Doomscrolling: cos’è e come influenza il sonno?

Doomscrolling

Il doomscrolling è l’abitudine, sempre più diffusa, di scorrere compulsivamente notizie negative online, spesso la sera o prima di dormire. Questo comportamento, favorito dall’uso continuo di smartphone e altri dispositivi digitali, può avere un impatto significativo sul benessere mentale e sulla qualità del sonno.

Cos’è il doomscrolling

Il termine doomscrolling è nato per descrivere l’abitudine di cercare e leggere, quasi senza sosta, notizie pessimistiche o preoccupanti, spinti da ansia e curiosità. È una forma di dipendenza che alimenta un ciclo pericoloso: più si leggono contenuti stressanti, più aumenta il bisogno di cercare ulteriori informazioni. Con il tempo, questo può aumentare il senso di ansia e affaticare la mente.

Il fenomeno è diventato particolarmente evidente durante la pandemia di COVID-19, quando la grande quantità di notizie, spesso confuse o contraddittorie, ha aumentato il senso di incertezza. Molte persone hanno iniziato a trascorrere ore davanti ai dispositivi digitali, cercando risposte o rassicurazioni, ma finendo per sentirsi ancora più sopraffatte.

Le cause del fenomeno

Il doomstrolling è un fenomeno complesso che deriva da una combinazione di fattori di diversa natura. Possiamo suddividerli in tre principali categorie:

  • Psicologici: l’ansia e il bisogno di controllo spingono molte persone a cercare continuamente notizie negative per ridurre l’incertezza e sentirsi più preparate ad affrontare eventi imprevisti. Questo comportamento è ulteriormente alimentato dalla cosiddetta paura di perdersi qualcosa di importante, meglio nota come FOMO (Fear of Missing Out)
  • Tecnologici: le piattaforme digitali e i social media giocano un ruolo significativo. Gli algoritmi di queste piattaforme tendono a privilegiare contenuti che generano maggiore coinvolgimento, come notizie sensazionalistiche o negative. Questo porta gli utenti a immergersi in un ciclo di esposizione continua, aumentando il tempo trascorso sui dispositivi
  • Sociali: l’uso crescente dei dispositivi elettronici durante periodi di crisi, come la pandemia di COVID-19 o le guerre in corso, ha aumentato il desiderio di restare informati sugli eventi globali. La grande quantità di notizie disponibili ha reso questa pratica sempre più comune, facendola diventare un’abitudine nella cultura digitale di oggi

Questo comportamento negativo colpisce soprattutto le persone emotivamente fragili e i giovani, che trascorrono molto tempo sui social media.

Come riconoscere il doomscrolling

Spesso non ci si rende conto di essere caduti in questa abitudine. Per prenderne consapevolezza, può essere utile prestare attenzione a questi segnali:

  • Contenuti consultati e cronologia: se ci si accorge di soffermarsi prevalentemente su notizie negative o ansiogene, e le piattaforme iniziano a proporre contenuti simili con frequenza crescente, è probabile che gli algoritmi abbiano rilevato questa tendenza
  • Stato emotivo dopo l’uso dei dispositivi: una sensazione costante di ansia, angoscia o sopraffazione al termine della navigazione può indicare l’instaurarsi di un ciclo di doomscrolling

Conseguenze sul sonno

Il doomscrolling contribuisce spesso a disturbi del sonno, come l’insonnia o i risvegli precoci. Quando la mente resta in uno stato di allerta costante, infatti, fatica a rilassarsi anche se il corpo è stanco, e questo può causare una mancanza cronica di sonno, con conseguenze sulla salute mentale e fisica.

Tale fenomeno interferisce con il riposo soprattutto per due motivi:

Strategie per liberarsi dal doomscrolling

Il doomscrolling e le difficoltà nell’addormentarsi possono influenzare negativamente la salute generale. È dunque fondamentale adottare strategie preventive per interrompere questo comportamento.

Tra le soluzioni più efficaci troviamo:

  • Utilizzare app di controllo: esistono app progettate per limitare l’accesso ai social media e ai siti di notizie, che possono bloccare l’accesso dopo un certo periodo o in determinati orari. Ad esempio, si può decidere di dedicare 20 minuti al mattino e 30 minuti la sera alla consultazione delle notizie
  • Modificare le notifiche sul telefono: disattivare gli avvisi dalle app di notizie o dai social media può aiutare a prevenire distrazioni e la tentazione di controllare continuamente i dispositivi
  • Scegliere una fonte di informazione affidabile: consultare una sola fonte che fornisca informazioni attendibili e complete riduce il bisogno di navigare tra numerose notizie
  • Creare una routine serale rilassante: sostituire il tempo dedicato al doomscrolling con attività che favoriscano il rilassamento, come leggere un libro, fare una passeggiata tranquilla o meditare, è molto utile. Inoltre, è consigliato spegnere smartphone e tablet almeno un’ora prima di andare a letto per ridurre l’esposizione alla luce blu

Fonti e bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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