Immagina di provare una costante preoccupazione per la tua salute, con pensieri ossessivi che ti tormentano giorno e notte. Questa situazione rappresenta l’esperienza quotidiana di coloro che soffrono di ipocondria.
Il disturbo, caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per la propria salute, può colpire persone di tutte le età, ma è più comune tra gli adulti, indistintamente uomini e donne.
Sebbene non ci siano cifre precise sulla sua diffusione, studi medici suggeriscono che da 4 a 9 persone su 100 possono sperimentare i sintomi di questo disturbo nel corso della loro vita.
Poiché l’impatto sulla qualità di vita può essere forte, è importante non sottovalutarne i sintomi e imparare a gestirlo in modo adeguato. Vediamo come.
Cos’è l’ipocondria?
L’ipocondria, nota anche come disturbo di somatizzazione, è una condizione psicologica che colpisce la persona ossessionata dalla paura di soffrire di una o più malattie gravi, nonostante le prove mediche a sostegno di tale preoccupazione manchino. Chi soffre di ipocondria tende ad interpretare in modo distorto le normali sensazioni corporee, attribuendo significati negativi a sintomi comuni. Questo può provocare un circolo vizioso di ansia e ricerca ossessiva dei sintomi.
Ciò che contraddistingue la persona ipocondriaca è proprio la convinzione di soffrire di una malattia grave. Tale convinzione, nonché preoccupazione, si basa spesso sull’errata interpretazione di uno o più segni o sintomi fisici.
L’ipocondriaco cerca quindi costantemente conferme sulla sua salute, visitando frequentemente i medici, richiedendo test ripetuti e ricercando informazioni mediche su internet.
L’ingiustificata preoccupazione o convinzione può persistere nonostante le rassicurazioni mediche e i risultati negativi degli esami diagnostici.
Tutti questi comportamenti non fanno altro che alimentare ulteriormente lo stato ansioso.
I sintomi dell’ipocondria
I sintomi dell’ipocondria sono caratterizzati da preoccupazioni riguardanti diversi aspetti legati al corpo e alla salute. Queste preoccupazioni possono manifestarsi in relazione a diverse aree:
- Funzioni corporee: le persone affette da ipocondria si concentrano eccessivamente su funzioni fisiologiche normali, come il battito cardiaco, la traspirazione o la peristalsi, interpretando ogni normale variazione di queste funzioni in modo esagerato come segno di una grave malattia
- Alterazioni fisiche di lieve entità: anche le più piccole alterazioni fisiche, come una piccola ferita o un semplice raffreddore, vengono interpretate in modo catastrofico come segni di una grave malattia. Piccoli cambiamenti nel corpo possono essere motivo di preoccupazione eccessiva.
- Sensazioni fisiche vaghe o ambigue: le persone ipocondriache attribuiscono significati negativi a sensazioni fisiche vaghe o ambigue, come un cuore affaticato o vene doloranti. Queste sensazioni possono essere interpretate come indicatori di una malattia grave, anche se non ci sono prove mediche a sostegno di tali interpretazioni
Le preoccupazioni della persona ipocondriaca possono riguardare più sistemi corporei in momenti diversi o simultaneamente, o possono concentrarsi su un organo specifico o una particolare malattia.
Anche se i risultati dei test medici sono negativi, una persona preoccupata di avere una malattia cardiaca, ad esempio, non si sentirà rassicurata in lacun caso e continuerà ad essere angosciata.
Le conversazioni con altre persone giocano un ruolo importante, in senso negativo: innanzitutto, sentendo parlare altri di qualche malattia, l’ipocondriaco si allarma facilmente; in secondo luogo, la paura delle malattie diventa parte integrante della propria identità, un elemento talmente centrale della sua vita da diventare argomento ricorrente nelle chiachierate e confronti con altri.
Riconoscere e comprendere questi sintomi è il primo passo per affrontare l’ipocondria e impegnarsi per ritrovare il proprio equilibrio mentale e fisico.
Le cause dell’ipocondria
Pur non essendo le cause dell’ipocondria del tutto conosciute, si ritiene che questo disturbo sia la manifestazione di una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. Alcuni fattori di rischio comuni includono:
- Storia familiare: avere parenti stretti con un disturbo d’ansia o ipocondria può aumentare la probabilità di sviluppare lo stesso disturbo
- Esperienze traumatiche: eventi traumatici passati, come la morte di una persona cara o una grave malattia personale, possono contribuire allo sviluppo dell’ipocondria
- Fattori di personalità: alcune caratteristiche personali, come l’ansia eccessiva, l’ipersensibilità alle sensazioni fisiche e la tendenza a interpretare negativamente i sintomi, possono predisporre al disturbo
- Informazioni errate: l’accesso a informazioni mediche inesatte o incomprensibili può alimentare l’ansia e l’ossessione riguardo alla salute
Come combattere l’ipocondria
Se stai lottando con l’ipocondria, ci sono diverse strategie che puoi adottare per combattere il disturbo in modo naturale. Ecco alcuni suggerimenti:
- Consapevolezza e accettazione: riconosci i tuoi pensieri e preoccupazioni senza giudizio. Accetta che questi pensieri siano presenti, ma non devi dar loro il potere di controllare la tua vita
- Limita le ricerche su internet: evita di cercare costantemente sintomi o informazioni mediche online. Questo può alimentare l’ansia e l’ossessione. Fai affidamento su fonti affidabili e consulta un professionista della salute per le tue preoccupazioni
- Pratica la gestione dello stress: l’ansia e lo stress possono peggiorare i sintomi dell’ipocondria. Trova tecniche di gestione dello stress che funzionano per te, come la meditazione, lo yoga, l’esercizio fisico regolare o la respirazione profonda
- Crea una routine equilibrata: mantieni uno stile di vita sano con una dieta equilibrata, una buona igiene del sonno e fai attività fisica regolare. Una routine stabile può contribuire a migliorare il benessere generale e ridurre l’ansia
- Supporto sociale: parla con amici, familiari o partecipa a gruppi di supporto in cui puoi condividere le tue preoccupazioni e ottenere sostegno emotivo
- Terapia cognitivo-comportamentale: considera la possibilità di lavorare con uno psicoterapeuta specializzato per aiutarti a identificare e modificare i pensieri distorti e i comportamenti associati all’ipocondria
Ricorda che la consulenza di un professionista della salute mentale è fondamentale per affrontare l’ipocondria in modo efficace. Infine, valuta l’uso di integratori antistress o integratori contro ansia e stress. Quelli che contengono ingredienti come L-teanina e Crocus Sativus L. possono aiutare a migliorare il tuo benessere psicofisico e ridurre la sensazione di agitazione.
Fonti e bibliografia
- Claudia Carraresi – Ipocondria, sintomi e cura
- Antonio Griguolo, 2020 – Ipocondria
- Redazione Intherapy – Ipocondria (disturbo d’ansia per la salute)
- Redazione Humanitas – Ipocondria (disturbo d’ansia di malattia)
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.