I disturbi del sonno possono essere di varia natura e manifestarsi in diversi modi. Di questo ampio gruppo fanno parte anche le parasonnie. Ma cosa sono e quando si manifestano questi disturbi?
Le parasonnie sono problematiche legati al ciclo del sonno che avvengono durante specifici stadi del riposo o nei passaggi sonno-veglia. Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi caratterizzati da comportamenti anomali o eventi fisiologici indesiderati: movimenti, sogni, emozioni o percezioni legate al sonno.
Molto spesso dall’esterno le parasonnie possono essere percepite come comportamenti elaborati e propositivi, che almeno in apparenza sembrano finalizzati ad un obiettivo. In realtà, nella maggior parte dei casi chi ne soffre si trova in uno stato inconscio, tipico di quanto si è addormentati, senza avere memoria di quanto accaduto.
Nei casi più gravi, le parasonnie possono addirittura arrivare a causare traumi o incidere sul sonno della persona che ne soffre.
Tipologie di parasonnie
Come abbiamo già accennato, i sintomi dei disturbi del sonno possono essere di vario tipo. Le parasonnie stesse, nelle loro diverse manifestazioni, rappresentano un gruppo ampio ed eterogeneo di disturbi del sonno e per questo motivo, sono state recentemente classificate. Per meglio comprendere il criterio seguito da questa catalogazione, bisogna guardare allo stadio del sonno in cui si manifestano. Infatti, le parasonnie possono verificarsi:
- Durante l’addormentamento
- Mentre si dorme
- In prossimità del risveglio
In base a questo, si hanno diverse tipologie di parasonnia:
- Parasonnie del sonno NREM (disordini dell’arousal)
- Parasonnie associate al sonno REM
- Altre parasonnie
Oltre a manifestarsi attraverso un’ampia varietà di condizioni completamente differenti tra loro, le parasonnie possono essere di due tipi:
- Parasonnie primarie: disordini del sonno a sé stanti
- Parasonnie secondarie: fenomeni indicativi della presenza di disturbi a carico di altri sistemi dell’organismo che si manifestano durante il sonno
Le parasonnie, in generale, comportano l’attivazione del sistema nervoso centrale, nello specifico il coinvolgimento durante il ciclo del sonno di uno o più dei seguenti sistemi:
- Sistema motorio
- Sistema nervoso autonomo
- Sistema cognitivo
Parasonnie del sonno NREM (disordini dell’arousal)
Al primo posto di tale classificazione troviamo le parasonnie che si verificano nella fase iniziale del ciclo del sonno.
Solitamente questa tipologia di parasonnia insorge durante l’infanzia e tende a ridursi o addirittura scomparire con l’età adulta.
Come si manifestano? Attraverso manifestazioni motorie complesse che durano qualche minuto, ma in alcuni casi anche fino anche a 30 minuti. Alcuni esempi sono:
- Risvegli confusionali
- Sonnambulismo
- Pavor nocturnus (episodi di paura, di urla notturne)
- Crampi alle gambe
- Sindrome delle gambe senza riposo
- Episodi di risveglio parziale che prevedono intensa agitazione, sudorazione e respiro affannoso
Nella maggior parte dei casi, le possibili manifestazioni associate alle parasonnie comprendono:
- Risveglio parziale con stato alterato di coscienza
- Mancata responsività ambientale
- Confusione
- Disorientamento
- Amnesia retrograda
- Parasonnie associate al sonno REM
Se tali disturbi si manifestano invece durante il sonno REM, ovvero durante uno stadio più avanzato del sonno, le parasonnie possono rientare in uno di questi casi:
- Disturbo comportamentale in sonno REM (REM sleep behavior disorder – RBD) che si contraddistingue per un’eccessiva attività motoria, caratterizzata perlopiù da comportamenti bruschi (come urlare, tirare pugni e calci), in risposta al contenuto dei propri sogni
- Paralisi del sonno che consistono in una percezione di incapacità motoria volontaria, nonostante la persona sia in una condizione completamente cosciente. Se si verificano durante la fase di addormentamento si parla di “paralisi ipnagogiche”, se invece riguardano la fase di risveglio si tratta di “paralisi ipnopompiche”
- Incubi notturni, una tipologia frequente specie nei bambini oppure nei pazienti con “disturbo post-traumatico da stress”
Ma le parasonnie possono presentare anche altre forme.
- Enuresi notturna: episodi ricorrenti di perdita involontaria e completa di urina durante il sonno in soggetti di età superiore ai 5 anni. Tipologia che si manifesta con maggiore frequenza nel sesso maschile e tende il più delle volte a risolversi spontaneamente
- Groaning (CATATHRENIA): emissione di un vocalizzo monotono durante un’espirazione prolungata e associata ad una fase in cui la frequenza respiratoria è ridotta. Sono particolarmente frequenti in età giovanile (20-30 anni)
- Sindrome della testa che esplode (“Exploding head syndrome”): percezione di un suono spesso molto intenso, simile ad un’esplosione o ad uno scoppio, che si verifica soprattutto durante la fase di addormentamento, determinando spesso un risveglio improvviso
- Allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche: visioni spesso dal contenuto bizzarro o terrifico, che si verificano nello stadio di addormentamento (“ipnagogiche”) o nella fase di risveglio (“ipnopompiche”)
- Sleep related eating disorder (SRED): episodi di ingestione compulsiva di cibi o bevande (anche inusuali o non commestibili) ripetuti durante il sonno. Il livello di coscienza durante gli episodi appare nullo o parziale e molto spesso chi ne soffre al risveglio non conserva alcun ricordo dell’accaduto
Parasonnie: cause
Non essendovi un’unica tipologia di parasonnia, anche le cause di tale disturbo possono essere di varia natura. Alcuni esempi sono:
- Stimolazioni sonore o luminose durante il riposo
- Distensione vescicale (vescica piena)
- Disturbi respiratori nel sonno (es. apnee notturne ostruttive, asma ecc.)
- Abitudine del riposo diurno
- Alterazioni dell’equilibrio idro-salino
- Consumo eccessivo di alcol
- Assunzione di alcuni farmaci, come i sedativi e gli antidepressivi
- Febbre (soprattutto nei bambini)
- Ipertrofia adenoidea
- Otiti medie
- Reflusso gastroesofageo
- Deprivazione di sonno
- Pasto serale troppo pesante
Tutti questi fattori, appena elencati, possono innescare o peggiorare il disturbo, specie se associati a stress e altre condizioni che disturbano il sonno.
Parasonnie: rimedi naturali
Le parasonnie difficilmente si collegano a patologie particolari e tendono perlopiù ad una risoluzione spontanea.
Come abbiamo visto, alcune tipologie sono piuttosto comuni, specie se si fa riferimento all’età infantile. Ne sono un esempio l’enuresi notturna o il pavor nocturnus, disturbi legati al ciclo del sonno che non sono associati a traumi, esperienze del vissuto o problemi emotivi.
Tuttavia, frequenza o intensità sono caratteristiche utili per interpretare le parasonnie come sintomo spia di alcune condizioni patologiche, tra cui ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress e malattie neurologiche. Il fenomeno è presente anche in soggetti con disturbo borderline e schizofrenia.
Tuttavia, è consigliabile prestare più attenzione ed eventualmente farsi visitare da un medico se:
- Gli episodi di parasonnia diventano frequenti
- Si ritiene di essere a rischio d’incorrere in situazioni pericolose con possibilità di farsi del male o di procurarlo agli altri
- Le parasonnie persistono o insorgono nell’età adulta
Uno stile di vita regolare e strategie per favorire il riposo possono rappresentare utili alleati contro le parasonnie. Anche l’igiene del sonno è un fattore importante, così come l’assunzione limitata di bibite alla sera, specie quelle contenenti caffeina.
Non esiste una cura specifica per le parasonnie e, di solito, non vengono prescritti medicinali.
Il mantenimento di un ritmo sonno-veglia regolare è importante per garantire un ciclo del sonno di qualità. Per aiutare il nostro organismo a regolarizzare le ore di riposo si può ricorrere anche a qualche rimedio naturale contro l’insonnia. L’assunzione di un integratore naturale contro i disturbi del sonno essendo costituito da melatonina purissima al 99%, può essere utile al nostro corpo per recuperare il proprio equilibrio, senza che ciò comporti dipendenza o assuefazione.
Attenzione!
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