In cosa consiste il sonno polifasico?

Sonno Polifasico

Cosa direbbe il tuo organismo se dormissi solamente due ore al giorno e ti sentissi in forma come se ne avessi dormite otto? E come riempiresti quelle sei ore in più che guadagneresti giorno dopo giorno? Il sonno polifasico si basa proprio sui cicli di sonno, brevi ed efficaci, che dovrebbero farti sentire energico e mai stanco. Ma è davvero così?

Cos’è il sonno polifasico?

Il sonno polifasico corrisponde alla pratica di dormire più volte al giorno, proprio come fanno i neonati. Si distingue dal sonno tipico degli adulti, il cosiddetto sonno circadiano, che si basa invece sul ciclo giorno-notte.

Mentre abitualmente dormiamo una media di 6-7 ore per notte con un unico ciclo notturno (ad eccezione di chi fa qualche riposo pomeridiano!), il sonno polifasico spezza le ore di riposo, ritenendo non necessario riposare per un arco di tempo lungo e continuo. 

Sonno circadiano vs sonno polifasico

Il sonno circadiano si basa su un unico ciclo di sonno, all’interno del quale si susseguono cicli di riposo da 90 minuti. Questi a loro volta si compongo di diverse fasi:

  • Pre-sonno, in cui ancora non si è del tutto addormentati
  • Sonno leggero, in cui si entra in uno stato di dormiveglia, in cui i sensi sono attivi e basta un minimo rumore per tornare svegli
  • Sonno pesante, in cui l’attività cerebrale è al minimo
  • Fase REM, in cui il sonno è profondo e si sogna, mentre le cellule si rigenerano e la memoria immagazzina quanto appreso durante il giorno e si prepara a quello successivo

I sostenitori del sonno polifasico ritengono che tutte le fasi non REM non siano realmente efficaci per l’organismo. Inoltre, considerando che la fase REM dura al massimo 120 minuti, dormire 6, 7 o 8 ore risulta inutile, in quanto è solo durante le due ore REM che mente e corpo si rigenerano

Sulla base di questa teoria, quindi, è possibile dormire meno e sentirsi comunque energici e non stanchi. Grazie ai micro-sonni si può essere più produttivi durante la giornata e aiutare il corpo ad entrare immediatamente nella fase REM non appena ci si corica, senza passare attraverso le fasi intermedie.

Tipologie e metodi di sonno polifasico

Non tutti i sostenitori del sonno polifasico riposano secondo gli stessi cicli di micro-sonni. I metodi riconosciuti sono:

  • Metodo Jederman: la fase di sonno notturna dura da 1,5 a 4,5 ore, a cui si aggiungono da 2 a 5 sonellini da 20 minuti nel corso della giornata
  • Metodo Dymaxion (Massima Tensione Dinamica): si può dormire 4 volte per 30 minuti, con pause rigorose di 6 ore ciascuna
  • Metodo Überman: si può dormire due ore al giorno, attraverso 6 fasi da 20 minuti ciascuna, ogni 4 ore

Sonno monofasico e bifasico

Il sonno polifasico si distacca nettamente dalle abitudini di sonno più diffuse e che abitualmente seguiamo:

  • Sonno monofasico: è il più comune e prevede circa 16 ore di veglia e 8 di sonno
  • Sonno bifasico: si dorme circa 6 ore durante la notte, con un pisolino da 20 minuti durante il giorno

Benefici del sonno polifasico

Il beneficio più evidente del sonno polifasico è il tempo risparmiato, o meglio il maggior tempo a disposizione, che non viene più impiegato per dormire. 

Inoltre, è vero che attraverso questa tecnica si riducono le ore di sonno leggero e di sonno pesante e che la fase REM rimane attiva e inalterata, senza alcuna conseguenza o rischio per il cervello. Anzi, la qualità del sonno migliora

Infine, al momento della sveglia, sentendosi più vigili e attivi, la concentrazione e la produttività personale ne risentono positivamente.

Rischi del sonno polifasico

Innanzitutto, bisogna dire che il nostro organismo ha bisogno di un certo periodo di adattamento per adeguarsi ai nuovi ritmi. Inoltre, trattandosi di metodi piuttosto rigidi, è importante seguire attentamente ogni ciclo di veglia e di sonno: saltarne anche solo uno rischierebbe di sfasare tutto il sistema.

Nonostante non ci sia evidenza scientifica, il metodo Überman, il più rigido tra tutti, rischia di determinare nel medio-lungo periodo un calo dell’attenzione e della creatività.

Bisogna specificare, infine, una sostanziale differenza del sonno polifasico rispetto a quello monofasico. Quest’ultimo, attraverso le numerose ore di sonno consecutive, dà all’organismo tutto il tempo necessario per ottimizzare i processi di guarigione, aumentare le difese immunitarie e rigenerare i tessuti. Il sonno polifasico, al contrario, riducendo o eliminando il sonno profondo, non dà all’organismo la posibilità di rigenerarsi, con evidenti effetti negativi su mente, corpo e prestazioni, sportive e creative

Controindicazioni del sonno polifasico

Il sonno polifasico è sconsigliato a bambini e adolescenti, in quanto può avere delle ripercussioni sulla crescita e sullo sviluppo. Inoltre, non è compatibile con chi segue una particolare dieta alimentare, perché il sonno polifasico induce a un maggior senso di fame, e nemmeno con chi è malato, perché rallenta la guarigione.

Gli atleti professionisti, infine, non dovrebbero seguire i metodi del sonno polifasico, perché nelle poche ore di sonno non avrebbero il tempo di recuperare gli sforzi fisici fatti.

Inutile dire che questa tecnica è scongliata a chi non riesce a seguire rigidamente i ritmi dettati. Praticare il sonno polifasico in modo incostante ha le stesse conseguenze della privazione del sonno: scatti d’ ira, stanchezza, depressione, disturbi dell’umore, oltre al rischio di soffrire di patologie cardiache, epilessia e obesità.

Se stai valutando di provare il sonno polifasico, quindi, fai attenzione a quanto letto. Ti consigliamo, inoltre, di seguire il parere di un professionista che ti aiuti a sopportare il cambio di ritmo sonno-veglia: spesso, infatti, chi sperimenta questa tecnica, alla fine abbandona proprio perché non riesce a reggere un cambio così drastico delle proprie abitudini (se devi dormire ogni 4 ore, inevitabilmente anche la tua vita sociale ne esce sfasata!).

Se ritieni di soffrire di qualche disturbo del sonno, non escludere nemmeno la possibilità di farti supportare da un integratore naturale a base di melatonina pura, che potrebbe aiutarti, in modo naturale, a recuperare un riposo efficace.

Fonti e bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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