La gastrite nervosa, spesso chiamata anche “gastrite da stress”, è un’infiammazione della mucosa dello stomaco causata principalmente da stress, ansia o tensione emotiva.
La gastrite nervosa è un chiaro esempio di come la mente e il corpo siano strettamente collegati. Lo stress può avere effetti sia a breve che a lungo termine sulla funzione intestinale, attraverso un complesso sistema di comunicazione chiamato asse cervello-intestino. Nello specifico, entra in gioco l’aumento della secrezione di acido gastrico e la modificazione della motilità gastrointestinale.
A tal proposito, invitiamo a leggere il nostro articolo Psicobiotica: il legame tra salute mentale e intestino, in cui trattiamo proprio questo tema.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e cure della gastrite nervosa, anche nota come mal di stomaco da ansia e stress.
Quali sono le cause della gastrite nervosa?
Le cause della gastrite nervosa sono principalmente legate a umore e stile di vita, che influenzano la produzione di acido gastrico e la motilità dello stomaco.
Entrando più nel dettaglio, possiamo individuare quattro cause principali, ovvero stress, ansia, stile di vita e fattori emotivi, che a loro volta si declinano in varie modalità:
- stress cronico: l’esposizione prolungata a situazioni stressanti può aumentare la produzione di acido gastrico, causando irritazione della mucosa dello stomaco;
- ansia: gli stati di ansia possono alterare il funzionamento del sistema nervoso autonomo, influenzando negativamente la digestione e la secrezione di acido gastrico;
- dieta inadeguata: un consumo eccessivo di alcol, caffè, cibi piccanti o grassi può irritare la mucosa gastrica;
- abitudini alimentari: mangiare in fretta, saltare i pasti o mangiare in eccesso può contribuire a stressare lo stomaco.
- fumo: il fumo di sigaretta può aumentare la produzione di acido gastrico e ridurre la protezione naturale dello stomaco contro l’acido;
- problemi personali: difficoltà nelle relazioni personali o nel lavoro possono aumentare il livello di stress e ansia;
- traumi emotivi: eventi traumatici o situazioni emotive difficili possono influenzare la salute digestiva.
Altri fattori di rischio, in grado di aumentare le probabilità di sviluppare complicanze gastriche, sono:
- disturbi del sonno: la mancanza di sonno può aumentare lo stress e influire negativamente sulla digestione;
- sedentarietà: una vita sedentaria può contribuire a problemi digestivi e aumentare il livello di stress;
- farmaci: l’uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o altri farmaci che irritano la mucosa gastrica può aggravare i sintomi.
A differenza di altre forme più comuni di gastrite, questa non è necessariamente legata a un’infezione batterica, come l’Helicobacter pylori, di conseguenza richiede un trattamento specifico.
Sintomi del mal di stomaco da ansia e stress
I sintomi della gastrite da stress possono variare in intensità e frequenza, ed essere influenzati anche da condizioni sottostanti pregresse.
Detto questo, i segnali più comuni di un mal di stomaco da ansia e stress sono:
- dolore o bruciore di stomaco, nella parte superiore dell’addome, spesso peggiorato dopo i pasti o durante periodi di stress;
- sensazione di nausea persistente che può portare al vomito.
- sensazione di pienezza o gonfiore nello stomaco, anche dopo aver mangiato poco;
- difficoltà a digerire (Dispepsia), con sensazione di pesantezza e disagio dopo i pasti;
- frequenti eruttazioni che possono alleviare temporaneamente il gonfiore;
- perdita di appetito o sensazione di sazietà precoce;
- calo di peso, dovuto alla ridotta assunzione di cibo e all’aumento del consumo energetico per la gestione dello stress;
- sensazione di stanchezza persistente, che può essere aggravata dalla cattiva digestione e dal malessere generale.
Il dolore e il disagio provocato dalla gastrite può a sua volta peggiorare lo stato di ansia e stress, creando un circolo vizioso difficile da interrompere senza cure adeguate.
In alcuni casi più rari, i sintomi possono diventare più gravi e richiedere un intervento medico immediato. Ci riferiamo alla presenza di sangue nel vomito o nelle feci, segno di emorragia gastrica, e di dolore addominale acuto, molto intenso, che non si allevia.
Mentre i sintomi possono essere simili ad altre forme di gastrite, la gastrite nervosa è spesso correlata a periodi di stress emotivo o ansia, e i sintomi possono migliorare quando lo stress viene gestito efficacemente.
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Cosa fare in caso di gastrite nervosa?
In caso di gastrite nervosa, è importante adottare un approccio olistico che comprenda cambiamenti nello stile di vita, gestione dello stress e, se necessario, trattamenti medici.
1. Cambiamenti nello Stile di Vita
Innanzitutto, è importante seguire una dieta equilibrata e adottare della abitudini alimentari sane.
Nello specifico, si raccomanda di:
- ridurre o eliminare il consumo di alcol, caffè, tè, cibi piccanti, fritti e grassi;
- mangiare piccoli pasti frequenti invece di pochi pasti abbondanti per evitare di sovraccaricare lo stomaco;
- bere molta acqua, evitando bevande gassate e zuccherate;
- preferire alimenti facilmente digeribili come riso, pollo, verdure cotte e frutta non acida;
- prendersi il tempo per masticare bene il cibo per facilitare la digestione;
- consumare l’ultimo pasto almeno 2-3 ore prima di andare a letto.
2. Gestione dello Stress e dei sintomi
Come spiegato, la causa primaria della gastrite nervosa è lo stress e l’ansia, ne consegue che il trattamento non può non tenere conto di questi due disturbi.
Cosa si può fare? In genere si procede in tre step, che comprendono tecniche di rilassamento, supporto psicologico e terapia farmacologica, ovviamente sotto stretta osservanza del medico.
Per quanto riguarda le tecniche di rilassamento, si consiglia di:
- praticare meditazione, yoga e mindfulness, che possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia;
- eseguire esercizi di respirazione. La respirazione profonda e controllata può aiutare a calmare il sistema nervoso;
- fare esercizio fisico moderato, come camminare, nuotare o fare jogging, per contribuire a ridurre lo stress.
In merito, invece, al supporto psicologico, può essere utile parlare con un professionista della salute mentale, con il quale trovare strategie per affrontare situazioni stressanti. In tal senso, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) può essere utile.
Per quanto concerne, infine, il trattamento farmacologico, esso può comprendere:
- antiacidi, per alleviare i sintomi neutralizzando l’acido dello stomaco;
- inibitori della pompa protonica (PPI), per ridurre la produzione di acido gastrico;
- H2 antagonisti, per bloccare l’azione dell’istamina che stimola la produzione di acido;
- gastroprotettori, come il sucralfato, per proteggere la mucosa dello stomaco;
- integratori antistress, come la passiflora, la valeriana, la L-teanina, e molti altri rimedi naturali contro lo stress.
Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo 10 rimedi contro lo stress.
Consigli Generali
A quanto elencato finora si possono affiancare altre raccomandazioni, particolarmente utili per la gestione del mal di stomaco da ansia e stress, ma non solo.
Ci riferiamo a:
- evitare fumo e alcool;
- assicurarsi di dormire abbastanza;
- sviluppare una routine di relax;
- monitorare i sintomi, ad esempio tenendo un diario alimentare e dei sintomi per identificare i trigger specifici.
- essere flessibili e pronti ad adattare le strategie di gestione dello stress e la dieta in base alla risposta del proprio corpo.
Seguendo questi suggerimenti, è possibile alleviare i sintomi della gastrite nervosa e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, è importante consultare un medico per un trattamento personalizzato e appropriato.
Bibliografia
- Stress and the gastrointestinal tract, V. Bhatia, R. Tandon, Journal of Gastroenterology and Hepatology;
- The Effect of Emotional Stress and Depression on the Prevalence of Digestive Diseases, Sang Pyo Lee, I. Sung, J. Kim et Al., Journal of Neurogastroenterology and Motility;
- Gastrite nervosa: come riconoscerla e come trattarla, GVM Care & Research;
- The neurobiology of stress and gastrointestinal disease, E. Mayer, British Society of Gastroenterology.
Attenzione!
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