Solitudine e depressione: come affrontarle senza farmaci

Solitudine E Depressione Come Affrontarla

Il rapporto tra solitudine e depressione è molto articolato, perché in alcuni casi l’una può essere causa o effetto dell’altra.

Come si evince dal 53° Rapporto CENSIS sulla situazione sociale del Paese, gli italiani vivono con incertezza il futuro.

“Pensando al domani, il 69% dei cittadini dichiara di provare incertezza, il 17,2% pessimismo e il 13,8% ottimismo, con i pesi relativi di questi ultimi due stati d’animo quasi equivalenti, che finiscono per neutralizzarsi.”

Solitudine E Depressione

Questa sensazione di incertezza e pessimismo può tradursi in una condizione non solo di stress esistenziale, come indicato da CENSIS, ma anche di solitudine e depressione più o meno grave.

Approfondiamo insieme.

Gli italiani soffrono di stress e incertezza

Il rapporto CENSIS ci restituisce una fotografia alquanto preoccupante delle condizioni in cui versano gli italiani.

Secondo quanto riportato dall’ente, infatti:

  • il 74,2% degli italiani dichiara di essersi sentito nel corso dell’anno molto stressato per la famiglia, il lavoro, le relazioni o anche senza un motivo preciso;
  • al 54,9% è capitato talvolta di parlare da solo (in auto, in casa, ecc.);
  • per il 68,6% l’Italia è un Paese in ansia (il dato sale al 76,3% tra chi appartiene al ceto popolare);
  • nel giro di tre anni (2015-2018) il consumo di ansiolitici e sedativi (misurato in dosi giornaliere per 1.000 abitanti) è aumentato del 23,1% e gli utilizzatori sono ormai 4,4 milioni (800.000 in più dal 2015).

Insomma, stress, solitudine, ansia, depressione non sono affatto un problema secondario, o di lieve entità.

Esistono diverse forme di solitudine

La solitudine può assumere diverse forme, a seconda non solo del modo in cui l’individuo la affronta, ma anche della fase in cui ci si trova.

In effetti, per alcuni soggetti la solitudine è una condizione di enorme disagio, che può sfociare in sintomi depressivi, ansia, isolamento sociale.

Per altri, invece, è un momento in cui ci si riappropria di se stessi, si è più creativi, si riscopre il valore di esperienze spesso sottovalutate.

È evidente, però, che la solitudine vissuta da un adulto di trent’anni e quella di un anziano parzialmente o completamente non autosufficiente non è la stessa. Quest’ultimo, infatti, non ha gli strumenti psichici e fisici per affrontarla nel modo giusto, ed ha bisogno di essere supportato e aiutato anche nelle azioni all’apparenza più banali.

Solitudine e depressione: causa o sintomo?

La solitudine non è una condizione patologica della quale preoccuparsi a prescindere, perché tutti nel corso della nostra vita proviamo la sperimentiamo, affrontandola in modi diversi.

Però, essa può peggiorare, sfociando in fobia sociale, isolamento sociale e depressione lieve.

Inoltre, come già accennato nella parte introduttiva dell’articolo, potrebbe non essere la causa della condizione depressiva, ma una sua espressione, un sintomo.

Cosa vuol dire, questo? Che, magari, il soggetto presentava già una condizione di depressione, e la sensazione di solitudine non è altro che una sua diretta conseguenza.

Solitudine e depressione: non sono la stessa cosa

Spesso si tende ad associare la solitudine e la depressione alla malinconia, alla tristezza, ad un carattere più chiuso e timido, commettendo un errore di valutazione più che comprensibile.

In effetti, come già spiegato, la solitudine è qualcosa di normale, che tutti proviamo in un modo o nell’altro, ma esiste senz’altro una correlazione diretta con la depressione.

Detto questo, è opportuno ricordare che mentre una persona che si sente sola potrebbe desiderare il contatto con altri individui per sfuggire alla sua condizione, chi è affetto da depressione tende a chiudersi in se stesso, rifiutando qualsiasi relazione sociale e interpersonale.

Non a caso, la depressione riesce a mettere a dura prova anche le più solide relazioni amorose e i rapporti di coppia.

Come affrontare solitudine e depressione

Tutti sperimentiamo la solitudine, ma nel momento in cui essa impatta sulla qualità della nostra vita è necessario affrontarla e chiedere un aiuto adatto alle proprie esigenze.

Per affrontare la solitudine, un buon punto di partenza è rappresentato dai consigli forniti dal NHS, il servizio sanitario nazionale inglese. Ne riportiamo alcuni di seguito:

  • prova a parlare dei tuoi sentimenti a un amico, un familiare, un professionista della salute o un consulente;
  • prendi in considerazione di unirti a un gruppo o a una lezione incentrati su qualcosa che ti piace;
  • prendi in considerazione la possibilità di visitare luoghi in cui puoi stare con altre persone, ad esempio un parco, un cinema o un bar (in condizioni di normalità, non di pandemia);
  • non provare a fare tutto in una volta; stabilisci piccoli obiettivi che puoi facilmente raggiungere;
  • non concentrarti su cose che non puoi cambiare: concentra il tuo tempo e le tue energie per aiutare te stesso a sentirti meglio;
  • cerca di non confrontare la tua vita con quella degli altri. Sui social media di solito vedi solo cose che le persone vogliono condividere;
  • cerca di non dirti che sei solo: molte persone si sentono sole a un certo punto della loro vita, e il supporto è disponibile;
  • cercare di non consumare alcol, non fumare sigarette, evita il gioco d’azzardo o le droghe per alleviare la solitudine.

Laddove la solitudine fosse un sintomo di una condizione di depressione, allora è necessario rivolgersi ad un medico specializzato e iniziare un percorso terapeutico cucito su di te. Ricordati, si può guarire dalla depressione, devi solo affrontarla nel modo giusto.

Nei casi di depressione maggiore, il percorso è più complesso, lungo e tortuoso, mentre con una diagnosi di depressione lieve o sotto soglia potresti evitare il consumo di antidepressivi affiancando alla psicoterapia l’utilizzo di rimedi naturali contro la depressione.

Chiedi al tuo medico, e valuta con lui la terapia da seguire, e attieniti ad essa con impegno e dedizione.

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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