Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di solitudine e fragilità tra gli adolescenti, due fenomeni in crescita anche a causa della pressione sociale e della presenza costante della tecnologia nella vita quotidiana.
I giovani, già immersi in un periodo di profondi cambiamenti emotivi e psicologici, si trovano sempre piú spesso ad affrontare infatti l’isolamento, la difficoltà di comunicare in modo autentico e la gestione delle proprie emozioni.
Solitudine e fragilità tra adolescenti: una realtà crescente
La solitudine fa parte dell’adolescenza da sempre, ma negli ultimi anni è diventata una condizione sempre più diffusa e costante. Secondo l’Osservatorio Indifesa, la percentuale di giovani che si sentono soli è molto alta (tra l’84% e il 93%). Se un tempo rappresentava una fase passeggera del percorso di crescita, oggi sembra essere una costante nella quotidianità di molti giovani, alimentata da fattori esterni e interni, tra cui l’uso di dispositivi elettronici.
A questa solitudine si affianca una crescente fragilità. I ragazzi si sentono esposti, vulnerabili, sotto pressione. In particolare, il confronto costante con gli altri, le aspettative legate all’aspetto fisico e alla performance scolastica, incidono sulla loro autostima e sulla percezione di sé. Quasi 4 su 10 dichiarano di non stare bene con sé stessi, e circa il 25% riferisce di provare spesso tristezza o ansia.
Secondo la professoressa Lucia Lavarone, esperta di media education e disagio giovanile, uno dei segnali più inquietanti è la “recessione del desiderio”: quella forza interna che ci spinge a costruire e a immaginare un futuro. In molti adolescenti, questo motore sembra essersi spento. Quando tale desiderio viene confuso con il bisogno, in un mondo dove tutto si può ottenere con un click, il rischio è quello di un vuoto profondo colmabile solo attraverso delle gratificazioni istantanee.
Le cause del loro malessere
Sono diversi i fattori che possono contribuire alla solitudine e alla fragilità emotiva degli adolescenti, spesso intrecciati tra loro.
- La pressione sociale e i social media: oggi i social sono una parte centrale della vita dei ragazzi, ma non sempre in modo positivo. La paura di restare esclusi o di non essere abbastanza, quella che viene chiamata FOMO (fear of missing out), è una sensazione molto comune tra i più giovani
- L’isolamento digitale: anche se gli adolescenti sono sempre connessi, questo non significa che si sentano davvero in relazione con gli altri. Anzi, molte volte il tempo trascorso online sostituisce i momenti di incontro dal vivo, rendendo le relazioni più superficiali. Questo può aumentare il senso di solitudine, anche quando si è circondati da centinaia di contatti nel mondo virtuale. Tuttavia, l’abuso tecnologico sta modificando aree del cervello, alterandone struttura e funzioni
- Difficoltà emotive: molti ragazzi fanno fatica a riconoscere e gestire le proprie emozioni e si trovano impreparati ad affrontare situazioni complesse, come i conflitti o i momenti di insicurezza. Questo può portare a un malessere che si esprime con ansia e stress, tristezza o, nei casi più gravi, con sintomi più importanti come la depressione
Le conseguenze di solitudine e fragilità sui giovani
La solitudine e la fragilità possono avere gravi conseguenze sul benessere degli adolescenti. Alcuni degli effetti più visibili includono:
- Problemi relazionali: la difficoltà di interagire con gli altri e di sviluppare legami profondi rende sempre più difficile per i giovani instaurare relazioni sane e soddisfacenti
- Sentirsi inutili: molti adolescenti, sopraffatti da aspettative elevate e confronti continui, sviluppano la sensazione di non avere un valore o uno scopo
- Sentirsi vuoti dentro: alcuni giovani sperimentano una sensazione persistente di vuoto interiore, una mancanza di emozioni o di senso nella vita quotidiana
- Peggioramento delle performance scolastiche: solitudine e fragilità interiore pesano sul rendimento scolastico, riducendo motivazione e concentrazione. Ma il disagio non si ferma ai banchi: molti studenti italiani, pur frequentando la scuola, mostrano competenze insufficienti, rischiando di restare esclusi dal mondo del lavoro. Così si alimenta il fenomeno dei NEET, giovani che non studiano e non lavorano, generando una perdita profonda anche per la collettività
- Rapporto complicato con il denaro: senza una vera educazione finanziaria, i giovani tendono a dare valore solo al possesso e al consumo, influenzati da modelli come influencer e social media. Il denaro diventa così per loro simbolo di status e potere
- Atelofobia: la paura di non essere abbastanza o di essere imperfetti può diventare paralizzante. Gli adolescenti affetti da atelofobia temono costantemente di commettere errori o di non soddisfare le aspettative, portando a un perfezionismo eccessivo e a un’ansia costante
- Scopofobia: la paura intensa di essere osservati o giudicati dagli altri può spingere alcuni adolescenti a evitare situazioni sociali, limitando le loro interazioni e aumentando il senso di isolamento
Come possiamo aiutare gli adolescenti
Affrontare questa condizione tra gli adolescenti richiede ascolto e comprensione. È fondamentale agire in modo condiviso, sia a casa che a scuola, per prevenire forme di isolamento e disagio profondo. Ecco alcuni suggerimenti per i genitori, gli insegnanti e gli stessi adolescenti:
- Promuovere la comunicazione aperta: è essenziale creare un ambiente in cui i ragazzi si sentano liberi di esprimere le loro emozioni e preoccupazioni senza paura di essere giudicati. Parlare apertamente di solitudine e fragilità emotiva può essere un primo passo per aiutarli a comprendere le proprie emozioni e superare il loro disagio interiore
- Incoraggiare attività offline: favorire la partecipazione a eventi sociali o sportivi può aiutare gli adolescenti a costruire relazioni vere e durature. Le attività di gruppo, come lo sport, la musica o i laboratori creativi, sono ottimi modi per entrare in contatto con gli altri e migliorare il benessere
- Limitare l’uso delle tecnologie: è importante stabilire limiti nell’uso di smartphone e social media, specialmente nelle ore serali, per evitare che i ragazzi si immergano in un mondo virtuale che non riflette la realtà
- Fornire un supporto psicologico: se i segnali di fragilità sono evidenti e persistenti, è utile rivolgersi a professionisti per aiutare gli adolescenti a gestire la loro solitudine e a superare le difficoltà emotive
Fonti e bibliografia
- Sogni e Bisogni, 2023 – Gli adolescenti? Sempre più soli, arrabbiati e fragili. Intervista con Maria Luisa Iavarone
- Elle, 2023 – Gli adolescenti si sentono sempre più soli
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