L’iperico, o erba di San Giovanni, è da molti conosciuto come la pianta che cura la depressione. Ma quali sono i suoi effetti collaterali? Ci sono delle controindicazioni legate alla sua assunzione? In quali casi è sconsigliato?
Iperico antidepressivo: di cosa si tratta
L’iperico – Hypericum perforatum – è una pianta erbacea campestre dell’Europa, Africa e Asia oggi diffusa in tutto il mondo, che, nel periodo del solstizio estivo, tinge il paesaggio… E anche le mani.
I petali dei suoi fiorellini gialli sono costellati di piccoli forellini neri; questi, se sfregati, tingono le mani di rosso.
Iperico o erba di San Giovanni?
In realtà si tratta della stessa pianta perenne, il cui secondo nome è legato proprio al giorno in cui i suoi fiori vengono raccolti. Nella notte del 24 giugno, ovvero la notte di San Giovanni, la tradizione vuole che raccogliere i suoi fiori sia di buon auspicio per cacciare i demoni sia dal corpo sia dal fisico.
Durante il Medioevo, sempre nella notte di San Giovanni, in Europa si danzava tutta la notte con la testa cinta di iperico. Al termine delle danze, i fiori venivano lanciati sui tetti, a protezione dei fulmini.
Oltre alle sue proprietà magiche, l’iperico è però molto conosciuto anche per i suoi benefici curativi. Le sue parti più utilizzate in fitoterapia sono: i boccioli, i fiori freschi separati dalle infiorescenze ed essiccati, le foglie e l’intera pianta fresca nel periodo della fioritura.
Iperico per depressione o altro?
L’utilizzo più diffuso e comune dell’erba di San Giovanni è proprio quello legato alla cura dei sintomi della depressione e a ristabilire il tono dell’umore.
Sono stati condotti diversi studi scientifici che hanno attestato l’efficacia dell’iperico sulla depressione da lieve a moderata, e anche su alcuni casi più gravi. Più efficace del placebo, l’erba di San Giovanni può essere comparata ai più comuni antidepressivi; come questi, tuttavia, anche l’iperico comporta degli effetti collaterali da non sottovalutare.
Bisogna specificare che in Italia l’iperico, per quanto di derivazione naturale, è considerato un vero e proprio farmaco nel trattamento della depressione lieve, per cui per assumerlo è necessario avere la prescrizione medica.
Iperico proprietà
Oltre alla depressione, la pianta viene utilizzata anche per alleviare i dolori della sindrome premestruale e gli sbalzi d’umore tipici della menopausa.
Inoltre, l’erba di San Giovanni svolge anche azione spasmolitica, favorisce il rilassamento, allevia i disturbi del sonno e migliora la digestione. Usato esternamente, è antinfiammatorio e cicatrizzante.
Olio di iperico: a cosa serve?
L’olio di iperico ha proprietà emollienti, antinfiammatorie e antisettiche.
Se applicato sulla pelle, è utile ad alleviare i problemi legati a:
- psoriasi e dermatiti
- bruciature
- eritemi solari
- dolori muscolari, anche post-parto cesareo
- ferite e piaghe
- smagliature
- invecchiamento cutaneo
Iperico effetti
Quando fa effetto l’iperico? Dall’assunzione, si iniziano a ottenere i primi risultati dopo 2-4 settimane ma, in alcuni casi, potrebbe esserci bisogno di più tempo.
Tuttavia, la raccomandazione è di non superare il periodo di assunzione consigliato, che solitamente prevede un massimo di 3 mesi.
Nel caso in cui tu ne stia già facendo uso, consigliamo di non interrompere l’assunzione in modo drastico, ma di ridurre il dosaggio giorno dopo giorno.
Il confronto con il proprio medico è sempre fondamentale.
Iperico effetti collaterali
Gli effetti collaterali dell’iperico si registrano tendenzialmente in coloro che lo assumono per periodo prolungati e riguardano:
- emicrania
- fotosensibilità
- scatti d’ira e irrequietezza
- mal di stomaco
- problemi cutanei
- vertigini
- stanchezza
- secchezza delle fauci
Iperico controindicazioni
L’assunzione dell’erba di San Giovanni potrebbe interferire con altri medicinali, anche naturali, e prodotti nutraceutici o integratori.
L’iperico non è consigliato, ad esempio, se si fa uso di: il riso rosso fermentato, utilizzato per abbassare i livelli di colesterolo; l’oleandro, la digitale e analoghi della digossina, usati per l’insufficienza cardiaca; integratori di ferro; e in diversi altri casi. In tutte queste situazioni, l’iperico riduce l’efficacia e l’assorbimento di sostanze e principi attivi, causando interazione ed effetti collaterali anche importanti, dunque in generale è sconsigliata la sua assunzione in associazione con altri prodotti di tipo farmaceutico o nutraceutico.
Altre controindicazioni riguardano il fatto che l’iperico potrebbe avere un effetto fotosensibilizzante; ciò significa che ne è sconsigliata l’assunzione prima di esporsi al sole.
L’uso di iperico è assolutamente sconsigliato a:
- le donne in gravidanza
- le donne in fase di allattamento
- i bambini o i ragazzi con età inferiore a 18 anni
- chi è allergico a uno o più dei suoi componenti
- chi assume un contraccettivo orale
Iperico o zafferano?
Trovarsi in una di queste situazioni, mentre si soffre di depressione lieve e non si può assumere iperico, non significa non poter alleviare i dolori o superare le difficoltà. In commercio, infatti, esistono diversi integratori naturali che non presentano particolari controindicazioni o effetti collaterali e che quindi possono essere assunti da uomini e donne, indistintamente, a tutte le età.
Ad esempio, a differenza dell’iperico, lo Zafferano o Crocus Sativus L. – di cui abbiamo già ampiamente parlato -, ha un’azione migliore con uno spettro più ampio, un profilo di tollerabilità maggiore e una migliore gestione in caso di associazione con altre sostanze farmaceutiche o integratori naturali.
Nella scelta riguardante gli integratori per la depressione lieve, quindi, lo Zafferano rappresenterebbe una scelta più adatta.
Attenzione!
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