Nel vasto panorama dei disturbi neurodegenerativi, la malattia a corpi di Lewy emerge come un’enigmatica e complessa sfida per la comunità medica e scientifica.
Come riportato dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, la malattia a corpi di Lewy è la seconda forma più frequente di demenza degenerativa dopo la malattia di Alzheimer, e rappresenta tra il 10% e il 20% dei casi di demenza sopra i 65 anni.
Caratterizzata dalla presenza anomala di aggregati proteici all’interno delle cellule nervose, questa malattia è una patologia che incrocia anche gli aspetti tipici del morbo di Parkinson.
Questa straordinaria interconnessione rende la diagnosi e la gestione un compito impegnativo, richiedendo un approccio multidisciplinare e una profonda comprensione delle sue molteplici manifestazioni cliniche e neuropatologiche.
La malattia a corpi di Lewy rappresenta una sfida impegnativa per pazienti, famiglie e operatori sanitari. Tuttavia, attraverso una comprensione sempre più approfondita della sua natura intricata, la comunità scientifica spera di gettare le basi per un futuro in cui la diagnosi precoce e le terapie mirate possano fare la differenza nella vita di coloro che sono colpiti da questa malattia debilitante.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è, come si manifesta e come si evolve la malattia a corpi di Lewy.
Cos’è la malattia a corpi di Lewy?
La malattia a corpi di Lewy è una malattia neurodegenerativa progressiva che coinvolge il cervello e causa una serie di sintomi cognitivi, motori e comportamentali.
Come accennato prima, è tra le più diffuse di demenza al mondo, insieme al morbo di Alzheimer e alla demenza vascolare.
Questa malattia, descritta per la prima volta nel 1984 dallo psichiatra giapponese Kenji Kosaka, prende il nome dal neurologo Friedrich H. Lewy, uno scienziato a cui dobbiamo la scoperta, avvenuta nel 1912, della presenza di depositi proteici che si accumulano nel cervello in maniera anomala, danneggiando le cellule nervose
Questi accumuli anomali sono anche noti come “corpi di Lewy”, ma cosa sono? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i corpi di Lewy?
I “corpi di Lewy” sono inclusioni cellulari anomale, composte principalmente da una proteina chiamata alfa-sinucleina, che si accumula all’interno delle cellule nervose, in particolare nel cervello.
Come detto, prendono il nome dal dottor Friedrich H. Lewy, uno dei primi ricercatori a studiarli nel contesto della malattia di Parkinson. Infatti, poiché i corpi di Lewy sono presenti nel morbo di Parkinson e nella demenza con corpi di Lewy, alcuni esperti ritengono che le due malattie possano essere parte di una sinucleinopatia più generalizzata che colpisce il sistema nervoso centrale e periferico.
Per completezza, le sinucleinopatie sono un gruppo di malattie rare associate al peggioramento dei deficit neurologici e all’accumulo anormale della proteina α-sinucleina.
Questi corpi di Lewy possono essere presenti in diverse parti del cervello e del sistema nervoso, portando a una serie di sintomi cognitivi, motori e comportamentali caratteristici di queste malattie.
Il loro accumulo è considerato uno dei tratti distintivi delle malattie neurodegenerative in cui sono presenti, ma la loro formazione e il loro ruolo esatto nello sviluppo di queste malattie non sono ancora completamente compresi.
Quali sono le cause?
Purtroppo, le cause esatte della malattia a corpi di Lewy non sono ancora completamente comprese, ma gli studiosi ritengono che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali e neurobiologici.
I principali sono i seguenti:
- Aggregati proteici: come illustrato, una caratteristica distintiva della malattia è la presenza di “corpi di Lewy”, questi aggregati proteici che si accumulano all’interno delle cellule nervose, in grado di interferire con le normali funzioni cellulari e contribuire alla degenerazione neuronale;
- Fattori genetici: esistono alcune evidenze di una predisposizione genetica alla malattia. Mutazioni in alcune proteine legate all’alfa-sinucleina e ad altre proteine coinvolte nella regolazione del sistema nervoso possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia;
- Disfunzione del sistema nervoso: anomalie nella regolazione e nel metabolismo delle proteine all’interno delle cellule nervose possono portare all’accumulo di aggregati proteici, come gli ammassi di alfa-sinucleina;
- Danni cellulari: il danno ossidativo alle cellule nervose, causato da radicali liberi e stress cellulare, potrebbe contribuire alla formazione di corpi di Lewy e alla progressione della malattia;
- Disfunzioni dei neurotrasmettitori: cambiamenti nella regolazione dei neurotrasmettitori nel cervello, come la dopamina o la serotonina, possono influire sulla manifestazione di sintomi motori e comportamentali;
- Infiammazione: processi infiammatori nel cervello possono contribuire alla morte delle cellule nervose e all’accumulo di proteine anomale;
- Ambiente: sebbene non sia ben compreso, l’esposizione a fattori ambientali come tossine, inquinanti o agenti infettivi potrebbe giocare un ruolo nello sviluppo della malattia;
- Età: l’età avanzata è un fattore di rischio noto per la malattia a corpi di Lewy, come anche per altre forme di demenza che, non a caso colpiscono spesso persone anziane, anche se possono manifestarsi in soggetti più giovani.
Le ricerche sulla causa della malattia a corpi di Lewy sono ancora in corso, e potrebbero condurci ad una maggiore conoscenza del suo sviluppo.
Malattia a corpi di Lewy o Demenza a corpi di Lewy?
Gli aggregati di alfa-sinucleina – ovvero, i corpi di Lewy – possono causare problemi nella funzione normale delle cellule nervose e sono associati a varie malattie neurodegenerative, tra cui la malattia a corpi di Lewy e la demenza a corpi di Lewy.
Questi due termini sono spesso usati in modo intercambiabile per riferirsi alla medesima condizione, ma ci sono alcune differenze sottili che vale la pena chiarire.
- Malattia a corpi di Lewy: questo termine si riferisce a una condizione neurodegenerativa in cui i sintomi motori tipici della malattia di Parkinson – come tremori, rigidità e lentezza dei movimenti – si verificano insieme a sintomi cognitivi e comportamentali, ed è caratterizzata dalla presenza di “corpi di Lewy” all’interno delle cellule nervose del cervello. Questi accumuli possono essere diffusi in diverse parti del cervello e causare una gamma di sintomi che includono problemi cognitivi, fluttuazioni cognitive, allucinazioni visive, disturbi del sonno e sintomi motori;
- Demenza a corpi di Lewy: questo termine è spesso utilizzato in riferimento ai sintomi cognitivi predominanti nelle persone con accumulo di corpi di Lewy nel cervello. In altre parole, la demenza a corpi di Lewy mette in risalto i sintomi cognitivi e comportamentali della condizione. Tuttavia, è importante notare che sia i sintomi motori che quelli cognitivi sono presenti nella demenza a corpi di Lewy, anche se l’attenzione è focalizzata sui problemi cognitivi che possono essere significativi e debilitanti.
In sintesi, mentre la malattia a corpi di Lewy si riferisce alla condizione generale in cui i sintomi motori e cognitivi si verificano insieme a causa dell’accumulo di corpi di Lewy nel cervello, la demenza a corpi di Lewy mette in risalto l’aspetto cognitivo predominante della malattia.
Entrambi i termini si riferiscono, insomma, alla stessa malattia neurodegenerativa, ma enfatizzano diversi aspetti dei sintomi e delle manifestazioni cliniche.
Quali sono i sintomi?
I sintomi possono variare da persona a persona, e sovrapporsi ad altre malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.
Come spiegato, la malattia a corpi di Lewy è caratterizzata dalla presenza di sintomi cognitivi, motori e comportamentali che possono manifestarsi in modo diverso nei pazienti.
Ecco alcuni dei sintomi più comuni:
- Problemi cognitivi:
- Fluttuazioni cognitive: i pazienti possono sperimentare variazioni notevoli nella loro capacità cognitiva da un momento all’altro o durante il corso della giornata;
- Problemi di memoria: difficoltà a ricordare informazioni, eventi recenti o passati;
- Confusione mentale: momenti di confusione e disorientamento;
- Difficoltà di concentrazione ed elaborazione delle informazioni.
- Sintomi motori:
- Tremori: movimenti involontari delle mani, delle braccia o di altre parti del corpo;
- Rigidità muscolare: sensazione di tensione e rigidità nei muscoli;
- Bradicinesia: lentezza nei movimenti e difficoltà nel compiere attività quotidiane;
- Problemi di equilibrio e coordinazione: difficoltà a mantenere l’equilibrio e a coordinare i movimenti.
- Sintomi psichiatrici:
- Allucinazioni visive: vedere cose che non sono presenti nella realtà;
- Deliri: credenze errate o irrazionali che possono portare a comportamenti bizzarri;
- Depressione: sentimenti persistenti di tristezza, disinteresse o mancanza di piacere;
- Ansia: sensazioni di apprensione e preoccupazione eccessive;
- Cambiamenti nella personalità: variazioni nel comportamento, nell’umore o nell’interazione sociale.
- Disturbi del sonno:
- Sonno agitato: movimenti inconsueti durante il sonno, come pugni, calci o urla;
- Incubo REM: sogno vivido che può portare a movimenti improvvisi o risvegli bruschi durante il sonno REM.
- Sonnolenza diurna eccessiva: sensazione di sonnolenza durante il giorno.
È importante sottolineare che i sintomi possono variare in intensità e presentarsi in combinazioni diverse da paziente a paziente.
Complicanze della malattia a corpi di Lewy
Questa condizione può portare a una serie di complicanze, derivanti dai sintomi stessi della malattia, che possono influire sulla salute generale e sulla qualità della vita del paziente.
Alcune delle complicanze più comuni associate alla malattia a corpi di Lewy sono le seguenti:
- Cadute: i problemi di equilibrio, la rigidità muscolare e la lentezza nei movimenti possono aumentare il rischio di cadute, che possono portare a fratture o lesioni;
- Disturbi della nutrizione: difficoltà nella masticazione e nella deglutizione possono portare a problemi di alimentazione e alla perdita di peso;
- Infezioni: l’immobilità e la debolezza muscolare possono aumentare il rischio di infezioni delle vie respiratorie e delle vie urinarie;
- Complicanze psichiatriche: allucinazioni, deliri e sintomi psichiatrici possono causare disagio e aumentare la complessità della gestione della malattia;
- Irritabilità e agitazione: i cambiamenti nella personalità e nell’umore possono portare a comportamenti irritabili, aggressivi o agitati;
- Depressione e ansia: sintomi psichiatrici come la depressione e l’ansia possono peggiorare la qualità della vita del paziente e influenzare il benessere generale;
- Disturbi del sonno: disturbi come il sonno agitato, l’incubo REM e la sonnolenza diurna eccessiva possono causare affaticamento e peggiorare i sintomi cognitivi e comportamentali;
- Isolamento sociale: a causa dei sintomi cognitivi e comportamentali, i pazienti possono ritirarsi socialmente, portando a un isolamento che può influire sulla salute mentale e fisica;
- Difficoltà nella comunicazione: con la progressione della malattia, i pazienti possono avere difficoltà a esprimersi verbalmente o a comprendere gli altri;
- Rischio di lesioni: la combinazione di sintomi motori e cognitivi può aumentare il rischio di incidenti domestici o altri tipi di lesioni.
La gestione delle complicanze richiede un approccio multidisciplinare, e il coinvolgimento di un team di professionisti sanitari, compresi medici, terapisti occupazionali, fisioterapisti, logopedisti e caregiver.
Un trattamento mirato e un sostegno adeguato possono contribuire a migliorare la qualità della vita del paziente e ad affrontare le sfide che questa complessa malattia neurodegenerativa comporta.
Bibliografia
- PARKINSONISMI: Malattia a Corpi di Lewy, a cura di Giovanna Calandra-Buonaura, Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus;
- Demenza con corpi di Lewy e demenza del morbo di Parkinson, Di Juebin Huang, MD, PhD, Department of Neurology, University of Mississippi Medical Center, Manuale MSD;
- Malattia a corpi di Lewy, P. Krolak-Salmon, EMC – Neurologia;
- Lewy body dementia, Mayo Foundation for Medical Education and Research
- What Is Lewy Body Dementia? Causes, Symptoms, and Treatments, National Institutes of Health.
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.