“Ho paura del futuro, temo di non farcela”, “Credo che le cose possano cambiare all’improvviso”, “Tra un po’ avrò 50 anni e i figli ancora adolescenti, se perdo il lavoro come faccio?”, “Dopo la separazione troverò mai un’altra persona o rimarrò sola? Sarà un’altra relazione insoddisfacente?”, “Come posso impegnarmi in una convivenza se non ho un lavoro stabile?”. Sicuramente ti è capitato di pensare almeno una di queste cose nella tua vita, o magari anche più di una.
Queste domande sono riconducibili a vulnerabilità individuali, che danno forma a quella che viene poi riconosciuta e comunemente riferita come “paura del futuro”. Questa fobia rientra nella categoria dell’atelofobia, ovvero problematiche psicologiche legate alla paura delle imperfezioni in qualsiasi ambito della vita quotidiana e che possono essere proiettate anche verso il futuro.
Cosa significa avere paura del futuro?
L’uomo possiede una parte emotiva, che permette di metterlo in guardia dalle minacce, e una parte razionale, che si lega alla capacità simbolica e di pensiero.
Infatti, gli uomini, diversamente dagli animali, sono in grado di attivare questo tipo di risposta anche di fronte a stimoli non presenti nel qui e ora, come ad esempio situazioni immaginate, cui si attribuisce un determinato significato e che possono innescare l’emozione della paura e le conseguenti reazioni comportamentali dell’evitamento o paralisi.
Immaginare che in futuro possa accadere qualcosa che ci potrebbe mettere in difficoltà, può attivare diversi meccanismi di risposta che differiscono di persona in persona. Alla base delle diverse reazioni vi è però la medesima sensazione di paura che porta alcuni ad evitare la situazione ed altri a rimanere “fermi”.
Inoltre, tristezza e confusione, sommati a pensieri negativi possono rafforzarsi a vicenda a tal punto da diventare quella che viene definita la “profezia autoavverante”: un meccanismo inconsapevole della mente, che tende a direzionare comportamenti e scelte proprio verso la negatività temuta.
Come combattere l’atelofobia
La paura dovrebbe aiutarci nella percezione delle minacce, fungendo da segnale utile per elaborare una risposta. Come abbiamo già accennato, spesso l’uomo percepisce una condizione per cui stare all’erta di fronte ad eventi imprevisti soltanto attraverso la propria immaginazione. Tali fenomeni possono provocare però dei comportamenti rinunciatari, quando il panico blocca la nostra volontà e le nostre azioni. Ed è qui che la paura può diventare un problema, che anziché farci reagire, ci immobilizza.
A volte il solo pensiero che “potrebbe” accadere qualcosa in un futuro spinge molti verso uno stato di inerzia e di volontarie rinunce, per evitare il rischio di incorrere in situazioni negative, che non si sarebbe capaci di controllare.
Una soluzione che potrebbe rivelarsi utile per vincere la paura del futuro è la costruzione di basi solide, che possano compensare, o almeno farci stare più tranquilli di fronte ai rischi imprevisti della vita. Lo snodo per migliorare la qualità dei propri pensieri di fronte al timore dell’incertezza del futuro risiede in un pensiero pro-attivo, uno strumento utile ad elaborare pensieri concreti e costruttivi.
Un esempio pratico di pensiero propositivo è la pianificazione del proprio futuro attraverso piccoli traguardi e nuove opportunità. Step che ci permetteranno di guardare alla vita futura con entusiasmo, mettendoci nelle condizioni di raggiungere delle piccole-grandi soddisfazioni.
In tale prospettiva la pandemia del 2020 potrebbe averci insegnato qualcosa. Se fossimo stati in grado di prevederla, probabilmente avrebbe mandato nel panico la maggior parte di noi. Ma in realtà, oggi può fungere da lezione per lo sguardo che decideremo di avere verso il futuro. Ciò che verrà non si può prevedere e per questo è incerto e imprevedibile in sé. Non possiamo sapere come sarà la nostra vita tra un anno.
In quest’ottica, cercare di controllare il futuro attraverso i nostri scenari mentali completamente artefatti è insensato. La paura del futuro dunque non è altro che l’ennesimo inganno della nostra mente.
Comprendere che affrontare l’incertezza sarà utile per rafforzare la tua determinazione e il tuo coraggio, potrebbe essere il primo passo per riequilibrare la qualità dei tuoi pensieri verso il futuro.
5+1 consigli per vivere al meglio il presente
Ciascuno di noi è diverso e per questo ognuno ha la necessità di elaborare la strategia più adatta per riallinearsi e non perdere di vista se stesso e i propri sogni. Eccone alcune:
- Rallentare: quando sei preoccupato il corpo accelera le proprie funzioni. Le pulsazioni del cuore aumentano, il respiro diventa affannato e i movimenti scattosi. Un antidoto utile in questi casi sono le tecniche di respirazione.
- Fermati e fai respiri profondi, ti sarà utile per ritrovare la tranquillità.
- Cambiare routine: se non sei soddisfatto delle tue giornate, cambiale. Reinventati, panificandole in modo diverso. Non devi stravolgere la tua vita di punto in bianco, ma puoi iniziare ad inserire nuove piccole abitudini ogni giorno. Così facendo alla fine del primo mese, ti guarderai indietro e ti accorgerai di enormi passi avanti. Piccoli step sono utili sia per una crescita personale solida e duratura nel tempo, ma anche per provare dei sentimenti di gratificazione.
- Essere pazienti: per creare il futuro dei tuoi sogni ci vuole tempo. Essere pazienti non significa solo non avere fretta, ma anche saper godere delle opportunità della vita nel momento in cui accadono.
- Ricordare: l’atelofobia è uno strumento della mente, che dovrebbe aiutare a prevedere dei problemi e non a crearli e paralizzarci.
- Meditare: può essere un ottimo allenamento per la mente. Imparare a distaccarsi e oggettivare le preoccupazioni aiuta a capire che non sono la concreta realtà e che possiamo affrontare i problemi in modo diverso.
- Ricorrere a rimedi naturali per lenire in modo naturale le proprie ansie e paure: potrebbe essere utile l’assunzione di alcuni integratori naturali. Ingredienti come L-Teanina e Crocus Sativus L. (zafferano) sono efficaci per favorire il rilassamento fisiologico dell’organismo.
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.