La mortalità per demenza nel nostro Paese è diminuita nel corso degli ultimi anni, dopo un aumento costante registrato dal 2015 al 2018.
È quanto emerge dal Rapporto BES 2020, redatto dall’ISTAT, al cui interno si trovano alcuni dati molto utili sullo stato di salute della popolazione italiana.
Vediamo, ora, qual è la situazione del nostro Paese per quanto riguarda l’incidenza della mortalità per demenza senile nelle persone over 65.
Mortalità per demenza in Italia: 33 decessi ogni 10.000 abitanti
Com’è noto, la popolazione italiana è caratterizzata da una aspettativa di vita molto elevata, che si traduce in una percentuale elevata di persone anziane.
Di conseguenza, risultano molto diffuse patologie come le demenze e le malattie del sistema nervoso.
Il tasso di mortalità medio per queste patologie è pari a 33 per 10.000 abitanti. Le donne hanno un tasso di mortalità pari al 31,8, gli uomini pari a 34.
Come accennato all’inizio dell’articolo, dopo un aumento quasi costante registrato a partire dal 2015, si osserva nel 2018 una lieve riduzione rispetto all’anno precedente.
Mortalità più alta nelle regioni del nord Italia
I tassi di mortalità per demenza e per malattie del sistema nervoso risultano più elevati soprattutto al Nord, con un tasso medio di 36,1 decessi per 10.000, contro il 31,1 nel Centro e il 29,4 nel Mezzogiorno.
Il tasso più elevato di mortalità per demenza senile è quello registrato in Valle d’Aosta, con addirittura 54,9 decessi ogni 10.000 abitanti over 65.
Il dato migliore si registra, invece, in Molise (21,8), Campania (24,9) e Calabria (25,0).
La mortalità per demenza in Italia
Come si evince dai dati forniti dall’ISTAT, il tasso di mortalità per demenza senile è piuttosto elevato, seppur fisiologico in un Paese come il nostro, con una popolazione anziana molto estesa.
La diminuzione registrata nel 2018 dopo un periodo di aumento costante è un ottimo segnale, sicuramente il frutto anche di un sempre più adeguato piano di prevenzione e di trattamento della demenza e delle altre patologie del sistema nervoso.
Detto ciò, dobbiamo ricordare che il rapporto BES 2020 si ferma ai dati disponibili al 2018, quindi non fotografa la realtà in questo preciso momento storico.
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.