Così poco conosciuta da passare inosservata. In realtà, però, quasi 2 adolescenti su 10 soffrono della sindrome da sonno posticipato. Si tratta di una reazione piuttosto “normale”, nel periodo in cui, passando dalla pubertà all’adolescenza, si spostano gli orologi interni. Con “normale” intendiamo che può essere consequenziale alle nuove abitudini. C’è anche da dire, però, che il fatto di radicare alcune ulteriori abitudini sbagliate rischia di peggiorare questa situazione.
Chi ne soffre tende ad addormentarsi qualche ora dopo la mezzanotte e, al suono della sveglia, fa una gran fatica a svegliarsi.
Vediamo, quindi, come risolvere questa sindrome, poiché tale disturbo dei ritmi sonno-veglia è correlato ad altri disturbi del sonno e porta con sé una serie di conseguenze dai risvolti negativi, come: cali di attenzione, aumenti improvvisi della temperatura corporea, alterazioni dei ritmi quotidiani.
Cos’è la sindrome da sonno posticipato
Il disturbo da sonno posticipato è una condizione propria della persona, la quale va a dormire con un ritardo di circa 2-3 ore rispetto al tempo socialmente accettato.
Noto anche come Delayed Sleep Phase Syndrome (DSPS), questo disturbo comporta un’alterazione del ritmo circadiano della persona. Non rispettando gli abituali orari del sonno e della veglia, il ciclo giorno/notte risulta completamente disturbato.
Cosa ne consegue? Svegliarsi al mattino diventa difficilissimo, perché le ore di riposo sono iniziate tardi e non si sono ancora completate.
Tuttavia, una caratteristica della persona affetta dalla sindrome da sonno posticipato è l’assoluta facilità di mantenimento del sonno. Se la tendenza ad addormentarsi tardi è difficile da cambiare, una volta addormentata non ha alcuna difficoltà a rimanere tale per tutta la notte.
Attenzione: non è detto che chi si addormenta tardi soffra di DSPS. Come puoi immaginare, infatti, possono intervenire delle cause lavorative o familiari per le quali al coricamento a tarda notte consegue un risveglio ad un’ora convenzionale al mattino. In questo caso, non si parla più di sindrome da sonno posticipato, ma di privazione del sonno. Un altro caso riguarda chi si mette a letto e non riesce a iniziare il sonno a un orario convenzionale. In quest’ultimo caso, abbiamo a che fare con un vero e proprio problema di insonnia.
Le cause della sindrome da sonno posticipato
Come abbiamo visto, quasi due adolescenti su dieci soffrono di DSPS ed è facile immaginare il perché. Oltre ai nuovi orari interni, spesso sono proprio gli adolescenti che seguono delle abitudini scorrette prima di andare a dormire, come ad esempio usare pc e smartphone fino a tarda ora.
Altre cause del disturbo da sonno posticipato riguardano le nuove abitudini e i cambiamenti dello stile di vita degli stessi adolescenti.
Spesso la persona che soffre di DSPS attribuisce erronamenta la causa all’insonnia, proprio per la sua incapacità di addormentarsi a un orario convenzionale. Ma così non è.
I sintomi della sindrome da sonno posticipato
Come abbiamo intuito, i sintomi riconducibili alla sindrome da sonno posticipato riguardano:
- Incapacità di addormentarsi ad un orario convenzionale
- Incapacità di svegliarsi al momento desiderato
- Eccessiva sonnolenza diurna
- Assenza di altri disturbi del sonno
- Depressione
- Problemi comportamentali, uniti a disattenzione e un peggioramento del rendimento scolastico
Le conseguenze del DSPS
Ritardare l’ora del riposo comporta un differimento del ciclo ormonale della melatonina.
Bambini e adolescenti con il disturbo da sonno posticipato a volte manifestano problemi psichiatrici. Anche negli adulti si osserva una riduzione delle prestazioni sul lavoro e un maggior assenteismo. Assumere caffeina, sedativi o alcool potrebbe sembrare una solzione per tenersi attivi, svegli e concentrati anche quando l’organismo si rifiuta; in realtà, queste sostanze non fanno altro che peggiorare la situazione.
C’è da dire che solitamente la sindrome da sonno posticipato si sviluppa nella prima infanzia o in età adolescenziale. In quest’ultimo caso, dipende come si evolve: può scomparire nel tempo oppure prolungarsi. Il problema è che nel secondo caso tende a diventare una condizione permanente che creerà gravi problemi alla vita psico-sociale dell’adulto. Bisogna quindi adoperarsi per fermarla il prima possibile.
I rimedi per la sindrome del sonno posticipato
il DSPS ressite bene alle diverse opzioni di trattamento, quindi è sempre raccomandabile rivolgersi al proprio medico per capire i reali problemi ed eliminare cause e sintomi alla radice.
Oltre a questo, ecco i nostri consigli con cui puoi trattare il disturbo da sonno posticipato:
- Crea e mantieni una buona routine del sonno, quindi vai a dormire e svegliati sempre alla stessa ora, sia durante la settimana sia nei weekend
- Non bere caffè, tè, Coca Cola, alcool o bevande energetiche
- Non mangiare cioccolatini e cibi zuccherini
- Non fumare
- Prepara un ambiente del sonno tranquillo e confortevole
- Non usare pc e smartphone prima di andare a letto
Infine, un ultimo, importantissimo consiglio: ritarda l’orologio biologico. Come? Anticipa l’ora in cui ti corichi, ogni giorno un po’. Quando arrivi all’orario di sonno previsto, impegnati per mantenerlo. Allo stesso modo, devi riuscire a gestire le tue ore di veglia durante il giorno.
Questo trattamento potrebbe richiederti un po’ di energie e impedirti di vivere la tua vita sociale come da tua abitudine, però è molto importante per raggiungere buoni risultati. Ti consigliamo di iniziare in un periodo di ferie o vacanze oppure, se sei uno studente, durante le pause scolastiche. Anche in questo caso, fatti aiutare da uno specialista del sonno per ritrovare il tuo completo benessere psico-fisico.
Fonti e bibliografia
- Istituto Auxologico Italiano, 2023 – Disturbi persistenti del ritmo sonno-veglia
- Roberto Marino, 2019 – Sindrome da sonno posticipato: sintomi e rimedi
- Lamenteemervaigliosa.it – La sindrome della fase del sonno ritardata
Attenzione!
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