Le 7 fasi del Morbo di Alzheimer: il decorso della malattia

Fasi Del Morbo Di Alzheimer

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa progressiva, un disturbo cognitivo che colpisce il cervello e causa una graduale perdita delle funzioni cerebrali, e rappresenta la più diffusa forma di demenza a livello mondiale, seguita dal Morbo di Parkinson e dalla demenza vascolare

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo “Quali sono le cause e i fattori di rischio dell’Alzheimer”.

Trattandosi di una malattia progressiva, tende a peggiorare nel corso del tempo, e la sua evoluzione viene per questa ragione suddivisa in fasi e stadi, in base al livello di gravità dei sintomi e al deterioramento cognitivo del paziente

Questa classificazione rappresenta uno standard, generalmente condiviso, anche se il decorso della malattia può variare da persona a persona

Vediamo insieme quali sono le fasi del Morbo di Alzheimer, per capire meglio come si evolve questa malattia.

Le fasi del morbo di Alzheimer

Come accennato, la malattia di Alzheimer si suddivide in fasi e stadi. Nello specifico, si utilizza un sistema di classificazione, denominato Global Deterioration Scale, realizzato da Barry Reisberg della New York University, che delinea i sintomi chiave della malattia in sette fasi, dalla funzione intatta al declino cognitivo molto grave.

Le 7 fasi del morbo di Alzheimer, secondo la GDS, sono le seguenti:

  1. Fase preclinica o pre-sintomatica;
  2. Fase di inizio lieve o fase iniziale;
  3. Fase di lieve declino o fase intermedia precoce;
  4. Fase di declino moderato o fase intermedia;
  5. Fase di declino moderatamente grave o fase intermedia tardiva;
  6. Fase di declino grave o fase avanzata;
  7. Fase di declino molto grave o fase terminale.

Queste sette fasi sono, a loro volta, riconducibili a 3 stadi:

  1. Alzheimer allo stadio iniziale (lieve);
  2. Alzheimer allo stadio intermedio (moderato);
  3. Alzheimer in stadio avanzato (grave).

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire come si configura ogni singola fase della malattia

1. Fase preclinica o pre-sintomatica

Questa fase iniziale del Morbo di Alzheimer è caratterizzata da cambiamenti cerebrali associati alla malattia, ma i sintomi non sono ancora evidenti o sono molto lievi

In questa fase, il paziente non presenta ancora deficit cognitivi significativi, e i sintomi sono difficili da rilevare senza l’ausilio di test medici specifici, come l’imaging cerebrale o i biomarcatori.

2. Fase di inizio lieve o fase iniziale

I sintomi in questa fase iniziale sono lievi e possono essere facilmente confusi con il normale invecchiamento o lo stress quotidiano

Ci riferiamo, nello specifico, ai seguenti sintomi:

  • difficoltà di memoria: il paziente può dimenticare nomi, parole o appuntamenti, soprattutto con informazioni recenti; 
  • difficoltà nell’organizzazione e nella pianificazione: potrebbe diventare più difficile per il paziente seguire una routine o svolgere attività che richiedono pianificazione;
  • smarrimento di oggetti: il paziente può iniziare a smarrire oggetti e avere difficoltà a ricordare dove li ha posti;
  • difficoltà nel prendere decisioni: il soggetto potrebbe avere difficoltà a prendere decisioni semplici o mostrare esitazione nelle scelte quotidiane.

In questa fase, soprattutto in età avanzata, è ancora difficile stabilire con esattezza, senza indagini specifiche, se si tratta di declino cognitivo fisiologico o patologico

3. Fase di lieve declino o fase intermedia precoce

In questa fase, i sintomi diventano più evidenti e il deterioramento cognitivo è più marcato

I sintomi principali sono:

  • problemi di linguaggio: il paziente può avere difficoltà a trovare le parole giuste o formare frasi complesse;
  • difficoltà con compiti complessi: svolgere attività quotidiane, come gestire le finanze o preparare i pasti, diventa sempre più impegnativo;
  • difficoltà nella navigazione spaziale: il paziente può perdere l’orientamento in ambienti familiari o avere problemi a trovare la strada in luoghi noti;
  • cambiamenti nell’umore e nel comportamento: potrebbe essere osservato un aumento dell’irritabilità, dell’ansia o della depressione.

In questa fase, la malattia è già giunta ad uno stadio più avanzato, con evidenze alquanto marcate della presenza di un disturbo cognitivo da affrontare.

4. Fase di declino moderato o fase intermedia

In questa fase, il paziente sperimenta una significativa perdita di memoria e abilità cognitive, che si manifestano in modo evidente con i seguenti sintomi:

  • grave perdita di memoria: il paziente può dimenticare dettagli personali importanti, come il proprio indirizzo o il nome di un coniuge;
  • difficoltà a riconoscere volti familiari: il soggetto potrebbe avere difficoltà a identificare membri della famiglia o amici stretti;
  • problemi di giudizio e decisione: il paziente potrebbe mostrare giudizi errati o decidere in modo imprudente;
  • difficoltà a seguire una conversazione: potrebbe essere difficile per il paziente mantenere il filo logico di una conversazione.

La diagnosi della malattia di Alzheimer può essere fatta con notevole accuratezza in questa fase.

5. Fase di declino moderatamente grave o fase intermedia tardiva

In questa fase, il deterioramento cognitivo diventa più pronunciato, e il paziente richiede assistenza per le attività quotidiane

I sintomi principali sono i seguenti:

  • difficoltà nella comunicazione: il paziente può avere sempre più difficoltà a esprimersi verbalmente e a comprendere il linguaggio parlato;
  • problemi di mobilità: il paziente potrebbe avere difficoltà a camminare in modo stabile e a mantenere l’equilibrio;
  • comportamenti problematici: potrebbe manifestare comportamenti imprevedibili, come vagabondare senza meta o diventare agitato o aggressivo;
  • perdita dell’autosufficienza: il paziente diventa sempre più dipendente dagli altri per le attività quotidiane;

A questo punto, la persona con Alzheimer non può più cavarsela da sola, ma c’è bisogno di qualcuno che lo aiuti con l’alimentazione e tutte le incombenze quotidiane.

6. Fase di declino grave o fase avanzata

In questa fase, il paziente presenta un grave declino cognitivo e la capacità di comunicare e gestire le attività quotidiane si riduce significativamente. 

A questo punto, si registrano i seguenti sintomi: 

  • incapacità di comunicare verbalmente: il paziente può perdere la capacità di parlare o di comprendere il linguaggio;
  • difficoltà nell’alimentazione: potrebbe essere necessaria assistenza nell’alimentarsi e nell’ingerire liquidi;
  • perdita di controllo della vescica e dell’intestino: il paziente potrebbe avere problemi di incontinenza;
  • impossibilità di riconoscere i familiari: potrebbe non essere in grado di riconoscere i membri della famiglia o gli amici più stretti.

A questo punto, si registra una quasi totale e irreversibile perdita di autosufficienza, con conseguente esigenza di supporto professionale h24. 

7. Fase di declino molto grave o fase terminale

Nella fase terminale del Morbo di Alzheimer, il paziente diventa completamente dipendente dagli altri per le cure e la gestione delle attività quotidiane, e presenta i seguenti sintomi: 

  • assenza di movimento volontario: il paziente può essere immobile o avere solo movimenti involontari;
  • difficoltà respiratorie: il sistema respiratorio può essere compromesso, e il paziente potrebbe avere bisogno di supporto per la respirazione;
  • grave deterioramento fisico: il paziente diventa molto vulnerabile alle infezioni e ad altre complicazioni mediche;
  • difficoltà di alimentazione: potrebbe diventare impossibile per il paziente deglutire o assumere cibi solidi, rendendo necessaria la nutrizione enterale e/o parenterale.

In media, questa fase dura circa un anno, con un progressivo deterioramente che conduce, poi, al decesso. 

Si ricorda che il Morbo di Alzheimer è una malattia altamente individuale, e i sintomi possono variare da persona a persona. La progressione delle fasi può essere influenzata da diversi fattori, inclusi i trattamenti e il supporto medico fornito al paziente.

Bibliografia

Attenzione!
Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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