In determinate situazioni o periodi della vita, alcune persone preferiscono dormire di giorno per stare svegli di notte. Ma questa abitudine funziona davvero?
Sentiamo spesso parlare delle famose 7-8 ore di sonno per garantirsi un buon riposo. La realtà è che non è così per tutti e ogni persona ha bisogno di un quantitativo di ore di sonno differente. Qualcuna si ricarica più velocemente, qualcun’altra più lentamente. Basandoci su questo presupposto, quindi, l’abitudine di dormire di giorno per stare svegli di notte potrebbe sembrare una soluzione accettabile, per chi necessita di viversi le ore notturne piuttosto che quelle più comuni durante il giorno. Invertire giorno e notte, però, non sempre è una buona idea e, in alcuni casi, può essere considerato un vero e proprio disturbo del sonno.
Perché invertire giorno e notte?
Anche se a volte non c’è una motivazione dietro alla decisione di invertire giorno e notte, sono soprattutto tre categorie di persone a dormire di giorno per stare svegli di notte:
- Gli adolescenti
- I vacanzieri
- I turnisti
Sembra proprio che molti adolescenti facciano di tutto per andare a letto molto tardi e, di conseguenza, dormire di giorno per recuperare. L’inversione del giorno e della notte fa sentire grandi, fa provare quella sensazione di poter rompere finalmente le regole dei genitori. Dona un impagabile senso di libertà.
Allo stesso modo, spesso quando si è in vacanza, si dimenticano tutte le buone abitudini fino a quel momento rispettate. E così, le uscite, la vita sociale, le attività sono tutti fattori che fanno andare a dormire tardi e ritardare il momento della sveglia.
Infine, a invertire giorno e sonno sono spesso anche i turnisti. L’unica categoria a essere costretta a dormire di giorno per stare sveglia di notte è anche quella a subire le conseguenze più importanti, soprattutto nel medio-lungo periodo. Lavorare di notte, infatti, porta una serie di scompensi all’organismo che difficilmente si potranno recuperare pienamente.
Dormire di giorno per stare svegli di notte: le conseguenze
Qualsiasi sia la motivazione alla base del mancato sonno notturno, devi sapere che, mantenendo questa cattiva abitudine nel tempo, rischi di andare incontro a brutte conseguenze.
Una ricerca congiunta dell’Università del Surrey (Inghilterra) e della Northwestern University (Chicago) ha dimostrato che le persone che restano sveglie durante le ore notturne vanno incontro a un rischio di morte superiore del 10% rispetto a chi conduce una corretta igiene del sonno.
Non solo morte precoce, ma anche problemi di salute generali come diabete, problemi neurologici e respiratori, per chi sceglie di non dedicare alla notte le adeguate ore di sonno. In particolare, sembra che dormire male sia causa di perdita precoce di memoria e abbia un peso nell’insorgere e nello sviluppo della demenza. Queste stesse persone vanno incontro anche a problemi come depressione e obesità.
Insomma, dormire male contribuisce a paggiorare il proprio stile di vita e le conseguenze, a lungo andare, si fanno sicuramente sentire.
Recuperare le ore di sonno: è possibile?
Posto che la privazione del sonno, in qualsiasi sua forma, fa male al benessere psico-fisico di chiunque, cerchiamo di capire se esistono quantomeno delle valide alternative per riposarsi bene anche quando le ore di sonno a disposizione durante la notte sembrano non essere sufficienti.
A tal proposito, qualcuno si vanta di dormire poco e di non sentire in alcun modo la stanchezza. Per quanto sia possibile che, per quella specifica persona, le ore di sonno siano sufficienti, dobbiamo specificare che spesso si tratta dell’eccezione che conferma la regola. La carenza di sonno riduce le abilità fisiche e cognitive di tutti, per cui mascherare la stanchezza autoconvincendosi di essere riposati non funziona. Anzi, dormire poco fa anche ingrassare!
A questo punto, qualcuno potrebbe ribattere dicendo: “Ok, allora non importa quando dormiamo, l’importante è dormire un sufficiente numero di ore”. In realtà, il nostro organismo è regolato da un orologio biologico, il cosiddetto ritmo circadiano, che ci consente di dormire meglio la notte. Le ore di sonno diurno, quindi, non sono equiparabili a quelle di sonno notturno.
E allora, come emarginare il problema? Per chi fa difficoltà a completare con successo una notte di sonno, pare che ci siano 3 possibili soluzioni:
- Rimandare più volte la sveglia al mattino, per svegliarti e prepararti meglio alla giornata che ti aspetta
- Allenarti a diventare una persona mattiniera
- Restare a letto con gli occhi chiusi, per avere gli stessi effetti di una dormita
Purtroppo, ti diciamo subito che tutte e tre queste soluzioni sono solo apparenti.
Rimandare la sveglia ogni 5 minuti, con continui risvegli, rovina l’ultima fase di sonno, quella REM. È molto meglio dormire senza interruzioni fino all’ultimo.
Non puoi nemmeno allenarti a diventare una persona mattiniera, in quanto la tua operatività fisiologica, che sia mattiniera o serale, è solo una questione genetica.
Infine, rimanere nel letto con gli occhi chiusi non significa dormire, in quanto durante quei minuti non raggiungi né la fase REM né quella non-REM. Riposare veramente in questo modo, quindi, è impossibile!
Come smettere di dormire di giorno per stare svegli di notte
Individuare le soluzioni per smettere di invertire giorno e notte e riprendere un corretto ritmo circadiano è necessario.
Citando le tre categorie di persone viste sopra, consideriamo ora solamente chi fa di quest’inversione una vera e propria abitudine. I vacanzieri, infatti, appena rientrano alla loro vita di tutti i giorni, riprendono anche il regolare ciclo del sonno e non necessitano di pesanti interventi.
Chi ha bisogno, invece, di una radicale correzione delle sbagliate abitudini del sonno sono gli adolescenti. È importante far capire loro che quello che stanno facendo, anche se apparentemente normale, può nuocere alla loro salute. Come fare? Ecco alcuni consigli:
- Non dormire fino a tardi e risolvere un’eventuale sindrome da sonno posticipato
- Non dormire nel pomeriggio, nemmeno per un riposino
- Mantenere un equilibrio e una regolarità, anche dei pasti
- Fare qualche attività ricreativa che non sia stare al pc o al cellulare
- Svolgere qualche compito domestico
Chi, invece, lavora a turni deve impegnarsi per:
- Prepararsi al sonno, ancora prima di arrivare a casa dal turno di lavoro, indossando un paio di occhiali con filtro per luce blu
- Appena a casa, fare una colazione leggera
- Andare subito a dormire, senza svolgere alcuna attività che possa attivare il cervello
- Sviluppare una piccola routine, che rimanga invariata nel tempo indiepndentemente dall’orario in cui ci si corica, per prendere sonno più velocemente
Per quanto sia difficile inizialmente riuscire a prendere sonno e dormire le ore necessarie al riposo senza problemi, è importante creare e mantenere un programma del sonno fisso. Per aiutarti a raggiungere quest’obiettivo, devi anche abituarti a seguire un’alimentazione equilibrata e a creare un ambiente del sonno che non ostacoli il riposo. Infine, puoi ottenere un aiuto integrando la tua dieta con un prodotto contro i disturbi del sonno. Quelli a base di melatonina pura aiutano il tuo organismo a recuperare un corretto ciclo sonno-veglia in modo del tutto naturale.
Fonti e bibliografia
- Richard j. Schwab, 2022 – Disturbi del ritmo circadiano del sonno
- Filippo Piva, 2018 – Chi sta spesso sveglio di notte rischia di morire prima
- Maura Manca, 2016 – Adolescenti che invertono il giorno con la notte. Cosa devono fare i genitori?
Attenzione!
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