Emicrania vestibolare: cause, sintomi, rimedi

Emicrania Vestibolare

Quando il mal di testa si presenta in combinazione con le vertigini, si parla di emicrania vestibolare. Si tratta di una condizione neurologica che si manifesta con episodi ricorrenti di vertigini accompagnate da sintomi tipici dell’emicrania, come mal di testa, fotofobia e fonofobia

Questa condizione, riconosciuta come entità diagnostica distinta dalla Barany Society e dalla International Headache Society, colpisce fino all’1% della popolazione, ma nonostante la sua prevalenza, rimane spesso sottodiagnosticata, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. Per darne un’idea, possiamo sottolineare che l’emicrania vestibolare rappresenta la seconda causa più comune di vertigini.

Purtroppo, è molto difficile giungere ad una diagnosi precoce di questa condizione, perché spesso i pazienti sperimentano un’emicrania “classica” per anni prima che si manifestino i sintomi vestibolari. 

Approfondiamo insieme le cause, i sintomi e le opzioni terapeutiche per l’emicrania vestibolare, fornendo una panoramica completa di questa condizione debilitante.

Quali sono le cause dell’emicrania vestibolare?

Le cause precise dell’emicrania vestibolare non sono ancora del tutto comprese, ma la ricerca scientifica ha identificato diverse teorie e fattori che contribuiscono al suo sviluppo.

Una delle principali teorie riguarda l’interazione tra il sistema trigeminale, responsabile della sensibilità facciale e del dolore, e il sistema vestibolare, che controlla l’equilibrio e la percezione spaziale. Si ipotizza che un’attivazione anomala di questi sistemi possa scatenare gli episodi di emicrania vestibolare.

Studi di neuroimaging hanno evidenziato anomalie funzionali e strutturali in aree del cervello coinvolte nel controllo vestibolare multisensoriale in pazienti affetti da emicrania vestibolare. Queste anomalie potrebbero alterare l’elaborazione degli stimoli sensoriali, contribuendo alla comparsa dei sintomi.

Un’altra teoria suggerisce l’esistenza di connessioni anomale tra le vie neurali dell’emicrania e i sistemi vestibolari. Questa interazione potrebbe spiegare perché i sintomi dell’emicrania e le vertigini si manifestano spesso insieme.

Inoltre, come possiamo leggere sul sito della Royal Victorian Eye and Ear Hospital, si pensa che l’emicrania vestibolare sia causata da messaggi elettrici anomali che portano ad una dilatazione dei vasi sanguigni nel cervello e intorno ad esso.

Fattori di rischio

Diversi fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare l’emicrania vestibolare.

I più comuni sono i seguenti:

  • familiarità: la predisposizione genetica gioca un ruolo significativo. Chi ha una storia familiare di emicrania, comprese emicranie infantili, ha un rischio maggiore di sviluppare la condizione;
  • sesso: le donne sono più colpite rispetto agli uomini, in linea con quanto accade con altre forme di cefalea;
  • ormoni: le fluttuazioni ormonali, come quelle che si verificano durante il ciclo mestruale o la menopausa, possono scatenare gli episodi;
  • stile di vita: stress, affaticamento, mancanza di sonno, cambiamenti nella pressione barometrica, alcuni alimenti e bevande (cioccolato, formaggi stagionati, vino rosso, alcol, glutammato monosodico) possono agire come trigger;
  • movimento: movimenti rapidi della testa o del corpo, trovarsi in ambienti affollati o confusi, guidare o viaggiare in veicoli, guardare movimenti rapidi (ad esempio in TV) possono scatenare i sintomi.

Questi fattori di rischio spesso si combinano tra loro, aumentando ulteriormente la probabilità di sviluppare l’emicrania vestibolare. Ad esempio, una donna con una storia familiare di emicrania potrebbe essere più suscettibile a sviluppare la condizione se esposta a stress o a cambiamenti ormonali significativi.

Quali sono i sintomi?

L’emicrania vestibolare si caratterizza per una sintomatologia variegata che comprende sia manifestazioni vestibolari che sintomi tipici dell’emicrania. 

Sintomi vestibolari

I sintomi vestibolari, che riguardano il sistema dell’equilibrio, sono spesso i più debilitanti e possono durare da pochi minuti a diversi giorni. 

Tra i più comuni troviamo:

  • vertigini: sensazione di rotazione o movimento dell’ambiente circostante, spesso descritta come una sensazione di giramento. Le vertigini possono essere spontanee, posizionali (scatenate da determinati movimenti della testa) o indotte dal movimento in generale;
  • instabilità e perdita di equilibrio: difficoltà a mantenere una postura stabile, con sensazione di sbandamento o di cadere;
  • sensibilità al movimento: sensazione di malessere o peggioramento delle vertigini durante i movimenti, anche piccoli, della testa o degli occhi. Questo sintomo è spesso descritto come “motion sickness”;
  • disorientamento e confusione: difficoltà a orientarsi nello spazio e a concentrarsi;
  • sensazione di ondeggiamento: sensazione di instabilità simile a quella di essere su una barca, anche quando si è fermi.

Questi sintomi possono presentarsi con o senza il classico mal di testa, rendendo la diagnosi più complessa.

Sintomi dell’emicrania

Oltre ai sintomi appena descritti, i pazienti con emicrania vestibolare possono sperimentare i sintomi tipici dell’emicrania, che possono variare in intensità e durata. 

I più comuni sono i seguenti:

  • mal di testa: può essere assente in circa il 50% dei casi. Quando presente, è spesso unilaterale (da un solo lato della testa), pulsante e aggravato dall’attività fisica;
  • nausea e vomito: sono spesso associati al mal di testa e possono essere particolarmente intensi durante gli episodi acuti;
  • fotofobia, fonofobia e osmofobia: sensibilità accentuata alla luce, ai suoni e agli odori;
  • aura visiva: disturbi visivi transitori, come la visione di luci scintillanti, linee a zig-zag, o macchie scure nel campo visivo.

Sintomi uditivi

Sebbene non siano considerati sintomi primari dell’emicrania vestibolare, alcuni pazienti possono sperimentare anche sintomi uditivi, tra cui i seguenti:

  • ridotta capacità uditiva o sensazione di orecchio ovattato;
  • tinnito, ovvero ronzii, sibili o altri suoni percepiti nell’orecchio;
  • sensazione di pressione o pienezza nell’orecchio.

Una significativa perdita dell’udito dovrebbe far sospettare la presenza di un disturbo dell’orecchio interno, come la malattia di Ménière, che può coesistere con l’emicrania vestibolare.

La sintomatologia dell’emicrania vestibolare è estremamente variabile da persona a persona. Alcuni pazienti possono sperimentare solo sintomi vestibolari, mentre altri possono avere attacchi di emicrania classica per anni prima che compaiano i sintomi vestibolari. La combinazione e l’intensità dei sintomi possono variare nel tempo, rendendo la diagnosi e la gestione della condizione particolarmente complesse.

Come capire se si tratta di emicrania vestibolare?

La diagnosi dell’emicrania vestibolare rappresenta una sfida per i medici, proprio a causa della sua sintomatologia variegata e della sovrapposizione con altri disturbi vestibolari fin qui illustrata. 

Inoltre, non esistono esami di laboratorio o di imaging specifici per diagnosticare questa condizione, quindi la diagnosi si basa principalmente sulla valutazione clinica del paziente.

Un punto di riferimento sono i criteri diagnostici riconosciuti a livello internazionale, come quelli fissati dalla Barany Society e dalla International Headache Society, che si basano sulla presenza di episodi ricorrenti di vertigini, della durata da pochi minuti a diverse ore o giorni, associati ad almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • storia di emicrania: il paziente deve aver sofferto di emicrania in passato, anche se gli attacchi di emicrania si sono verificati anni prima della comparsa dei sintomi vestibolari;
  • sintomi tipici dell’emicrania durante l’episodio vertiginoso: almeno la metà degli episodi di vertigini deve essere accompagnata da cefalea emicranica (unilaterale, pulsante, di intensità moderata o grave, aggravata dall’attività fisica), fotofobia, fonofobia o aura visiva. I sintomi vestibolari devono essere di intensità moderata o grave, e di durata compresa tra 5 minuti e 72 ore.

Diagnosi differenziale

Visto che le vertigini possono essere un sintomo di diverse condizioni mediche, è essenziale effettuare una diagnosi differenziale, ovvero escludere la presenza di altre cause prima di definire che si tratti di emicrania vestibolare.

In particolare, vanno escluse:

  • Malattia di Ménière: questa patologia si caratterizza per episodi di vertigini, acufeni e perdita dell’udito fluttuante. A differenza dell’emicrania vestibolare, nella malattia di Ménière la perdita dell’udito è un sintomo caratteristico e spesso si verifica una sensazione di pienezza auricolare prima dell’episodio vertiginoso.
  • Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): è un disturbo dell’orecchio interno che causa brevi episodi di vertigini scatenati da specifici movimenti della testa. A differenza dell’emicrania vestibolare, la VPPB non è associata a mal di testa o altri sintomi neurologici;
  • Attacco Ischemico Transitorio (TIA) o “Mini-ictus”: può causare vertigini improvvise, ma è spesso accompagnato da altri sintomi neurologici come debolezza, intorpidimento o difficoltà di linguaggio. In caso di sospetto TIA, è fondamentale rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.

Per escludere queste patologie possono essere eseguiti degli esami strumentali, come la risonanza magnetica o un esame audiometrico, non necessari invece per la diagnosi di emicrania vestibolare.

Quali sono i rimedi per l’emicrania con vertigini?

L’emicrania vestibolare può essere affrontata con un approccio combinato che comprende cambiamenti nello stile di vita, farmaci e, in alcuni casi, riabilitazione specifica.

Vediamo quali sono i rimedi non farmacologici più efficaci

  • sonno regolare;
  • dieta equilibrata;
  • idratazione;
  • gestione dello stress, attraverso tecniche come yoga, meditazione o rilassamento muscolare;
  • attività fisica regolare e moderata;
  • perdere peso può essere utile per alcune persone.

Quando questi rimedi naturali contro l’emicrania non sono sufficienti a calmare i sintomi, allora il medico potrebbe prescrivere dei farmaci per prevenire e gestire gli attacchi e raccomandare esercizi specifici per migliorare la funzione del sistema vestibolare e ridurre vertigini e instabilità, utili per i pazienti con sintomi persistenti tra gli episodi.

Fonti

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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