In un precedente articolo abbiamo spiegato come riposare bene la notte, seguendo e applicando le cosiddette regole di igiene del sonno. Purtroppo, però, soprattutto con l’avanzare dell’età, si può sperimentare un sonno agitato negli adulti, insieme ad altri disturbi del sonno.
Questi disagi rientrano nelle cosiddette parasonnie, che colpiscono sia i bambini che gli adulti e gli anziani, ma in modi differenti.
Per comprendere appieno in cosa consistono queste parasonnie, e quali potrebbero essere le cause e i rimedi per contrastare il sonno agitato negli adulti, è necessario fare alcune precisazioni.
Iniziamo.
Cosa sono le parasonnie
Secondo la definizione contenuta nel manuale DSM-V, le parasonnie sono disturbi caratterizzati da eventi comportamentali anormali, esperienziali o fisiologici, che si verificano in associazione con il sonno, fasi specifiche del sonno o transizioni sonno-veglia.
Le parasonnie più comuni possono verificarsi in una fase Non REM o in una fase di sonno REM, a conferma del fatto “che il sonno e la veglia non si escludono a vicenda e che il sonno non è necessariamente un fenomeno globale del cervello intero”.
Sono proprio questi eventi comportamentali a dominare il quadro clinico, piuttosto che l’insonnia di per sé. In merito a quest’ultima, ti invitiamo a leggere il nostro articolo nel quale indichiamo i possibile rimedi naturali contro l’insonnia.
Gli stadi del sonno nel corso del tempo di vita
Come è noto, le esigenze degli individui in termini di ore di sonno varia molto con il passare degli anni.
Ad esempio, un neonato ha bisogno di dormire circa 16-18 ore al giorno, un adolescente circa 9, mentre un adulto può accontentarsi anche di 7-8 ore.
Inoltre, gli stadi del sonno cambiano nel corso della vita di una persona.
Innanzitutto, ricordiamo che gli stadi del sonno sono i seguenti:
- Sonno Non REM (Non-Rapid-Eye-Movement), che si divide in Stadio 1, Stadio 2 (quando inizia il sonno), Stadio 3 e Stadio 4. Questi ultimi due coincidono con il sonno profondo;
- Sonno REM (Rapid-Eye-Movement).
Nei bambini la fase REM è pari a circa il 50% della durata del sonno, e gli stadi 3 e 4 del sonno profondo sono più durati (anche se qualunque genitore giurerebbe il contrario!).
Negli adulti, invece, che hanno orario di sonno più regolari, la fase REM copre il 25% della durate del sonno, con solo il 20% degli stadi 3-4.
Infine, gli anziani sperimentano più di frequente disturbi del sonno, in particolare sonno agitato, e tendono a dormire meno durante la notte, restando in prevalenza nella fase Non REM, negli stadi 1 e 2.
Questo vuol dire che si svegliano più spesso, hanno maggiori difficoltà a riprendere sonno, con conseguente peggioramento della qualità del sonno. È anche per questo motivo che tendono a fare molti più riposini durante la giornata.
Parasonnie e sonno agitato: fase Non REM e fase REM
A seconda della fase del sonno in cui si presentano, le parasonnie possono appunto essere suddivise in Non REM e REM.
Parasonnie Non REM
Rientrano in questa categoria i cosiddetti disturbi dell’Aurousal, ovvero lo stato attentivo-cognitivo di vigilanza e di pronta reazione agli stimoli esterni:
- sonnambulismo;
- terrore notturno;
- movimenti ritmici, come scuotimento del capo, rotazione della testa e movimenti del collo;
- soliloquio (parlare nel sonno, per intenderci);
- crampi alle gambe;
- sussulti nel sonno;
- risvegli confusionali (o ebbrezza del sonno), episodi di confusione durante e dopo i risvegli dal sonno.
Si tratta di condizioni in cui gli episodi non vengono ricordati al risveglio, e sono molto più frequenti nei bambini, in particolare il terrore notturno, quando il bambino si sveglia urlando, in preda allo spavento, ma nonostante abbia gli occhi aperti è ancora, in realtà, addormentato.
Questi disturbi rappresentano un problema clinico solo nel momento in cui influiscono sulla vita sociale, scolastica e/o lavorativa.
Ovviamente, il sonnambulismo può essere pericoloso di per sé, in quanto una persona che si muove nel sonno potrebbe correre molti rischi, come cadere dalle scale o ferirsi in vari modi.
Parasonnie REM
Appartengono a questa categoria, invece, gli incubi, la paralisi nel sonno, il bruxismo, le erezioni dolorose, l’arresto cardiaco, il disturbo di comportamento del sonno paradosso,
Quest’ultimo consiste in eloquio e movimenti aggressivi involontari durante il sonno (urla, improperi, calci, ecc…), solitamente in reazione a un sogno.
Questo disturbo è molto più diffuso negli anziani, e numerosi studi hanno dimostrato che episodi frequenti possono rappresentare un campanello d’allarme per problemi di natura neurologica, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, atrofia sistemica multipla o demenza a corpi di Lewy.
Cause delle parasonnie e sonno agitato
I disturbi del sonno possono avere cause molto diverse, che variano di persona in persona.
Nel caso delle parasonnie e del sonno agitato negli adulti, possono influire lo stress, l’alimentazione, l’ansia, la depressione, ma anche il consumo di bevande alcoliche, droghe, l’assunzione di farmaci.
Quando questi disturbi si presentano molto di frequente, è importante non ignorarli o sottovalutarli, perché potrebbero indicare la presenza di problemi molto più gravi, che necessitano di un intervento deciso.
Quali rimedi per le parasonnie
I rimedi da mettere in campo dipendono, ovviamente, dalla natura del problema da affrontare.
Se si tratta, o si sospetta, di patologie neurologiche, allora è necessario fare degli accertamenti per giungere ad una diagnosi corretta. In questi casi, poi, si può procedere alla somministrazione di farmaci, principalmente Benzodiazepine.
Se, invece, le cause sono da riscontrare in una condizione di ansia o di depressione lieve, allora si può optare per integratori nutraceutici specifici, che hanno una elevata efficacia evitando, però, di esporre il paziente ad una serie di effetti collaterali tipici degli ansiolitici e degli antidepressivi.
In entrambi i casi, sarà il medico specialista a stabilire quale percorso terapeutico seguire.
Attenzione!
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