Obesità sarcopenica: definizione, diagnosi, trattamento e rimedi

Obesità Sarcopenica

L’obesità sarcopenica è una sindrome complessa che colpisce soprattutto gli anziani, caratterizzata dalla presenza simultanea di obesità e sarcopenia, ovvero la progressiva perdita di massa, forza e funzione muscolare.

Questa condizione aumenta significativamente il rischio di malattie croniche e mortalità, diventando una vera sfida per la salute e il benessere di una popolazione sempre più anziana.

Definizione e prevalenza

L’obesità sarcopenica (SO) descrive una situazione di squilibrio nella composizione corporea: vi è sia un accumulo di grasso sia una riduzione della massa muscolare. 

A oggi, tuttavia, mancano criteri diagnostici condivisi per identificare questa condizione, il che complica la determinazione della sua prevalenza, che risulta stimata tra il 2,75% e il 20% a seconda delle popolazioni e dei metodi di analisi. 

Un dato allarmante: oltre l’80% degli anziani obesi presenta segni di sarcopenia e, considerando che il 41% degli italiani over 65 è sovrappeso e il 14% obeso (dati ADI), questa problematica assume una rilevanza clinica considerevole.

Fattori di rischio nell’obesità sarcopenica

L’obesità sarcopenica è particolarmente comune tra gli anziani a causa della progressiva riduzione della massa muscolare che inizia già dalla terza decade di vita.
Questa perdita fisiologica è amplificata dalle alterazioni ormonali legate all’invecchiamento, come la riduzione di estrogeni e testosterone. 

Le donne in menopausa, per esempio, tendono a perdere massa magra e accumulare grasso viscerale, mentre negli uomini, la riduzione del testosterone può compromettere la sintesi proteica muscolare e quindi la rigenerazione dei muscoli.

Anche altri fattori contribuiscono allo sviluppo di obesità sarcopenica, come una dieta carente di proteine e un basso livello di attività fisica. 

Gli anziani spesso faticano a raggiungere i livelli raccomandati di proteine (circa 0,8 g/kg/die), sia per difficoltà fisiche (scarsa dentizione, patologie gastrointestinali) sia per cambiamenti nel gusto e nell’appetito.

L’obesità sarcopenica aggrava il rischio di limitazioni funzionali, perdita di autonomia e declino della qualità della vita. 

È associata a prestazioni fisiche ridotte (valutate, ad esempio, attraverso l’Edmonton Obesity Staging System) e a un aumento del rischio di ospedalizzazioni e mortalità per tutte le cause.

Inoltre, la sarcopenia può complicare patologie croniche come la Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD), l’osteoporosi e l’osteoporite, e riduce la qualità della vita attraverso una maggiore incidenza di sintomi depressivi e ridotta capacità di svolgere le attività quotidiane.

Diagnosi della condizione

La diagnosi di tale condizione è di competenza medica, va eseguita da un medico specialista, idealmente da un nutrizionista

I parametri di base che vengono utilizzati per diagnosticare questa condizione sono:

  • Un’anamnesi accurata (medica, nutrizionale e farmacologica)
  • Un esame obiettivo generale (peso attuale, peso abituale, calo ponderale negli ultimi sei mesi, circonferenza muscolo del braccio, plica tricipitale)
  • Esami ematochimici (albumina, proteine totali, transferrina, prealbumina, linfociti)
  • Una valutazione del consumo calorico
  • Una valutazione della qualità di vita (mediante questionari specifici)

Il semplice peso corporeo non fornisce una panoramica completa della composizione corporea, poiché non distingue tra massa grassa e massa magra.

Come prevenire l’insorgere dell’obesità sarcopenica?

Dato il carattere multifattoriale dell’obesità sarcopenica, il trattamento ottimale richiede un approccio integrato che comprende alimentazione e attività fisica.

L’obiettivo principale è ridurre la massa grassa preservando o incrementando quella muscolare, migliorando così lo stato di infiammazione e il profilo metabolico.

L’esercizio fisico, sia aerobico che di resistenza, è fondamentale per la gestione di questa condizione. Le attività di forza, infatti, migliorano le prestazioni fisiche e la forza muscolare, mentre l’aerobica incrementa la funzionalità cardiorespiratoria, riducendo la fatica e, se abbinata ad una restrizione calorica, contribuisce alla perdita di peso.

Non solo la giusta dose di attività motoria aiuta a contrastare l’obesità sarcopenica, ma anche una dieta bilanciata, ricca di proteine di alta qualità e nutrienti essenziali, è cruciale per la sintesi proteica e la salute muscolare.

Gli anziani, per esempio, dovrebbero puntare a un apporto proteico adeguato, prediligendo alimenti come pesce, carne magra, latticini e legumi.

L’obesità sarcopenica rappresenta una sfida crescente in termini di salute pubblica, poiché aumenta il rischio di disabilità e di declino della qualità della vita nella popolazione anziana.

Sensibilizzare la popolazione e gli operatori sanitari sull’importanza della prevenzione e gestione di questa sindrome può aiutare a ridurre il peso della disabilità e migliorare l’autonomia degli anziani, favorendo un invecchiamento attivo e in salute.

Fonti e bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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