Spesso associamo il termine sociopatico a qualcuno affetto dal disturbo antisociale della personalità o con un quadro clinico ad esso correlato. Tuttavia, è opportuno specificare che tale termine non viene utilizzato dai professionisti della salute mentale, ma è piuttosto comune nell’ambito della psicologia non specialistica. Tecnicamente più appropriato è il termine disturbo antisociale di personalità.
In via generale, è possibile considerare la sociopatia un disturbo mentale in cui la persona mostra notevoli difficoltà nella regolazione dei propri comportamenti in termini etici e morali, in relazione alla cultura di appartenenza.
Chi è sociopatico?
Come anticipato, la sociopatia, o più tecnicamente il disturbo antisociale di personalità, è caratterizzata da disprezzo per gli altri, manipolazione, impulsività e scarso rimorso, in cui spesso non si osservano e violano i diritti altrui.
Il DSM-5 inserisce il disturbo antisociale di personalità tra i disturbi della personalità. Il sociopatico può essere colui che non riesce a conformarsi alle norme sociali rispetto al comportamento legale (criterio A1), è spesso disonesto e manipolativo per ottenere profitto o piacere personale (criterio A2), prende decisioni impulsive, senza valutare le conseguenze per sé e per gli altri (criterio A3), tende a essere irritabile e aggressivo (criterio A4), mostra una noncuranza eccessiva della sicurezza propria o degli altri (criterio A5), è estremamente irresponsabile (criterio A6) e mostra scarso rimorso per le conseguenze delle proprie azioni (criterio A7).
Identikit del sociopatico
Il sociopatico è un abile manipolatore e cerca di affascinare, disarmare o spaventare gli altri per ottenere ciò che desidera. La mancanza di empatia, cinismo e disprezzo per i sentimenti altrui caratterizzano la sua personalità. Tendenzialmente ha una percezione di ingiustizia subita, a volte soffre di depressione e ritiene che gli altri siano meritevoli di punizioni e ritorsioni.
Il sociopatico mostra scarsa considerazione per i bisogni e i sentimenti altrui, non prova sensi di colpa o rimorso per le proprie azioni. La colpa, infatti, essendo legata agli standard morali, è a lui estranea. Spesso, si considera superiore, detentore di verità assolute, manifestando arroganza e noncuranza.
Coinvolto in attività criminali e violente, è una persona impulsiva e spesso fa uso di sostanze, pur trovandosi in situazioni economiche instabili. Apparentemente umile, si ricopre di “maschere” per controllare le relazioni, diventando imprevedibile. Quando non ottiene l’accondiscendenza desiderata, passa alla modalità d’attacco, mostrando completamente il suo cinismo e il disprezzo dell’altro, lanciando accuse e premendo i pulsanti psicologici giusti per ottenere il controllo su di lui.
10 caratteristiche del sociopatico
Quali sono le caratteristiche che accomunano una personalità sociopatica?
- Violazioni delle norme morali e di legge: incapacità di riconoscere i diritti degli altri e le regole sociali e assunzione di comportamenti criminali come molestie, danneggiamento di proprietà, furti, truffe
- Assenza quasi totale di empatia e di sensibilità verso gli altri
- Comportamenti manipolativi e disonesti: tendenza a mentire, frodare e manipolare per danneggiare gli altri o per piacere personale, attraverso l’utilizzo del proprio fascino e delle proprie capacità manipolative
- Impulsività e disregolazione emotiva: elevata irritabilità, aggressività e violenza, che possono sfociare in comportamenti pericolosi
- Persistente bisogno di mentire o frodare
- Intolleranza alla frustrazione e noia
- Difficoltà di pianificazione e incapacità di mantenere un impiego a lungo termine, con conseguenti problemi economici
- Relazioni maltrattanti: tendenza a instaurare rapporti basati sulla coercizione e sulla violenza
- Disturbi della condotta prima dei 15 anni
- Assenza quasi totale di provare rimorso
Psicopatico o sociopatico?
Spesso confusi o utilizzati come sinonimi, i termini sociopatico e psicopatico fanno sì riferimento entrambi al disturbo antisociale di personalità, ma presentano delle differenze.
Lo psicopatico mostra poca o nessuna coscienza, mentre il sociopatico ha una limitata capacità di provare empatia e rimorso. Lo psicopatico adotta comportamenti controllati e manipolativi, seguendo convenzioni sociali per ottenere ciò che vuole. Agisce in modo calcolato, nascondendo prove e ponderando rischi. Il sociopatico è più impulsivo, viola le regole senza riflettere, spesso proviene da contesti svantaggiati e ha difficoltà a mantenere un lavoro stabile.
Come riconoscere un sociopatico?
Riconoscere un sociopatico è tanto difficile a un occhio inesperto quanto importante. Innanzitutto, la persona sociopatica mostra poca emozione o interesse per la vita degli altri e ha forti difficoltà a mantenere amicizie e rapporti duraturi nel tempo.
Inoltre, se in un primo periodo può sembrare affascinante, con un forte senso dell’umorismo, intelligente e carismatico, in un secondo momento il suo interesse personale si fa più chiaro e appare arrogante e superiore, con opinioni estremamente salde.
Non riuscendo a tollerare la frustrazione, può anche arrivare all’uso della violenza, alzando le mani, uccidendo, ma anche suicidandosi.
Il sociopatico è solitamente appartenente a una di queste 4 categorie:
- Sociopatico comune: non prova vergogna, si sposta spesso, ha una morale distorta, spesso è cleptomane e ha rapporti sessuali molto frequenti
- Sociopatico alienato: è incapace di amare e di empatizzare, odia l’intera società e, a sua volta, può essere di tipo ostile (irritabile e dispotico), truffato (criminale) o non empatico (legato a pochissime persone e con rapporti tesi e manipolativi)
- Sociopatico aggressivo: ha una vena sadica, che esercita sul lavoro, nei rapporti sessuali o torturando gli animali, e spesso cerca posizioni di potere
- Sociopatico dissociale: si adatta alle regole di un gruppo purché implichino la violazione della legge
Come aiutare un sociopatico?
In base alla motivazione, alla gravità dei sintomi e alla situazione nel suo complesso, il trattamento della sociopatia è molto complesso. Grazie alla psicoterapia è possibile tenere sotto controllo l’impulsività, promuovere la regolazione emotiva e trattare i sintomi psicopatologici, intervenendo sul controllo dell’ira e sulla consapevolezza delle conseguenze delle azioni. Attraverso la terapia è possibile anche affrontare esperienze traumatiche, ma spesso dev’essere associato un trattamento farmacologico, in base alla situazione specifica.
Fonti e bibliografia
- Stateofmind – Sociopatia
- Unobravo.it, 2022 – Sociopatia (Disturbo antisociale di personalità)
- Ipsico.it – Sociopatia e antisocialità
Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.