Melatonina bambini: è davvero un pericolo ?

Melatonina Bambini

3 bambini su 10, nei primi 2 anni di vita, soffrono di insonnia. Dopo i 3 anni, i disturbi del sonno colpiscono meno di 2 bambini su 10. Tuttavia, anche dopo aver compiuto 5 anni, addirittura 2 bambini su 3 continuano a dormire male. Cosa significa tutto ciò? Disturbi del sonno e risvegli notturni sono molto più diffusi di quanto si pensi. Lo sanno bene molti genitori che ogni notte si trovano a “combattere” con i più piccoli che non ne vogliono sapere di chiudere gli occhi serenamente. Cosa fare per rimediare a tale situazione? È possibile risolvere la problematica facendo assumere melatonina bambini? Quali sono gli effetti collaterali a cui si va incontro?

Solo il 4% dei bimbi con disturbi del sonno ha una diagnosi medica che ne accerti la presenza e che, quindi, ammetta l’assunzione di presidi farmacologici come strategia terapeutica. Dove si può individuare il rimedio per tutti coloro che non vivono una situazione così grave e che, più comunemente, fanno difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno per tutta la notte? Molti pediatri sembrano concordare sul fatto che la melatonina per bambini possa rappresentare un valido aiuto. Vediamo se è davvero così.

Melatonina bambini contro l’insonnia

Non dormire o dormire male durante la notte comporta sicuramente stanchezza e sonnolenza diurna nel giorno successivo; ma ha anche delle conseguenze che possono compromettere seriamente il benessere psicologico e neurologico dei più piccoli, che non dormono, e degli adulti, che devono gestirli.

Il sonno svolge un ruolo fondamentale, a tutte le età. Soprattutto nei neonati e nei bambini, fa sì che i vari processi metabolici e di crescita psico-fisica seguano il loro ciclo.

Non dormire determina scarsa concentrazione, irritabilità, scatti d’ira, e altre complicanze che, aggravandosi, diventano sempre più difficili da gestire.

Anche il rendimento scolastico ne risente, con un inevitabile calo delle performance. 

Da dove partire per risolvere i disturbi del sonno nei bambini?

Parlando di incapacità di addormentarsi e/o di restare addormentati, facciamo riferimento all’insonnia comportamentale. Ma non è sempre questo il caso.

Molti bambini soffrono la fase notturna a causa del fatto che, andando a dormire più tardi del previsto, si svegliano dopo. Non solo. Possono sussistere diverse situazioni e abitudini sbagliate, completamente slegate da vere e proprie patologie che, se corrette, aiutano concretamente il bambino a dormire bene.

Prima di ricorrere alla melatonina bambini, si può innanzitutto accompagnare ogni bimbo verso un percorso di apprendimento della corretta igiene del sonno. Oltre a eliminare fonti di stress ed eccitazione, è fondamentale che il piccolo impari ad andare a letto tranquillo, in modo autonomo, sempre alla stessa ora. Quando, durante la notte, si sveglia, deve imparare a riaddormentarsi con la stessa tranquillità, senza dipendere dall’arrivo di mamma e papà.

Melatonina bambini: controindicazioni e benefici

Come sappiamo, la melatonina è presente naturalmente nell’uomo, fin dai primi mesi di vita. Si tratta di quell’ormone che ci aiuta a regolare il ritmo circadiano, fondamentale per il nostro neurosviluppo.

Sappiamo anche che alcune persone fanno maggiori difficoltà di altre a dormire a lungo. Oltre a fattori come stress e impegni quotidiani, una delle cause di tale differenza è legata proprio alla quantità di melatonina presente in ognuno di noi. Qualcuno ne produce di più, qualcuno ne produce di meno. Lo stesso vale per i più piccoli.

Così come gli adulti, quindi, anche i bambini possono integrare melatonina pura, qualora il loro organismo non ne abbia abbastanza e, di conseguenza, non dormano a sufficienza.

Ovviamente, per quanto la qualità del sonno sia fondamentale e la melatonina sia naturalmente presente nel nostro corpo, è sempre meglio, soprattutto con i più piccoli, valutare insieme al pediatra se la sua assunzione sia adeguata. Bisogna capire se rappresenta davvero la miglior soluzione per imparare a dormire bene, in modo da non incorrere in effetti collaterali indesiderati o interferenze con lo sviluppo ormonale.

Ricordiamo che la melatonina pura per dormire:

  • riduce il tempo necessario per addormentarsi
  • aumenta la quantità di sonno
  • migliora la qualità del sonno
  • non causa assuefazione né dipendenza

Melatonina nei bambini: quando utilizzarla

Come anticipato, la melatonina ad uso pediatrico è consigliata – previo parere del medico – quando il problema del sonno è consolidato, è stata accertata una carenza di quest’ormone nell’organismo, c’è una patologia e/o l’igiene del sonno non produce risultati soddisfacenti.

Da non dimenticare che, per un determinato periodo di tempo, può essere utilizzata in abbinamento alla corretta igiene del sonno.

Quanta melatonina si può dare ai bambini?

È vietata la melatonina ai neonati? No, a patto che si inizi ad utilizzarla dopo il 5°-6° mese di vita del piccolo. Prima di tale periodo, non ha senso il suo utilizzo in quanto il neonato non ha ancora sviluppato il proprio ritmo circadiano.

Quindi, quante gocce di melatonina ai neonati e ai bambini? Generalmente si consiglia un dosaggio molto basso, che sia sicuro per tutti i bimbi e non abbia effetti collaterali. Il Ministero della Salute, nel rispetto delle direttive dell’Unione Europea e dell’EFSA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare), ha stabilito un dosaggio massimo di 1 mg, al di sopra del quale la melatonina diventa un vero e proprio farmaco.

Melatonina bambini: per quanto tempo utilizzarla?

Solitamente, l’assunzione di melatonina nei bambini non riguarda periodi molto lunghi. Essendo utilizzata per rieducare neonati e bambini al buon sonno, generalmente non necessita di un tempo superiore a 1 o 2 mesi

È comunque sempre fortemente raccomandato il parere del proprio pediatra o neuropsichiatra infantile, che valuterà il singolo caso, con relativa terapia.

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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