descrivere le varie manifestazioni del comportamento narcisistico:

  • narcisismo sano;
  • narcisismo maligno;
  • narcisismo overt e covert. 

Narcisismo sano

Il narcisismo sano, noto anche come narcisismo adattivo o narcisismo funzionale, rappresenta una forma moderata e bilanciata di narcisismo.

In questo caso, la persona gode di una sana fiducia in se stessa e un senso di autostima, ma non al punto da interferire negativamente nelle relazioni interpersonali o nel funzionamento generale. 

Il narcisismo sano può essere quindi considerato come un aspetto positivo della personalità, poiché può aiutare le persone a perseguire i loro obiettivi, mantenere la motivazione e affrontare sfide.

Narcisismo maligno 

Il narcisismo maligno, o narcisismo patologico, rappresenta il suo lato estremo e dannoso. 

In questo caso, la persona manifesta una grandiosità eccessiva, un bisogno di dominio e controllo sugli altri, e una mancanza totale di empatia

Il narcisismo maligno può portare a comportamenti manipolatori, abusivi e distruttivi verso gli altri

Le persone con narcisismo maligno tendono a cercare il potere e la gratificazione a spese degli altri, e possono essere inclini a sfruttare gli altri per raggiungere i loro obiettivi egoistici.

Insomma, rispondono ai criteri diagnostici del DSM-V.

Narcisismo overt e covert 

Questi termini si riferiscono a due diverse manifestazioni del narcisismo.

Nello specifico: 

  • narcisismo overt (o esplicito): le persone esibiscono apertamente tratti narcisistici e cercano di attirare l’attenzione e l’ammirazione degli altri. Sono spesso visibili e si vantano delle loro realizzazioni, aspettandosi ammirazione e riconoscimento;
  • narcisismo covert (o nascosto): le persone possono manifestare tratti narcisistici in modo più nascosto o sottile. Sono meno propense a cercare l’ammirazione diretta, ma possono essere altrettanto preoccupate della propria grandezza e sensibili alle critiche. Possono agire in modo passivo-aggressivo, manipolando gli altri per ottenere ciò che desiderano.

Quali sono le cause principali?

Le cause del disturbo narcisistico di personalità sono considerate complesse e multifattoriali, e coinvolgono una combinazione di fattori genetici, ambientali e sviluppo individuale. Non esiste, quindi, una singola causa definita, ma piuttosto un insieme di fattori che possono contribuire all’insorgenza del disturbo, tra cui i principali sono i seguenti:

  • genetica: ci potrebbe essere una predisposizione genetica al DNP. Studi hanno suggerito che alcuni tratti narcisistici possono essere ereditati;
  • ambiente familiare: l’ambiente in cui un individuo cresce può svolgere un ruolo significativo nello sviluppo del disturbo. Ad esempio, i bambini cresciuti in famiglie in cui sono stati costantemente lodati eccessivamente o sottoposti a eccessiva critica, o in cui hanno sperimentato un’eccessiva competizione tra fratelli e sorelle, potrebbero sviluppare tratti narcisistici come meccanismo di adattamento;
  • esperienze di vita: traumi, abusi o negligenze durante l’infanzia o l’adolescenza possono influenzare lo sviluppo della personalità e contribuire alla formazione di tratti narcisistici come meccanismo di difesa;
  • modello di attaccamento: il tipo di attaccamento sviluppato nell’infanzia può influenzare la percezione di sé e degli altri, influenzando il rischio di sviluppare un DNP;
  • apprendimento sociale: i modelli di comportamento e le aspettative appresi dai genitori, dai modelli di ruolo o dalla società possono influenzare la formazione della personalità e contribuire allo sviluppo di tratti narcisistici;
  • enfasi sulla performance eccessiva: crescere in un ambiente che enfatizza eccessivamente il successo, l’apparenza e la performance a discapito delle relazioni interpersonali significative può contribuire allo sviluppo del DNP.

È importante notare che non tutte le persone con tratti narcisistici svilupperanno un disturbo narcisistico di personalità, ma viene diagnosticato solo quando essi sono così pervasivi e rigidi da causare un significativo disagio e disfunzione nella vita quotidiana dell’individuo.

Come si cura il disturbo narcisistico di personalità

Il trattamento del disturbo narcisistico di personalità può essere impegnativo, e richiede un approccio terapeutico adeguato.

È importante sottolineare che le persone affette da questo disturbo possono essere riluttanti a cercare aiuto psicologico a causa del loro senso di superiorità e della mancanza di consapevolezza riguardo ai propri problemi. 

Tuttavia, con un trattamento adeguato e l’approccio giusto, possono trarre beneficio dalla terapia.

Vediamo alcune delle modalità terapeutiche che possono essere utilizzate per trattare questa patologia:

  • terapia cognitivo-comportamentale: può aiutare la persona a identificare e modificare i pensieri e le credenze grandiose, nonché a sviluppare strategie per gestire i comportamenti manipolatori e migliorare le relazioni interpersonali;
  • terapia psicodinamica: mira ad esplorare le radici profonde dei problemi psicologici. Attraverso l’analisi dei modelli di relazione passati e delle dinamiche inconsce, può aiutare a comprendere meglio le motivazioni e i meccanismi difensivi sottostanti al comportamento narcisistico;
  • terapia di gruppo: può essere utile poiché offre l’opportunità di ricevere feedback e confrontarsi con gli altri membri del gruppo, consentendo di esplorare e comprendere meglio i propri modelli relazionali disfunzionali;
  • terapia familiare: coinvolgere i membri della famiglia può essere benefico, poiché il disturbo narcisistico di personalità può influenzare le dinamiche familiari, e può quindi aiutare a migliorare la comunicazione e le interazioni e promuovere una maggiore comprensione reciproca;
  • gestione dello stress: sviluppare strategie per affrontare lo stress in modo più efficace può essere utile nel prevenire comportamenti disfunzionali e migliorare il benessere generale;
  • terapia farmacologica: è scarsamente supportata dalle prove, tranne quando utilizzata per affrontare ansia sociale, ipocondria, depressione o stati di impotenza rabbiosa. I farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli anticonvulsivi e gli stabilizzatori dell’umore possono essere utili per trattare le conseguenze psicopatologiche associate al disturbo, ma non agiscono direttamente sulle caratteristiche di personalità. Nei casi più lievi il medico potrebbe optare per rimedi naturali, come alcuni integratori nutraceutici

È importante sottolineare che il trattamento richiede tempo e impegno sia da parte del terapeuta che del paziente. Inoltre, la motivazione e la volontà di cambiamento da parte del paziente sono essenziali per il successo del trattamento. 

Si consiglia di rivolgersi ad un medico specialista per individuare un percorso terapeutico adeguato alle esigenze del paziente. 

Bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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